Terzo Settore, le novità fiscali e legali di dicembre: il punto con E-IUS

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Di seguito tutto ciò che da sapere, dall’Iva sui contributi pubblici al Bando “Fuoriclasse” per la formazione digitale dei detenuti

La sintesi degli esperti dello studio E-Ius, partner di AiCS nell’informazione e formazione fiscale dei nostri affiliati e associati. Di seguito le novità del mese di dicembre:  


Agenzia delle Entrate: la coprogrammazione non è soggetta ad IVA

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Con la risposta ad interpello n. 904- 785/2024, l’Agenzia delle Entrate – Direzione Generale della Lombardia ha chiarito che gli emolumenti erogati nel contesto della coprogettazione dalla pubblica amministrazione non sono soggetti ad IVA. Ciò in forza del fatto che gli importi erogati hanno natura di contributo e non di corrispettivo diretto per i servizi resi dai beneficiari, considerato che le somme vengono erogate al fine di finanziare attività di interesse generale e sono prive di un nesso sinallagmatico. L’Amministrazione finanziaria precisa, altresì, che la natura delle erogazioni non viene alterata da eventuali clausole presenti nella documentazione procedimentale che disciplinino trattenute sul contributo pubblico dovuto a titolo di risarcimento del danno, o il richiamo alla disciplina civilistica della risoluzione.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: approvato il secondo elenco dei soggetti ammessi al Social Bonus
Con Decreto direttoriale n. 296 del 19 novembre 2024, Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha approvato il secondo elenco recante due progetti ammessi a beneficiare del Social Bonus, di cui all’art. 81 del Codice del Terzo Settore.

On line la nuova piattaforma beni confiscati
È online la nuova Piattaforma Unica Destinazioni dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), dedicata ai beni confiscati, attraverso cui sarà possibile visionare i beni mobili e immobili e avanzare una proposta di assegnazione. I soggetti legittimati a proporre istanza sono sia i soggetti istituzionali che gli enti del Terzo settore iscritti al RUNTS.

Agenzia delle Entrate: deducibili le erogazioni liberali indirette anche a beneficio di enti non residenti
Con la risposta a interpello n. 242 del 4 dicembre 2024, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il soggetto che eroga somme a favore di una Fondazione che a sua volta le trasferisce ad altri enti non profit può dedurre quanto erogato anche se il soggetto beneficiario finale e non è operante in Italia. Tuttavia, la deducibilità in capo al primo erogatore viene ammessa a condizione la Fondazione intermediaria scelga di destinare le risorse ad altre realtà che perseguano finalità analoghe alle proprie. Nel caso in cui l’ente ultimo beneficiario dell’erogazione non sia residente in Italia, la deducibilità in capo al primo erogante viene garantita a condizione che (i) il soggetto beneficiario dell’erogazione “indiretta” persegua finalità solidaristiche o di utilità sociale, tra cui educazione, assistenza sociale e sanitaria, o ricerca scientifica e possieda le caratteristiche giuridiche analoghe a quelle richieste dalla legislazione italiana; (ii) le donazioni siano tracciabili e le somme siano destinate a progetti ben definiti.

Sport invernali: nessun obbligo di fatturazione e aliquota IVA ridotta
Con il Decreto del 22 novembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 dicembre, il MEF ha previsto l’esonero dall’emissione della fattura , a meno che non sia espressamente richiesta dal cliente, per i soggetti che erogano corsi e attività sportive invernali, individuate dalle Federazioni di sport invernali riconosciute dal CONI, impartiti, anche in forma organizzata, da iscritti in appositi albi regionali o nazionali (n. 1-septies della tabella A, parte II-bis, del Decreto IVA, come modificato dal Decreto Omnibus). Tali corsi sono soggetti all’aliquota IVA del 5%, nella misura in cui le prestazioni erogate non siano in regime di esenzione dall’imposta.

