Ammettiamolo: se c’è un atteggiamento positivo che la pandemia ha esternato negli esseri umani è quella che non bisogna oltrepassare gli oceani per ammirare paesaggi incantati e che non servono necessariamente voli intercontinentali per ritrovare la sospirata pace in luoghi da cartolina. Anzi, molto spesso sono quelli più a portata di mano, quelli che “Ma sì, tanto è qui, prima o poi ci capito” e sfuggono alle nostre mire per anni.
Il treno per esempio diventa sempre più una scelta consapevole ma anche di atmosfera. Viaggiare su rotaie è un modo più attento e sostenibile di spostarsi, di raggiungere una meta entrando già da subito nella modalità vacanziera, accentuando lo spirito di osservazione senza staccare gli occhi non dal proprio smartphone ma dal finestrino. Scorre un paesaggio, si vedono i lineamenti delle montagne, delle radure, delle nostre città stazione dopo stazione.
Tra i percorsi più interessanti da segnalare c’è la tratta del Trenino Verde delle Alpi che collega il Piemonte alla Svizzera in sole due ore, partendo da Domodossola e arrivando a Berna, splendida cittadina con il suo centro storico dichiarato Patrimonio dell’Unesco, nel mezzo le fermate – Briga – Kandersteg – Spiez – Thun – che offrono attività culturali (e culinarie) da non sottovalutare.
Per chi vuole scoprite la Svizzera a bordo del Trenino con più calma, si può acquistare la carta 2 giorni “BLS Trenino Verde” valida per un’andata da Domodossola verso la Svizzera e un ritorno dalla Svizzera verso Domodossola da utilizzare entro 3 giorni dalla prima attivazione e in combinazione con un pernottamento di una o due notti. In questo modo, il viaggio in treno è un lento intermezzo tra una sorpresa e un’altra, lungo le Alpi passando dal Sempione, lo storico varco aperto nel 1906 che da più di cento anni collega l’Italia e la Svizzera offrendo panorami suggestivi e dai mille colori in ogni stagione.
La tappa a Thun è imperdibile grazie al giro del lago a bordo del battello: durante la crociera sulle acque di colore blu intenso si ha un po’ l’impressione che il tempo si sia fermato, come un film in costume assaporando l’aria e il sole che si riflette sulla superficie, in più il catering delizia gli ospiti con squisite prelibatezze. Ogni viaggio è anche e soprattutto un tour enogastronomico.
Anche Briga meriterebbe una fermata, infatti qui si trova la mostra interattiva UNESCO Swiss Alps Jungfrau-Aletsch, che permette di immergersi nei molteplici ed emozionanti scenari delle Alpi, sperimentandoli con tutti i sensi. Concepita come fosse un campo base il visitatore riceve per così dire “l’attrezzatura2 per esplorarlo e capire Patrimonio mondiale UNESCO attraverso filmati unici e spettacolari.
Ma arriviamo a destinazione e scendiamo a Berna, questa città così piccola e graziosa che durante il periodo delle feste sembra un presepe allestito nei minimi dettagli. Ci sono ben tre mercatini di Natale che incantano i visitatori, ognuno con le proprie caratteristiche. Sulla Waisenhausplatz, si tiene il più tradizionale della città, con bancarelle addobbate a festa che offrono mandorle tostate, decorazioni natalizie di ogni tipo e forma, idee regalo e souvenir. Lo Sternenmarkt, più alla moda sulla Kleine Schanze, propone un’offerta culinaria ancora più ricca, entrando anche al grande chalet in cui viene servita una deliziosa fondue insieme a numerose casette in legno con specialità gastronomiche e food truck. Impossibile rimanere a digiuno!
Proseguendo il tour dei mercatini si incontra quello storico nella Collegiata di San Vincenzo presso la Cattedrale di Berna, costruita in stile gotico a partire dal 1421. Davanti al campanile più alto della Svizzera, sono esposte le opere di artisti emergenti e prodotti locali che raccontano l’artigianato locale, per fare un pensiero o portarsi a casa un bel ricordo di questi luoghi. Per conoscere a fondo la storia della città vengono organizzate interessanti visite guidate, scoprendo come funziona il meccanismo dei personaggi medievali che animano la Zytglogge, la torre dell’Orologio, oppure fare un tuffo nel passato quando qui viveva Albert Einstein, nel godersi poi la visuale privilegiata sui tetti del centro storico.
Prima di ripartire un salto al Centro Paul Klee – realizzato dall’architetto italiano Renzo Piano – con le due mostre in agenda: una sugli artisti brasiliani del XX secolo e una sullo stesso Paul Klee, intitolata “Kosmos Klee”. Il Kunstmuseum poco più in là, il museo delle belle arti di Berna, presenta la prima retrospettiva europea della pittrice Amy Sillman.
Insomma lungo queste rotaie c’è quello di cui abbiamo più bisogno: storia, arte, food e un paesaggio fiabesco.
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