Sole 24 Ore: Trento e Bolzano sul podio della Qualità della Vita

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Nella classifica 2024 del Sole 24 Ore sulla Qualità della Vita, Bergamo conquista il primo posto per la prima volta nella storia della graduatoria, scalzando le due province autonome del Trentino-Alto Adige, che si piazzano rispettivamente al secondo (Trento) e terzo posto (Bolzano).

Bergamo, già regina dell’Indice di Sportività, migliora di quattro posizioni rispetto al 2023, mentre Bolzano compie un balzo impressionante, risalendo di dieci posti.

L’indagine, giunta alla sua 35ª edizione, valuta il benessere nelle province italiane analizzando 90 indicatori suddivisi in sei macro-categorie: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.

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La performance migliore riguarda la qualità della vita “generazionale”, ovvero dei bambini, giovani e anziani: per quanto riguarda questo parametro Trento è prima in classifica (nel dettaglio, è al primo posto per gli anziani, al decimo per i bambini e al dodicesimo per i giovani).

Trento è anche all’undicesimo posto per quanto riguarda la qualità di vita delle donne, grazie al primo posto assoluto nella speranza di vita e nello sport femminile. Inoltre, da sottolineare anche le ottime performance riguardo alla competenza numerica delle donne (terzo posto), al tasso di occupazione giovanile (undicesimo posto), al gap occupazionale di genere (tredicesimo posto) e al tasso di occupazione femminile generale (quindicesimo posto).

Per quanto riguarda ambiente e servizi Trento è al secondo posto, grazie all’ottima raccolta differenziata, all’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua potabile e all’offerta di trasporto pubblico.   

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Trento è all’ottavo posto per demografia e società, grazie al tasso di fecondità e allo scarso abbandono scolastico (primo posto assoluto), alla speranza di vita alla nascita (secondo posto) e al quoziente di mortalità, ovvero numero medio di morti ogni mille abitanti (terzo posto).

Per quanto riguarda affari e lavoro, Trento è all’undicesimo posto grazie soprattutto al numero di start up innovative (quinto posto), al basso numero di fallimenti (dodicesimo posto), al tasso di occupazione (17 esimo posto) e al numero di laureati (13 esimo posto).

Buone le performance di Trento anche per quanto riguarda giustizia e sicurezza: Trento è al dodicesimo posto e guadagna ben 35 posizioni rispetto all’anno precedente, grazie alle poche denunce che riguardano truffe e frodi informatiche (sesto posto), i delitti denunciati ogni 100 mila abitanti (ventesimo posto) e i pochi furti di autovetture (quinto posto). 

Trento è al 24 esimo posto per ricchezza e consumi: nel dettaglio, è al quarto posto per valore aggiunto per abitante, al quinto posto per le poche famiglie con Isee basso, al settimo per depositi bancari delle famiglie, ma è al 100 esimo posto nell’indicatore  delle mensilità necessarie per comprare casa.

Trento è al 32 esimo posto per cultura e tempo libero. In questo indicatore c’è uno dei dati peggiori della classifica: Trento è infatti al 105 esimo posto per bar, cinema e ristoranti, ma è al secondo posto per indice di sportività, al nono posto per copertura della rete gigabit, all’undicesimo per ingresso agli spettacoli e al 33 esimo per spesa dei Comuni per la cultura.   

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Infine, per quanto riguarda l’indice del clima Trento è 57 esima: è al primo posto per assenza di nebbia e all’ottavo per i giorni con raffiche di vento, ma è all’84 esimo posto per i giorni freddi, al 106 esimo posto per brezza estiva, al 51 esimo per ondate di calore e al 45 esimo per eventi estremi.

Soddisfatto il sindaco di Trento Franco Ianeselli, che commenta: «Il fatto di guadagnare una posizione rispetto all’anno scorso e tre rispetto al 2022 non è banale visti i tempi non facili che stiamo vivendo.

Classifica a  parte, quello che mi fa più piacere è il fatto che i numeri ci restituiscano l’immagine di un territorio che guarda con fiducia al futuro: miglior luogo in cui vivere per gli anziani e tra i migliori per giovani e bambini, Trento è ai primissimi posti per speranza di vita, per tasso di fecondità (ossia numero di figli), per sport femminile, per lo scarso abbandono scolastico, per competenza matematica delle donne, per le politiche ambientali.

È la fotografia di un territorio dinamico, ricco di potenzialità, attento a conciliare sostenibilità e sviluppo, un territorio che certo può migliorare ancora. Per esempio per quanto riguarda le politiche abitative che devono tener conto del fatto che a Trento le case sono tra le più care d’Italia, dato negativo non solo perché penalizza i redditi più bassi, ma anche perché fa perdere attrattività al territorio. Su questo e più in generale sul versante delle politiche per l’equità e l’inclusione dobbiamo continuare a lavorare».

Oltre al podio, la classifica evidenzia la supremazia delle medie province del Nord-Est. Al quarto posto si trova Monza e Brianza, seguita da Cremona, Udine (vincitrice del 2023), Verona, Vicenza e Ascoli Piceno, con Bologna al nono posto, unica grande città in questa fascia alta.

Le città metropolitane mostrano segnali di crisi. Milano, pur rimanendo al 12° posto, perde 4 posizioni rispetto al 2023. Firenze crolla dal gruppo delle prime dieci al 36° posto, con una flessione di 30 posizioni. Roma e Torino soffrono un calo significativo, scendendo rispettivamente al 59° e 58° posto.

A chiudere la classifica sono Crotone, Napoli e Reggio Calabria, che confermano le difficoltà delle province meridionali. La classifica 2024 evidenzia un’Italia divisa, in cui il Nord-Est si conferma motore del benessere, mentre le grandi città e il Sud continuano ad affrontare sfide strutturali.

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