L’influenza intestinale 2024 ha già colpito diverse persone, soprattutto bambini e sarà così ancora per tutto l’interno. Presenta i sintomi tipici di diarrea, vomito, dolori addominali, febbre. Non è un disturbo serio, soprattutto se una persona è in buone condizioni generali di salute: “Quest’anno però ha colpito in modo più intenso del solito, con una stagione iniziata già in autunno e malesseri più debilitanti”, esordisce il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario Irccs Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio di Milano. “Per questo motivo è essenziale non trascurare l’influenza intestinale 2024, rivolgendosi al pediatra nel caso dei bambini o al medico di medicina generale”.
Contagio: come avviene
L’influenza intestinale si trasmette facilmente tra persone che stanno a lungo a stretto contatto tra loro, come avviene nel caso dei bambini di nidi e scuole, che giocano e interagiscono stando vicini.
Le goccioline di saliva o di muco che i piccoli diffondono nell’ambiente con gli starnuti e i colpi di tosse contengono migliaia di microbi responsabili dell’influenza.
Anche le loro mani possono essere contaminate e, se non perfettamente lavate, possono essere veicolo di particelle fecali a loro volta cariche di batteri o di virus portatori dell’influenza.
I microbi raggiungono quindi altri individui per via diretta oppure attraverso la manipolazione di oggetti usati in comune, come giocattoli, asciugamani, posate.
Sintomi
L’influenza intestinale, il cui nome corretto è gastroenterite virale, si chiama così perché gli agenti patogeni scatenano sintomi soprattutto a livello di stomaco e intestino. Ecco i disturbi che caratterizzano anche questa influenza intestinale 2024:
• perdita di appetito
• nausea
• vomito
• dolore addominale
• diarrea acquosa
• febbre non elevata
• stanchezza e malessere generale
Quanto dura e periodo di incubazione
I sintomi compaiono uno-tre giorni dopo il contatto con la persona infetta. L’influenza ha una durata di tre o quattro giorni. In alcuni casi, può arrivare a una settimana-dieci giorni circa, come è successo quest’anno, che si è dimostrato un anno particolarmente intenso. In questo periodo è importante evitare di entrare in contatto con altre persone perché il rischio di contagio è elevato.
La fase acuta dura solitamente due giorni ed è seguita da un periodo in cui avviene una graduale ripresa con la scomparsa dei sintomi. La sensazione di debolezza e di stanchezza, dovuta alla perdita di liquidi e minerali, può durare più a lungo. È allora importante concedersi il giusto riposo per recuperare forze e benessere. “In questo periodo invernale circolano infatti anche i virus dell’influenza 2024-2025 che potranno sommarsi ai sintomi dell’influenza intestinale” aggiunge il professor Pregliasco. “Di conseguenza è bene proteggersi da entrambe le forme, anche con il vaccino.
I virus responsabili dell’influenza intestinale
L’influenza intestinale 2024 è dovuta a diversi tipi di virus intestinale, ma i più diffusi sono tre:
- Rotavirus,
- Norovirus
- alcuni ceppi di Adenovirus
In alcuni casi possono essere responsabili anche batteri.
Il Rotavirus è il più diffuso responsabile di forme di gastroenterite virale nei più piccoli. Diffuso soprattutto nei mesi freddi, difficilmente colpisce i neonati al di sotto dei sei mesi perché hanno ancora gli anticorpi trasmessi dalla madre attraverso la placenta. Nei bambini dai sei mesi ai tre anni circa causa vomito e dissenteria abbastanza intensi, che rischiano di provocare disidratazione. Per questo, può richiedere il ricovero in ospedale per la somministrazione di liquidi.
Il Norovirus o Virus di Norwalk, così chiamato dal luogo in cui fu individuato per la prima volta, è un virus intestinale legato soprattutto all’ingestione di acqua infetta e di alimenti contaminati. Per questa ragione colpisce soprattutto chi frequenta mense di scuole, campeggi, centri ricreativi e così via. Non è legato alla stagione, ma provoca epidemie di gastroenterite con sintomi classici (dissenteria e vomito) durante tutto il corso dell’anno.
Alcuni ceppi di Adenovirus (il virus che di solito provoca solo il raffreddore) possono causare gastroenteriti con diarrea, vomito e sintomi respiratori come febbre e raffreddore. La durata di questi malesseri è piuttosto lunga e arriva a volte a 10-12 giorni.
Cosa mangiare con influenza intestinale
Anche per l’influenza intestinale 2024 è importante, almeno per la fase acuta, somministrare molti liquidi. Le scariche diarroiche e il vomito infatti causano una importante perdita di liquidi e di sali minerali, soprattutto di sodio e di potassio. Questo, soprattutto nei bambini più piccoli al di sotto dei due anni, espone a un serio rischio di disidratazione. Di conseguenza è bene:
- proporre al bambino soprattutto liquidi, come succhi di frutta senza zucchero, spremute, tè, tisane;
- continuare l’allattamento al seno, se il bambino è ancora alimentato in questo modo;
- se il bambino ha problemi di vomito, sospendere gli alimenti solidi soprattutto di origine animale;
- successivamente reintrodurre a poco a poco vegetali al vapore, come patate e carote e in seguito carboidrati come riso o pasta cotti senza grassi. Le prime proteine che si possono consumare sono quelle della carne bianca, come pollo o tacchino.
Rimedi per influenza intestinale
Sia che interessi i bambini, sia che colpisca gli adulti, ecco quali sono i rimedi per l’influenza intestinale 2024:
- chiedere al medico consigli per la preparazione di una soluzione a base di liquidi ed elettroliti, da proporre al bambino fresca e con un cucchiaino, per evitare che la vomiti
- evitare antidiarroici o antibiotici (che sono inefficaci in caso di gastroenterite virale) perché non aiutano a risolvere il problema
- scegliere fermenti probiotici adatti all’età, da assumere sciolti in poca acqua oppure in forma di latte fermentato, dopo che i sintomi sono scomparsi
- bere il succo di mirtillo nero, eventualmente diluito in poca acqua, che ha un effetto astringente nei confronti della diarrea
- assumere tisane di camomilla, biancospino, passiflora perché hanno un effetto calmante che aiuta il bambino a riposare meglio. Inoltre contribuiscono all’idratazione dell’organismo.
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