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13 Dicembre 2024



18:20

Lo sciopero generale a Milano venerdì 13 dicembre: chiuse metro M1, M2, M3 e M5, tra San Siro e Garibaldi. Aperta M4.

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Foto di repertorio

Il Tar del Lazio ha rigettato la riduzione dello sciopero di giovedì 12 e venerdì 13 dicembre, chiesta dal ministro Matteo Salvini. La protesta durerà quindi 24 ore, come dichiarato originariamente dai sindacati, e non più 4 ore come ha annunciato ieri il vicepremier.

Venerdì 13 sono previste ripercussioni sulle linee bus, metro e tram di Atm tra le 8:45 e le 15 e dopo le 18. Sulle tratte di Trenord possibili sospensioni dalle ore 21:00 di giovedì 12 alle 20:59 di venerdì 13 dicembre, con l’eccezione di alcune tratte nelle fasce garantite.

Lo sciopero è stato proclamato dall’Unione Sindacale di Base e il sindacato Al Cobas “contro la politica economica del Governo Meloni esplicitata nella manovra economica per il 2025“.

Gli aggiornamenti in tempo reale sullo sciopero a Milano

Dopo le 18:00 chiudono M1, M2, M3 e M5 tra San Siro e Garibaldi. Aperta M4.

Dalle ore 15:00 di venerdì 13 dicembre tutte le linee metropolitane e di superficie tornano in servizio. Possibili conseguenze dello sciopero potrebbero ripresentarsi dopo le 18:00.

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Alle ore 8.45 di oggi, venerdì 13 dicembre, si ferma la linea metro M1 rossa. Come fa sapere Atm attraverso i suoi canali ufficiali, restano aperte le altre metropolitane: la linea verde M2 in servizio con maggiori tempi di attesa. Bus, tram e filobus potrebbero invece essere rallentati o deviati da una manifestazione.

Sciopero generale a Milano, chi si ferma e chi no il 13 dicembre

Allo sciopero aderiscono i dipendenti dell’azienda del trasporto pubblico milanese, con eventuali variazioni su linee bus, metro e tram di Atm. A rischio anche le tratte ferroviarie di Trenord, che ha annunciato possibili ripercussioni sul servizio regionale, suburbano, aeroportuale e sulla lunga percorrenza.

Trenord ha fatto sapere che allo sciopero già previsto si aggiungerà domani un’altra agitazione nazionale dalle ore 13:00 alle ore 21:00, proclamato dal sindacato CubTrasporti dopo all’incidente che nella serata dell’11 dicembre ha coinvolto il macchinista dell’impresa ferroviaria Mercitalia Rail.

Gli orari di bus, metro e tram Atm a Milano il 13 dicembre

Come riportato sul sito dell’azienda del trasporto pubblico milanese, le linee bus, metro e tram di Atm potrebbero subire interruzioni o variazioni del servizio tra le 8:45 e le 15 e dopo le 18. Non dovrebbero mancare le corse, quindi, per chi si mette in viaggio la mattina presto o nel pomeriggio.

L’elenco dei treni garantiti Trenord

Trenord ha annunciato possibili ripercussioni sui suoi servizi dalle 21:00 di giovedì 12 alle 20:59 di venerdì 13, ma ha diffuso sul sito ufficiale la lista delle corse garantite nelle fasce 6:00 – 9:00 e 18:00 – 21:00.

L’azienda ha anche fatto sapere che per giovedì 12 dicembre viaggeranno regolarmente i treni con partenza prevista da orario ufficiale entro le ore 21:00 e che abbiano arrivo nella destinazione finale entro le ore 22:00.

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La compagnia ferroviaria ha scritto che, nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti solo per la giornata di venerdì 13 bus senza fermate intermedie tra Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express (da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1) e tra Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio.

Le motivazioni dello sciopero a Milano il 13 dicembre

Alla base dello sciopero, indetto dall’Unione Sindacale di Base e il sindacato AL Cobas, c’è la protesta contro la recente manovra finanziaria, ma anche altre ragioni: “C’è un disegno generale – scrive Usb – che il governo Meloni sta portando avanti che concentra le risorse per l’economia di guerra, aumenta le disuguaglianze sociali e ci trascina verso l’abisso di una nuova guerra mondiale. Non c’è un solo ambito della vita sociale, politica e culturale del Paese che non sia sotto attacco, dalla scuola alla sanità, dall’ambiente alla sfera dei diritti civili, dall’accoglienza alla restrizione degli spazi di democrazia”.





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