Andrea Orlando lascia il Parlamento, resterà al Consiglio Regionale della Liguria

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La segretaria del Pd Elly Schlein ha sicuramente influito nella scelta che ha portato il membro del Pd in Liguria. A lui anche l’incarico di occuparsi di politiche industriali in quel Progetto per l’Italia che dovrebbe rappresentare il cantiere Pd per il programma del centrosinistra che verrà. Orlando ha poi evidenziato l’appuntamento con le comunali di Genova, che preparerà da capo dell’opposizione in Consiglio Regionale

Dopo 18 anni, Andrea Orlando lascia il Parlamento. Una scelta a lungo meditata, dalle ore successive alla sconfitta contro Marco Bucci in Liguria. La scelta è fra la politica nazionale e quella nella propria regione. Il tre volte ministro – ambiente, giustizia, lavoro – sceglie la regione, ma è consapevole che quanto farà in quel di Genova influirà necessariamente su Roma. Da Genova passa infatti il prossimo appuntamento elettorale, con le elezioni per il sindaco. Ma anche perché Orlando ha ottenuto da Schlein l’incarico di occuparsi di politiche industriali in quel Progetto per l’Italia che dovrebbe rappresentare il cantiere Pd per il programma del centrosinistra che verrà. 

Il ruolo di Schlein nella decisione di Orlando

La segretaria del Pd Elly Schlein ha sicuramente influito nella scelta che ha portato Orlando in Liguria. “Molti, a partire dalla segretaria nazionale, mi hanno fatto presente come il mio contributo”, al consiglio regionale della Liguria, “possa essere importante alla battaglia a livello nazionale”, spiega Orlando, evidenziando poi l’appuntamento con le comunali di Genova che preparerà con i galloni di capo dell’opposizione in Consiglio Regionale. L’ex ministro assicura di voler mettere a disposizione il suo “impegno, capacità e lavoro”. Parole che farebbero immaginare una prossima candidatura al Comune di Genova. Nel capoluogo ligure, Orlando ha incassato ben 18 mila voti più di Marco Bucci, che la città la amministrava. E a livello regionale, il candidato del centrosinistra ha perso di soli 8 mila voti. Fonti a lui vicine, tuttavia, invitano alla prudenza.

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“Abbiamo messo insieme una coalizione e delle idee che costituiscono una base per questa sfida. Vogliamo mettere tutto questo a disposizione delle forze politiche genovesi nella costruzione di una candidatura e di un programma, quindi non vogliamo buttare via quello che di buono abbiamo realizzato e vogliamo partire da lì”, dice Andrea Orlando. Nel giorno del Consiglio regionale, interpellato dai cronisti, Orlando spiega il prossimo appuntamento di venerdì, considerato il punto di partenza per le forze di centrosinistra in vista delle amministrative di Genova. 

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