Festa della Toscana: a Cascina spettacolo nel segno della musica e dei diritti civili

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16 Dicembre 2024

Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo interviene alla serata spettacolo alla Città del Teatro di Cascina con lo scrittore Stefano Massini e la pianista Giulia Mazzoni

comunicato n. 1297

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Cascina (Pisa) – Ieri sera, domenica 15 dicembre, la celebrazione del genio e dell’innovazione toscana è proseguita con una serata di spettacolo alla Città del Teatro di Cascina, con un concerto della compositrice e pianista Giulia Mazzoni e un intervento in apertura di Stefano Massini, uno dei più grandi autori e narratori del nostro tempo, l’unico italiano ad aver vinto nel 2022 un “Tony Award”, il premio Oscar del teatro americano. Lo spettacolo di ieri sera è stato l’ultimo appuntamento, in ordine di tempo, della Festa della Toscana 2024, dedicata al tema “Toscana: terra di genio e di innovazione”, dopo il Consiglio regionale solenne del 30 novembre e le giornate di Palazzo Aperto del 30 novembre e del 14 dicembre.

La sensibilità e l’intensità di Stefano Massini, con le sue parole e i suoi racconti, hanno dato il via ad un evento che vuole celebrare le figure straordinarie che hanno fatto di questa terra una culla del sapere e dell’innovazione: da Galileo a Leonardo, da Dante fino ai moderni innovatori, passando da Pietro Leopoldo che nel 1786 abolì la pena di morte nel Granducato, scelta rivoluzionaria che celebriamo con la Festa della Toscana.

A seguire, il palcoscenico è stato tutto per Giulia Mazzoni, una delle pianiste e compositrici più apprezzate della scena internazionale. Con la sua musica unica e appassionata, Mazzoni ha conquistato il pubblico di tutto il mondo, registrando sold out nei suoi tour dalla Cina agli Stati Uniti. La sua performance è un viaggio musicale emozionante, capace di toccare il cuore di ogni spettatore. Sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il sindaco di Cascina Michelangelo Betti, il presidente della Fondazione Sipario Toscana Pierpaolo Tognocchi, lo scrittore Stefano Massini, la musicista Giulia Mazzoni.

 “La Toscana è sempre stata una terra di diritti ed opportunità, la prima terra al mondo ad abolire la pena di morte nel 1786 e abbiamo scelto di ricordarlo qui a Cascina, il luogo dove è sepolto Gregory Summers che ha avuto numerosi scambi epistolari con gli studenti di Cascina – ha detto Antonio Mazzeo presidente del Consiglio regionale – e che prima di essere giustiziato ha chiesto come ultimo desiderio di essere sepolto qui a Cascina, condannato a morte e protagonista di un toccante rapporto epistolare con gli studenti della scuola media Luigi Russo di Navacchio. Una storia che continua a ispirare riflessioni sul valore della vita e sui diritti umani. Noi abbiamo deciso di realizzare lo spettacolo finale della festa qui a Cascina, dove vedremo due talenti, due innovatori, lo scrittore Massini e la pianista Mazzoni, autori toscani conosciuti in tutto il mondo, che attraverso le loro parole e la loro musica cercheranno di raccontare la nostra festa. Lo spettacolo è tutto esaurito ed è bello ricordare che la nostra terra ricca di cultura, arte, bellezza, ma anche terra di diritti e vuol raccontarsi al mondo come terra di genio ed innovazione, personaggi come Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei e le tante start up che hanno partecipato con noi alla missione istituzionale in California. Oggi teniamo insieme un’idea di Toscana, una terra che non si è mi voltata dall’altra parte, con valori e radici ben profonde, ma anche con la capacità di guardare al futuro e al progresso con le proprie innovazioni.”

“Fino a quando una persona muore in un luogo di lavoro dobbiamo tutti impegnarci, perché vengano modificate le norme, aumentino i controlli – ha aggiunto Antonio Mazzeo – e si investa in prevenzione e formazione, perché fino a quando ci sarà un solo morto sul lavoro nessuno può sentirsi esente da colpe e la Toscana deve essere in prima linea su questo impegno per la sicurezza.”

