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Luca Mantovani, Ceo Vigezzo & Friends, racconta la rinascita della stazione alpina e le strategie per il turismo in vista di Milano Cortina 2026
A 1.726 metri di altitudine, nel cuore delle Alpi piemontesi, la Piana di Vigezzo brilla come un esempio virtuoso di come turismo, sport e sostenibilità possano convivere e prosperare. Questa trasformazione è il risultato della visione e dell’impegno di Vigezzo & Friends Srl, una società nata nel 2017 grazie a un gruppo di imprenditori locali e appassionati di sci.
Uniti dall’amore per il territorio, hanno salvato un’area altrimenti destinata all’abbandono, facendola rifiorire come meta d’eccellenza. «Il progetto parte nell’inverno 2017, quando la società 100 per cento pubblica con bilanci non compatibili alla “sopravvivenza” lascia la gestione alla neonata Vigezzo & Friends, costituita da un gruppo di amici/imprenditori locali accomunati dalla passione per lo sci», racconta il Ceo Luca Mantovani.
Una nuova visione per il futuro
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La storia della Piana di Vigezzo è una storia di rinascita. Fino al 2017, la gestione della stazione sciistica era infatti affidata a una società interamente pubblica che si trovava in gravi difficoltà economiche. Tuttavia, l’energia e la passione del gruppo che ha fondato la Vigezzo & Friends hanno invertito la rotta, trasformando la sfida in un’opportunità. «In questi anni ci si è concentrati su vari aspetti chiave per integrare sport, turismo e sostenibilità», spiega Mantovani.
Le chiavi del successo: sport, turismo e sostenibilità
Il progetto di valorizzazione della Piana di Vigezzo si basa su una serie di pilastri che integrano sport, turismo e sostenibilità.
Tra i più importanti per creare un equilibrio tra lo sviluppo economico attraverso il turismo e lo sport, e la conservazione dell’ambiente naturale e culturale della Piana di Vigezzo sono: sviluppo di infrastrutture eco-compatibili, promozione di sport sostenibili, programmi di eduzione ambientale, partnership locali, rispetto del paesaggio e dell’architettura locale, turismo sostenibile e stagionale, e organizzazione di eventi sportivi.
Uno dei punti di forza è stato lo sviluppo di infrastrutture che rispettano l’ambiente, garantendo al contempo un’esperienza di alta qualità per i visitatori. «Abbiamo investito sui sistemi di innevamento artificiale, una fortuna per le falde montane fungendo da bacino a lento rilascio», afferma Mantovani.
Inoltre, sono stati creati percorsi per mountain bike, trekking e ciaspolate, progettati per minimizzare l’impatto ambientale. Sono state incoraggiate attività sportive a basso impatto ambientale, come l’escursionismo, il ciclismo, lo sci, il parapendio, che permettono di godere del paesaggio senza danneggiarlo.
Oltre a incentivare lo sport come veicolo di promozione turistica con organizzazione di competizioni internazionali di sci e mountain bike.
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La funivia illuminata con energia green
Un’innovazione che ha attirato l’attenzione internazionale è stata l’illuminazione sostenibile della funivia, una novità mondiale: «L’idea è nata da una necessità: il tragitto della funivia è lungo oltre 3 km, e le normative italiane consentono l’esercizio notturno di impianti a fune solo in presenza di illuminazione che consente l’eventuale sbarco in emergenza su terreno illuminato, pensare di posare una serie di cavi con relitti scavi e sorvoli per 3 km avrebbe avuto tempi, costi e impatto decisamente elevati.
Abbiamo così realizzato 16 impianti fotovoltaici radiocomandati che consentono la fruizione anche serale e notturna delle esperienze in quota», spiega il Ceo. Questa soluzione ha avuto un impatto minimo sull’ambiente e ha contribuito all’attrattività turistica della valle.
Verso Milano Cortina 2026: un’opportunità per la Piana di Vigezzo
La Piana di Vigezzo è pronta a giocare un ruolo di rilievo nel programma delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026. «La nostra piccola stazione ha già ospitato diverse squadre nazionali di sci alpino per sessioni di allenamento, riconoscendo la validità dei tracciati e la perfetta preparazione delle piste. L’obiettivo è essere centro di allenamento per alcune squadre che saranno impegnate sui campi di gara lombardi», spiega Mantovani.
Inoltre, sono in programma investimenti strategici per migliorare l’innevamento programmato e ampliare le piste, aprendo nuove opportunità sui mercati internazionali. «L’olimpiade “in casa” auspichiamo ci consenta di aprire nuovi mercati internazionali che anche grazie alla grande accessibilità fornita dai mezzi pubblici di trasporto facciano conoscere un territorio ancora fuori dalle grandi mete turistiche ma di grande tradizione e fascino», conclude Mantovani.
Con lo sguardo rivolto al futuro, questa realtà si prepara a diventare un punto di riferimento per le località montane italiane e internazionali, pronta a conquistare un ruolo di primo piano nel panorama turistico globale.
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