Salvare la vergogna, seguendo Franz Kafka e Fabbrica Woityla

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Da sinistra: Dafne Rapuano, Andrea Grassi, Valentina Rossi e Flavio Quarantotto

CASERTA – Rosso Vanvitelliano al PAT, al Palazzo Arti e Teatro grande successo del Processo all’Uomo e alla Giustizia. Due giorni tra letteratura, arte e filosofia grazie al nuovo format di teatro-convegno ideato da ALI della Mente prescelto dalla Regione Campania. Nell’ambito delle azioni di riqualificazione sociale e culturale del brand civico Rosso Vanvitelliano, gli artisti di ALI della Mente e Fabbrica Wojtyla, nelle serate di venerdì 13 e sabato 14 dicembre 2024 presso il PAT – Palazzo Arti e Teatro di Caserta, hanno promosso l’innovativo format di teatro-convegno sul tema del “Processo all’Uomo e alla Giustizia: l’indifferenza del sentimento nelle opere di Franz Kafka, Salvatore Di Giacomo e Patrizio Ranieri Ciu”, progetto co-finanziato dalla Regione Campania per le attività di promozione culturale del territorio. “Il Processo” e “Assunta Spina”, rispettivamente di narrativa e di teatro, per onorare due figure centrali della letteratura europea e nazionale, in occasione dei 100 anni dalla morte di Franz Kafka e dei 90 anni dalla morte di Salvatore Di Giacomo, sono state messe a confronto con la sceneggiatura cinematografica “In giustizia” dell’autore casertano Patrizio Ranieri Ciu, edita ne “Il Club dei Vinti” con prefazione del filosofo Umberto Galimberti. L’obiettivo attraverso l’analisi delle opere stesse è stato esplorare il progressivo degradarsi del sentimento alla ricerca insieme di una rinnovata dimensione intensa del vivere.

Alba Bianconi e gli artisti di ALI della Mente e Fabbrica Wojtyla

«Due serate tra letteratura, arte e filosofia che hanno visto la partecipazione attiva dei presenti con interventi, domande, risposte e recitazioni in cui un vero e proprio gioco delle parti con lo scambio di ruolo tra relatori, spettatori ed attori tutti realmente coinvolti e partecipi ha dato vita attivamente allo scambio del pensiero», ha dichiarato la presidente di ALI della Mente, Alba Bianconi. «Il nuovo format di teatro-convegno, da noi ideato, ha avuto un inaspettato e tale successo che sicuramente lo replicheremo in occasione degli incontri sui temi specifici della nostra stagione teatrale al Teatro Città di Pace di Caserta che prenderà avvio da gennaio», hanno comunicato i giovani artisti di ALI della Mente.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

“Il processo”, “Assunta Spina” e “In giustizia”

La prima giornata di incontro è stata dedicata all’analisi critica dei testi scelti di Kafka, Di Giacomo e Ciu, mettendo in scena alcuni estratti de “Il processo”, “Assunta Spina” e “In giustizia”, con la lectio magistralis del professore Flavio Quarantotto, presidente della società Lettere, Arti e Scienze, accompagnato dai contributi artistici degli artisti di ALI della Mente, in dialogo con l’autore Patrizio Ranieri Ciu mettendo in risalto i parallelismi e le diversità tra le tre opere stimolando riflessioni sul ruolo della giustizia e il valore del sentimento umano. Il secondo giorno è stato dedicato al convegno con un confronto diretto grazie agli interventi del questore di Caserta, Andrea Grassi, della psicologa e psicoterapeuta del centro antiviolenza Spazio Donna, Benedetta Rizzi, del Ceo dell’incubatore di start up innovative 012 Factory, Sebastian Caputo, dell’autore Patrizio Ranieri Ciu, impreziosito dagli interventi attoriali degli artisti di ALI della Mente, sui temi della giustizia, del sentimento e della sofferenza psicologica e sociale a cui ha dato riscontro conclusivo il professore Flavio Quarantotto per dare spazio infine ai partecipanti tra cui si sono distinti gli interventi dell’avvocato Alberto Martucci, della scrittrice Nadia Verdile, del giornalista Angelo Giaquinto fino alla voce dei  giovanissimi, tra cui hanno particolarmente colpito le parole sedicenne Giovanna. Nell’ambito delle attività del brand culturale Rosso Vanvitelliano di ALI della Mente, da gennaio 2025 prenderà avvio ufficialmente la Stagione Teatrale solidale targata Rosso Vanvitelliano, in collaborazione con la Caritas Diocesana e la Diocesi di Caserta, presso il Teatro Città di Pace della Parrocchia SS Nome di Maria di Puccianiello.

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