Giubileo e Olimpiadi, l’Italia pronta alla sfida

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Piazza San Pietro affollata di fedeli, in una celebrazione con papa Francesco. Roma sarà il cuore del Giubileo – Ansa

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All’orizzonte, fra il 2025 e il 2026, ci sono due eventi che per il loro valore internazionale rappresentano delle opportunità straordinarie per il turismo italiano. A Roma sono attesi 35 milioni di pellegrini. La strategia di Enit per una promozione sinergica dei due appuntamenti all’estero Giubileo 2025 e Olimpiadi invernali 2026. All’orizzonte ci sono due eventi che per il loro valore internazionale rappresentano delle sfide e delle opportunità straordinarie per il turismo italiano e la sua capacità di intercettare i flussi di viaggiatori globali, sempre più in crescita (nel 2023, l’anno della ripresa post Covid hanno toccato, il livello di 1,286 miliardi, vedi pezzo a fianco). L’inaugurazione del Giubileo è ormai imminente: il Papa aprirà la Porta Santa di San Pietro il 24 dicembre e la chiuderà poi il 6 gennaio 2026. Il tema è “Pellegrini di Speranza”. L’invito del Santo Padre a essere «segni tangibili di speranza» nel mondo. Su tutti i fronti. A partire dalla pace, dal sostegno alla vita, dall’aiuto a chi è in difficoltà. Roma diventa il cuore di questa riflessione, di questa chiamata a cui risponderanno milioni di pellegrini e di fedeli, ma anche di chi si farà attrarre dalla proposta di questo evento. Chi arriverà a piedi, in cammino. Chi con pellegrinaggi promossi dalle chiese e dalle diocesi di tutto il mondo della cristianità, chi si muoverà da solo con la propria famiglia o comunità. Roma come meta, l’Italia come grande hub di accoglienza, di scoperta. Tutto il Paese è coinvolto da questo evento straordinario della Chiesa che richiamerà – questa la previsione – 35 milioni di arrivi turistici che genereranno 105 milioni di presenze, con un raddoppio atteso dei flussi per una spesa turistica di 16,7 miliardi di euro. «Ci aspetta un 2025 ricco di sfide che dobbiamo essere in grado di trasformare in opportunità per crescere e innovare, rendendo l’Italia una meta sempre più attrattiva e sostenibile per i turisti di tutto il mondo – dice Daniela Santanché, ministro per il Turismo -. La più grande sfida è rappresentata senza dubbio dal Giubileo che non solo è un’importante opportunità spirituale, ma anche una sfida logistica e organizzativa che coinvolge l’intera nazione. Sarà fondamentale collaborare a tutti i livelli, dalle istituzioni locali alle aziende, per garantire che questo evento possa essere vissuto in modo memorabile e sicuro da tutti i pellegrini e i visitatori».

L’imponente facciata del Duomo di Milano. La città guarda alle Olimpiadi 2026

L’imponente facciata del Duomo di Milano. La città guarda alle Olimpiadi 2026 – Pavlo Vakhrushev/Icp

A questo appuntamento guardano tutte le istituzioni interessate a livello organizzativo e promozionale. E su questo ha lavorato e lavora l’Enit, l’agenzia nazionale del turismo. «Già adesso iniziamo a pregustare il Giubileo, che sarà il fil rouge del 2025 – dice l’Ad di Enit, Ivana Jelinic -. Come Enit ci rendiamo conto che questa manifestazione, con la sua portata internazionale, è un’imperdibile occasione di visibilità turistica non solo per la Capitale, ma per tutto il nostro territorio. Le diverse fonti di dati sono più che promettenti ma, secondo me, la sfida sarà quella di cavalcare l’onda della visibilità dell’Anno Santo per poter ottimizzare ancor di più sia la nostra narrazione verso i media internazionali, sia la nostra promozione a favore delle aziende turistiche italiane, creando anche sinergie di comunicazione e marketing anche in vista della preparazione alle Olimpiadi invernali che, pur partendo nel 2026, entreranno nel vivo della comunicazione e della promozione già nel 2025».

Sofia Goggia in una gara di Coppa del mondo a Cortina

Sofia Goggia in una gara di Coppa del mondo a Cortina – Ansa

Per le Olimpiadi che si snoderanno fra Milano e Cortina, sono previsti 513mila arrivi, +34% rispetto allo stesso periodo del 2023, per 1,8 milioni di presenze e una spesa turistica di 281 milioni di euro (secondo i dati Isnart, Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio). « Due grandi macchine organizzative quindi conclude Jelinic – che punteranno i riflettori sull’Italia che, ricordiamo, si posiziona leader in Europa e al secondo posto a livello mondiale, preceduta solo dagli Stati Uniti nel settore degli eventi e congressuale».

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