Rigenerare il bello: dalla Calabria un modello per valorizzare gli spazi pubblici | VIDEO

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La valorizzazione del bello negli spazi pubblici non è solo una questione estetica, ma una vera e propria leva per migliorare la qualità della vita. Questo il tema centrale dell’evento «Governare la bellezza con la rigenerazione urbana», che si è svolto presso l’Auditorium Amarelli a Corigliano Rossano. Un incontro che ha esplorato come la trasformazione di aree degradate possa diventare occasione di crescita sociale, culturale ed economica per il territorio calabrese. Al centro dell’iniziativa, il concetto di bellezza come motore per la rigenerazione urbana. L’obiettivo è restituire dignità e vivibilità a piazze, vicoli e quartieri abbandonati, creando spazi accoglienti e sicuri per le comunità. La Calabria, e in particolare Corigliano Rossano, ha bisogno di interventi mirati che sappiano valorizzare il patrimonio esistente, rompendo con l’inerzia che spesso segna la gestione degli spazi pubblici. L’idea è di adottare approcci innovativi, come la riqualificazione degli arredi urbani con materiali ecosostenibili e interventi cromatici, per dare nuova vita a luoghi degradati. Questo non solo per migliorare il paesaggio urbano, ma anche per creare opportunità economiche e imprenditoriali, stimolando la crescita del territorio.

«La bellezza va governata»: l’intervento di Lenin Montesanto

Tra gli interventi, quello di Lenin Montesanto, direttore dell’associazione Otto Torri sullo Jonio, che ha sottolineato come la bellezza sia un valore da preservare e governare con cura. «La bellezza è sotto i nostri occhi, ma va governata. Se non la si governa, diventa qualcos’altro, spesso degrado», ha affermato Montesanto. Ha poi richiamato l’attenzione sulla necessità di creare spazi a misura di famiglia, soprattutto in un contesto dove i bambini risultano spesso il target meno considerato. Montesanto ha inoltre evidenziato come piccoli interventi cromatici e ludici possano trasformare angoli abbandonati in luoghi di socialità. «Il piccolo è bello. Agiamo sui piccoli spazi per trasformarli in luoghi di aggregazione, bellezza e vita», ha concluso. Un esempio virtuoso arriva dal Nord Europa, dove anche le aree residuali vengono riconvertite in spazi urbani accoglienti. Montesanto ha citato il caso di Amsterdam, dove piccole piazze o angoli dimenticati sono stati rigenerati con materiali ecosostenibili, diventando punti di riferimento per le famiglie. Un altro tema emerso dall’evento è stato il superamento della logica delle grandi opere faraoniche. Gli interventi rapidi e concreti, realizzati con risorse limitate, possono fare la differenza. «Non servono grandi progetti. Interveniamo sui piccoli spazi con materiali sostenibili e idee innovative», ha ribadito Montesanto.

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Paneto International: innovazione e sostenibilità

Protagonista della giornata è stata Paneto International, azienda calabrese che si occupa di produzione di materiali bio-edili per parchi giochi inclusivi e sicuri. Tra le soluzioni innovative, il tappeto anti-trauma Paverplay Ground, realizzato al 90% con materiali riciclati, rappresenta un esempio di come sostenibilità e innovazione possano convivere. Giuseppe Anselmo, CEO di Paneto International, ha sottolineato l’importanza di valorizzare i piccoli spazi verdi, spesso trascurati: «Valorizzare questi luoghi significa dare speranza alle famiglie e a chi li frequenta». Tra i progetti di rilievo dell’azienda, spicca il Parco della Biodiversità Mediterranea di Catanzaro, un esempio virtuoso di come il design urbano possa unire sicurezza e creatività. Guardando al futuro, Anselmo ha evidenziato l’importanza del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per finanziare progetti di rigenerazione urbana: «Nel 2025 sono previsti nuovi fondi per il rifacimento urbano. È un’occasione che i comuni calabresi devono cogliere per restituire dignità ai loro spazi pubblici». L’evento ha lanciato un messaggio chiaro: la bellezza non è un lusso, ma una necessità. Può diventare un motore di sviluppo urbano ed educativo, capace di trasformare il volto delle città calabresi una facciata alla volta. La cultura del bello è la chiave per costruire comunità più coese, attrattive e vivibili.



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