Un recente report dell’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali ha messo in luce una situazione critica per la Liguria, la quale si pone come la regione peggiore del Centro-Nord per quanto riguarda le fughe sanitarie. Con un saldo passivo di oltre 73 milioni di euro nel 2023, la Liguria si colloca dietro solo a regioni meridionali come Puglia, Sicilia, Calabria e Campania. Davide Natale, segretario del Partito Democratico della Liguria, ha denunciato questi dati, sottolineando che le previsioni per il 2024 non mostrano segni di miglioramento.
Dimensione del fenomeno delle fughe sanitarie
Il report di Agenas evidenzia due dati allarmanti riguardo al fenomeno delle fughe sanitarie in Liguria. Ben il 60 per cento di queste fughe è legato a prestazioni di bassa e media complessità, mentre il 22 per cento interessa prestazioni di alta complessità. Questi numeri segnalano una chiara incapacità della regione di garantire ai suoi cittadini sia le cure basilari sia quelle specialistiche avanzate. Natale ha evidenziato che negli ultimi anni, il governo regionale di centrodestra ha cercato di concentrare le specializzazioni in pochi centri con l’intento di migliorare l’offerta sanitaria. Tuttavia, i risultati ottenuti sono stati molto al di sotto delle aspettative.
L’affermazione che la geografia e la morfologia della Liguria rappresentino difficoltà per le cure è stata considerata una giustificazione infondata. Infatti, solo il 14 per cento delle fughe si registra in strutture a breve distanza dal confine regionale, mentre una percentuale significativa, il 43 per cento, si dirige verso ospedali a 120 minuti di distanza e il 28 per cento supera i 180 minuti. Questo suggerisce che ci sia una scelta consapevole dei cittadini di rivolgersi ad altre regioni, evidenziando l’impotenza delle strutture sanitarie liguri nel fornire risposte adeguate.
La necessità di un cambiamento strutturale
La situazione attuale richiede un intervento immediato e una riorganizzazione della rete sanitaria delle province liguri. Natale ha fatto appello per un piano straordinario che preveda investimenti significativi e l’assunzione di nuovi professionisti nel settore. Il rafforzamento della sanità territoriale deve essere una priorità, così come la necessità di una ristrutturazione dell’organizzazione ospedaliera. Non è sufficiente accentrarsi in pochi grandi centri; è essenziale promuovere la specializzazione anche negli ospedali più piccoli.
Il segretario del PD ha messo in evidenza che la resilienza del sistema sanitario ligure è dovuta all’impegno e alla dedizione dei professionisti che operano nel settore. La giunta attuale deve smettere di cavalcare questa situazione, adottando invece politiche realmente efficaci e sostenibili. La mancanza di un’amministrazione sanitaria efficace ha contribuito ad un vuoto che non può più essere ignorato. La salute dei cittadini liguri non può essere messa in secondo piano, e il tempo per un cambiamento significativo è adesso.
Gli appelli degli esperti del settore sanitario
Secondo vari studi e analisi indipendenti, gli esperti concordano sulla necessità di un netto cambiamento nel sistema sanitario. La ristrutturazione delle modalità operative e delle strategie di offerta dei servizi sanitari è di vitale importanza per rispondere correttamente alle esigenze della popolazione. Dinanzi a questa emergenza, ogni giorno di ritardo rappresenta una potenziale perdita di opportunità per migliorare la salute pubblica. È fondamentale che la Liguria si impegni a creare un contesto in cui ogni cittadino possa ricevere le cure necessarie, mantenendo al tempo stesso un servizio sanitario di alta qualità.
Un rinnovato impegno politico e una pianificazione a lungo termine potrebbero rappresentare la chiave per invertire una tendenza preoccupante che mette a rischio il benessere della comunità ligure. Gli investimenti e le riforme non sono più rinviabili se si vuole davvero garantire un futuro migliore alla sanità della regione.
Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2024 da Sofia Greco
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