“Ho avuto l’onore di aprire la Festa della Toscana il 30 novembre e oggi siamo a Cascina in questo bellissimo teatro per ricordare questo evento importante – ha detto la musicista Giulia Mazzoni – Cerco di esprimere la nostra storia attraverso le note del pianoforte e con la mia musica contemporanea che parla alla storia, ma guarda anche al futuro. Il messaggio che voglio dare è quello di restare sempre uniti, in questo momento di divisioni e di guerre, e ricordarsi sempre che la musica è portatrice di armonia e serate come questa aiutano a ritrovare i valori più positivi.”

“Il genio è una persona che sta profondamente nell’umanità e nella percezione della realtà non è mai separato dalla realtà – ha detto lo scrittore Stefano Massini che poi ha affrontato un altro tema centrale della nostra epoca: quello delle morti sul lavoro. – L’anno scorso sono andato a parlare di morti sul lavoro al Festival di Sanremo e a distanza di un anno segniamo un 2,5% di denunce sul lavoro in più, un dato vergognoso; i feriti sono migliaia, e quello che è successo a Calenzano è abbastanza impressionante, perché trovo sorprendente che uno stabilimento con quella quantità di carburanti fosse così vicino alle abitazioni. Soltanto per un miracolo non contiamo dei morti anche fra coloro che abitano vicino. Credo che non sia possibile separare la storia della Toscana da quella dei suoi geni. È stato il primo stato ad abolire la pena di morte, mentre adesso vediamo che il presidente appena rieletto degli Stati Uniti, Trump, si dice favorevole a ripristinarla.. Sembra impossibile che a distanza di secoli, in un mondo dove esistono i microchips e l’intelligenza artificiale può creare qualsiasi cosa, continuiamo a mandare a morte delle persone.”

“La storia della Toscana si lega all’abolizione della pena di morte e nella nostra città – ha detto il sindaco di Cascina Michelangelo Betti – oltre al caso di Gregory Summers ci fu uno dei nostri abitanti che fu una delle ultime persone mandate a morte nel Granducato, che venne impiccato a Vicopisano. I temi della Festa si legano perfettamente alla storia della nostra città e se l’abolizione della pena di morte fu il gesto di un regnante illuminato, adesso c’è un crescente sensibilità nei nostri giovani e nelle nostre scuole come dimostra il caso di Summers.”

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“Siamo grati al Consiglio regionale che ha scelto per la seconda volta in tre anni la nostra sede per fare l’evento finale della Festa della Toscana – ha detto Pierpaolo Tognocchi presidente Fondazione Sipario Toscana – e questo credo deriva dal fatto che il nostro teatro per scelte di programmazione è attento al tema dei diritti che è il tema principale della festa, abbiamo avuto quest’anno lo spettacolo di Ottavia Piccolo “Matteotti” e avremo fra poco lo spettacolo con Ambra Angiolini che racconta la storia di Franca Viola che è stata la prima donna a rifiutare il matrimonio riparatore. Un teatro che si occupa molto di diritti e che si unisce perfettamente ai temi centrali della Festa della Toscana.”

Nel corso dello spettacolo, con parole illuminanti, lo scrittore Stefano Massini ha parlato del genio come colui che genera e crea, non credendo all’idea del genio romantico staccato dalla realtà. Il genio è colui che mette in giro nuove idee, colui che osa, che vive profondamente nella realtà del suo tempo.

Dopo il palco è stato invaso dalla musica e dal suono della pianista Giulia Mazzoni che ha proposto le sue note per illuminare di poesia e di suggestioni lo spettacolo, con immagini molto belle che hanno accompagnato le sue moderne composizioni.

Erano presenti alla serata spettacolo anche il consigliere regionale Andrea Pieroni e la sindaca di Buti, Arianna Buti.

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Responsabilità di contenuti, immagini e aggiornamenti a cura dell’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana

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