Commissione europea: pubblicato il bando per il marchio di qualità del volontariato
Pubblicata la call che disciplina le modalità di presentazione della domanda per l’ottenimento del marchio di qualità per il volontariato. La richiesta può essere presentata durante il periodo di programmazione entro il 31 dicembre 2027. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità delle attività di volontariato mettendo a disposizione degli standard e dei principi chiave da condividere al fine di promuovere una maggior inclusione e diversità, un maggior dialogo interculturale nonché la promozione dei valori di solidarietà, delle pari opportunità e dei diritti umani tra i giovani in Europa. A seconda del ruolo ricoperto, le organizzazioni avranno modo di ottenere diverse tipologie di marchi di qualità (ruolo di accoglienza, ruolo di sostegno) e inoltre, conseguente a tali marchi, i soggetti che vogliono richiedere finanziamenti, e occuparsi della gestione e del coordinamento delle attività nel corso di progetti di volontariato, dovranno ottenere un ulteriore marchio di qualità come organizzazioni capofila. Il requisito soggettivo per poter richiedere entrambi i marchi è la natura di ente pubblico o privato, a scopo di lucro o meno a livello locale, regionale, nazionale o internazionale. La domanda deve essere depositata presso l’Agenzia Nazionale Giovani (ANG). Una volta riconosciuto il marchio, di qualsiasi tipologia, questo ha durata, salvo potenziali rivalutazioni, per l’intero periodo di programmazione (coincidente con la scadenza dello stesso bando). Dopo la fine del periodo di programmazione il marchio rimarrà valido fino alla conclusione dell’ultima attività in cui l’ente sarà coinvolto. Le modalità e i requisiti dettagliati per poter accedere al bando sono pubblicati sul sito dell’ANG insieme ai documenti necessari.

Bando fuori classe
Con la pubblicazione del bando “Fuoriclasse” si punta al finanziamento dei progetti volti alla realizzazione di efficaci azioni formative in ambito digitale per facilitare il reinserimento sociale e lavorativo delle persone detenute, il Fondo per la Repubblica Digitale, in collaborazione con il Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria (DAP) del Ministero della Giustizia e il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL), ha messo a disposizione delle associazioni risorse finanziarie per 5 milioni di euro. Il bando sarà destinato agli enti non profit che dovranno partecipare mediante partenariati composti da un minimo di due a un massimo di cinque enti, tra cui soggetti non profit, pubblici e for profit. Ogni proposta potrà richiedere un contributo compreso tra 150.000 e 500.000 euro. Le attività finanziabili includono formazione digitale, supporto psicologico e orientamento professionale, nonché azioni di sensibilizzazione per il coinvolgimento delle comunità locali. Per la partecipazione al bando ci sarà tempo fino al 7 febbraio 2025. Entro questa data l’ente dovrà presentare un’idea progettuale tramite la piattaforma Ready specificando partner, budget e istituti penitenziari coinvolti. I progetti selezionati nella prima fase saranno sviluppati in dettaglio, coinvolgendo le strutture penitenziarie in collaborazione con il Fondo. Le proposte saranno valutate sulla base di coerenza con gli obiettivi del bando, qualità del partenariato, innovatività delle attività formative e sostenibilità economica. Particolare attenzione sarà data ai progetti che coinvolgono stakeholder e imprese per favorire l’inserimento lavorativo dei detenuti. Il bando “Fuoriclasse” rappresenta una ulteriore opportunità per gli Enti del Terzo Settore, derivante dagli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dal Piano Nazionale Complementare (PNC), di accedere a risorse economiche per la realizzazione di progetti formativi in ambito digitale e facilitare il reinserimento sociale e lavorativo delle persone in stato di detenzione.

In arrivo la proroga al 2026 del regime di esenzione IVA per gli enti associativi
Con il Comunicato stampa di Palazzo Chigi è stata annunciata la proroga. Dal 2026, infatti, troverà applicazione il nuovo regime di esenzione IVA per le operazioni degli enti associativi di cui all’articolo 5, comma 15 – quater del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Prorogato al 2025 l’accesso al 5×1000 per le ONLUS
Con il comunicato stampa n. 107 il Consiglio dei Ministri si rende nota la proroga del periodo di transitorietà del 5×1000 a beneficio delle ONLUS affinché tali enti possano partecipare a riparto del beneficio anche per il 2025.



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