Troppe auto, lo smog, tanti protesti, un’offerta sanitaria pessima da cui ne deriva un indice di mortalità tra i più alti, servizi pubblici poco e per nulla digitali, il crollo demografico. Sono questi i parametri in cui la provincia di Frosinone sprofonda nelle ultime dieci posizioni della classifica sulla qualità della vita de Il Sole 24 Ore. Non mancano alcune note positive – la crescita delle presenze turistiche, il solito l’export, l’indice di criminalità, il numero di imprese sociali, la presenza di aree protette – che pongono la Ciociaria nei primi trenta posti della graduatoria generale. Ma è poco, troppo poco per rallegrarsi.
La provincia di Frosinone quest’anno è risultata la peggiore del Lazio. L’anno scorso la maglia nera era toccata a quella di Latina che però ora ha fatto un balzo in avanti di 10 posti. Mentre la Ciociaria è retrocessa di due: è 82esima su 107 province.
ECONOMIA
Quali sono gli ambiti in cui la provincia peggiora, quali quelli in cui migliora? Iniziamo dal bicchiere mezzo pieno. Da segnalare sicuramente la crescita nel settore affari e lavoro: la provincia di Frosinone è al 27esimo posto, 30 posizioni in più rispetto allo scorso anno. Nel Lazio, Roma esclusa, fa meglio solo Latina al 26esimo posto. In Ciociaria come sempre va molto forte l’export (15esimo posto), molto bene anche le imprese sociali (nono posto). In evidenza la crescita della presenze turistiche rispetto al 2022 che addirittura fa conquistare il secondo posto, anche se per le presenze turistiche come valore assoluto la provincia di Frosinone è all’82esimo posto. Soddisfacente il tasso di infortuni sul lavoro (39esima posizione), male invece le startup innovative (91), così come le ore di Cig (95) e le imprese fallite (95).
SICUREZZA
Non si va malaccio su giustizia e sicurezza: la provincia è al 42esimo posto, due posizioni in meno rispetto allo scorso anno. L’indice di criminalità è tra i più bassi d’Italia: la Ciociaria è 21esima. Benino, ma non troppo il dato sulla durata media dei procedimenti civili: la provincia di Frosinone è 61esima, un risultato non scontato se si considera che per il tasso di litigiosità (calcolato in base al rapporto tra numero cause e abitanti) siamo 95esimi.
AMBIENTE
E arriviamo alle note ancora più dolenti. La provincia di Frosinone segna il risultato peggiore, nemmeno a dirlo, per ambiente e servizi: è al 94esimo posto, sette posizioni in meno rispetto al 2022. Qui pesano il 106esimo posto, ovvero il penultimo, per il tasso di motorizzazione; il 94esimo per la qualità dell’aria, il 96esimo per il rischio frane, il 94esimo per l’ecosistema urbano di Legambiente. Uniche note positive illuminazione a led nel capoluogo (sesto posto in classifica) e la 46esima posizione per la raccolta differenziata.
SOCIETÀ
Molto male anche il settore demografia e società: siamo all’87esimo posto, sei in meno rispetto al 2022. In questo ambito l’indicatore peggiore è quello dei medici specialisti: la Ciociaria è 104esima su 107. Sconfortante anche il dato sulla mortalità evitabile: 101esima. Per la speranza di vita siamo 87esimi. E poi il crollo demografico con un saldo migratorio tra i peggiori d’Italia (91esimo posto).
RICCHEZZA E CONSUMI
Risultati che vanno di pari passo con quelli riguardanti la ricchezza e i consumi. La provincia di Frosinone è 86esima, sette posti in meno rispetto al 2022. In quest’ambito il dato peggiore è quello dei protesti: siamo penultimi in Italia. Ma siamo poco sotto metà classifica per trend del Pil pro capite, depositi bancari, famiglie con Isee basso, retribuzioni, con un costo della vita nella media. Ma al 72esimo posto per il consumo di beni durevoli. Molto male anche il pagamento delle fatture entro 30 giorni (90esimo posto). Peggio per riqualificazioni energetiche (96).
CULTURA E TEMPO LIBERO
Infine la provincia di Frosinone cresce di cinque posti rispetto al 2022 su cultura e tempo libero, ma resta nei bassifondi della classifica generale: 86esimo posto. La Ciociaria è al quarto posto per numero di bar, ristoranti e cinema. Da segnalare anche il 32esimo posto per le aree protette e il 34esimo per gli ingressi agli spettacoli. Per numero di librerie siamo al 65esimo posto, ma c’è un basso indice di lettura (87esimo posto) e di sportività (78). Per la spesa dei Comuni per la cultura siamo 66esimi. Comuni che invece, così come gli altri enti pubblici del territorio, spendono troppo poco per la digitalizzazione dei servizi: la provincia di Frosinone è tra le peggiori d’Italia, 102esima su 107.
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