La mostra “Parthenope” a Cinecittà, dal 14 dicembre, esplora l’incontro tra alta moda e cinema con costumi iconici di Sorrentino e celebri sartorie, celebrando l’arte dei costumi nel grande schermo.
Alta moda in mostra a Cinecittà: il legame tra cinema e stile con i costumi di ‘Parthenope’ – Tendenzediviaggio.it – Foto generata con AI
L’alta moda si fonde con il cinema all’interno degli storici studi di Cinecittà, dove dal 14 dicembre gli appassionati di cinema e moda potranno immergersi nel mondo di ‘Parthenope‘, il nuovo film di Paolo Sorrentino. Con oltre un milione di biglietti staccati, questa pellicola promette di attirare l’attenzione non solo per la sua narrativa, ma anche per i sontuosi costumi creati da Anthony Vaccarello per Saint Laurent. Questa esposizione unica offre un’occasione per ammirare da vicino i costumi originali disegnati da Carlo Poggioli, presentando un’interessante combinazione di arte cinematografica e moda.
I costumi di ‘Parthenope‘: un’interpretazione affascinante
La mostra presenterà una selezione di costumi iconici appositamente realizzati per il film. Tra i pezzi principali, spicca l’abito argento in georgette di seta indossato da Celeste Dalla Porta, che si distingue per la sua eleganza e raffinatezza. Non meno impressionante è il vestito da sera in satin nero, caratterizzato da una scollatura a V e spacco laterale, accompagnato da un capospalla in ecopelliccia di visone marrone. Questi costumi non solo riflettono il talento del costumista, ma creano un forte richiamo alla tradizione di Yves Saint Laurent, ispirandosi agli storici modelli del celebre marchio.
A catturare l’attenzione è anche l’abito gioiello indossato da Dalla Porta durante una scena con il Vescovo, interpretato da Peppe Lanzetta. L’abito, arricchito da una mitria, una collana e una cintura, sembra prendere vita grazie alla maestria di Poggioli, che ha attinto dall’iconico Tesoro di San Gennaro. I dettagli preziosi, creati da Pikkio, una realtà nota per i suoi gioielli nel cinema e nel teatro, mettono in risalto la straordinaria abilità artigianale che si cela dietro ogni creazione.
In mostra anche un completo di lino bianco, simbolo di eleganza maschile, indossato da Gary Oldman nel ruolo dello scrittore John Cheever. Realizzato da Cesare Attolini, un noto marchio napoletano, questo costume è un tributo alla tradizione sartoriale italiana che ha vestito icone del cinema sin dagli anni Trenta. Paolo Sorrentino ha storicamente scelto Attolini per vestire i suoi protagonisti maschili, un segno dell’apprezzamento per le tecniche sartoriali elite e per la qualità dei materiali.
Altre opere in mostra: un viaggio attraverso il cinema
La sezione dedicata ai costumi di altri film offre uno sguardo affascinante su storie provenienti da epoche diverse. Tra i pezzi significativi emerge l’abito corazza, realizzato per Heath Ledger nel film ‘I fratelli Grimm e l’incantevole strega‘, una creazione realizzata dalla Sartoria Tirelli su progetto di Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli. Questo costume, che richiama un’atmosfera fiabesca, testimonia la capacità di narrazione attraverso il mezzo visivo e l’importanza del costume nell’interpretazione dei personaggi.
Insieme a questo, le tre creazioni eteree per Titania, interpretata da Michelle Pfeiffer nel film ‘Sogno di una notte di mezza estate‘, evidenziano quanto possa essere potente un abito nel trasmettere l’essenza di una storia. Realizzati sempre da Pescucci, questi costumi incapsulano la magia del confronto tra il reale e l’irrealistico, enfatizzando l’opera di Michael Hoffmann, che ricreò il meraviglioso bosco dove avvengono i contrasti tra umani e spiriti fatati.
Un omaggio a diverse generazioni di attrici italiane è lì anche con l’abito indossato da Monica Bellucci in ‘Le meraviglie‘. L’abito, creato da Sartoria Farani e arricchito da un copricapo che rimanda a icone del passato come Raffaella Carrà, unisce elementi contemporanei a suggestioni storiche, rendendolo un pezzo di grande impatto visivo.
Un tributo all’arte dei costumi nel cinema
Barbara Goretti, responsabile di ‘Cinecittà si Mostra‘, ha curato questa collezione con l’intento di celebrare l’immaginario fiabesco e mitologico attraverso una selezione di abiti storici e contemporanei. Questo dialogo tra moda e cinema non è mai stato così evidente, con la presenza di grandi costumisti premi Oscar come Piero Tosi e Gabriella Pescucci. Non solo abiti, ma anche gioielli raffinati costituiscono un corredo perfetto per storie che trasmettono simboli e significati profondi, mostrando quanto la moda possa arricchire l’aspetto narrativo di un film.
Con l’enfasi posta sul film ‘Parthenope‘ e il suo legame con Saint Laurent, la mostra si propone di offrire un’interpretazione innovativa e storicamente consapevole della moda al servizio del grande schermo. Un evento che promuove un dialogo continuo tra l’arte sartoriale e quella cinematografica, sottolineando come ogni costume possa raccontare una storia. Cinecittà, con la sua lunga tradizione di innovazione e creatività, si conferma nuovamente come un punto di riferimento per la celebrazione di tali intersezioni artistiche.
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