Provvedimenti per festeggiare in sicurezza in città le prossime feste

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Per il periodo delle festività, a partire da venerdì 20 dicembre fino al 7 gennaio 2024, in tutto il territorio comunale di Modena sono vietati fuochi d’artificio e lanterne volanti, mentre gli esercizi di vendita al dettaglio di alimentari e alcolici sono tenuti a rispettare la chiusura dalle ore 20 alle 6 del giorno successivo, per prevenire fenomeni di degrado legati all’abuso di alcol.

No a bevande in vetro o lattine

MODENA – Dalle 18 di martedì 31 dicembre alle 8 di mercoledì 1 gennaio, inoltre, sempre nell’area del centro storico, è vietata la vendita e somministrazione per asporto di bevande in contenitori di vetro o lattine, e chi circola nell’area non può portare con sé contenitori di vetro, lattine, oltre a strumenti di autodifesa offensivi, come ad esempio lo spray al peperoncino.

Tre ordinanze

Le prescrizioni sono stabilite attraverso tre ordinanze firmate dal sindaco Massimo Mezzetti a garanzia dello svolgimento in sicurezza dei momenti di festeggiamento e per consentire a tutti legittimamente di partecipare.

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Nessun petardo o fuoco d’artificio

Nel dettaglio, in tutto il territorio comunale, dal 20 dicembre al 7 gennaio, non possono essere detenuti o fatti esplodere petardi, articoli pirotecnici o fuochi d’artificio di qualunque genere, a eccezione di quelli a esclusivo effetto luminoso, è vietato accendere e lanciare le cosiddette lanterne cinesi volanti, quelle piccole mongolfiere alimentate a fiamma che, una volta liberate in quota, non sono più governabili e possono risultare pericolose e provocare incendi.

Perchè questo provvedimento

Il divieto, che va a integrare il Regolamento di Polizia urbana che già dispone, per tutto l’anno, di non far esplodere petardi, articoli pirotecnici o fuochi d’artificio in centro storico, è volto a tutelare le persone in condizioni di fragilità (anziani, malati, bambini), cui il rumore causato dall’esplosione dei fuochi d’artificio può creare disagio e preoccupazione, ma anche gli animali d’affezione, che a causa del rumore dei botti, per paura, possono scappare al controllo dei proprietari esponendoli a rischio di smarrimento e di investimento.

Vendita al dettaglio: chiusi dalle ore 20

Rappresenta una novità l’ordinanza che riguarda gli esercizi di vendita al dettaglio di alimentari e alcolici che, sempre dal 20 dicembre al 7 gennaio, saranno chiusi dalle 20 alle 6 del mattino successivo nell’area del centro storico. La misura, decisa a tutela del riposo dei residenti e del decoro urbano in un periodo che registra notevole afflusso di persone in centro, interviene quindi in una zona delimitata dalle vie: Vittorio Veneto, Molza, Monte Kosica, Crispi, piazzale Natale Bruni, Caduti in Guerra, Rimembranze, piazzale Risorgimento. Nel perimetro vengono ricomprese tutte le aree e zone fruibili e accessibili pubbliche o a uso pubblico, fatta eccezione per le superfici di somministrazione autorizzate, cioè in cui il consumo viene effettuato all’interno dei pubblici esercizi autorizzati alla somministrazione e nelle aree di pertinenza degli stessi locali.

Perché questo provvedimento

Il provvedimento è volto a evitare, nel periodo delle festività caratterizzato da un notevole afflusso di persone, da manifestazioni pubbliche e festeggiamenti non organizzati, che la libera vendita al dettaglio di bevande alcoliche o superalcoliche possa portare, soprattutto nelle ore serali, a comportamenti lesivi della vivibilità urbana della quiete pubblica e del decoro del territorio.

No vendita bevande in vetro o lattine

Sempre nell’area del centro storico, per consentire lo svolgimento delle iniziative pubbliche di fine anno in sicurezza e per garantire l’incolumità dei partecipanti, dalle 18 del 31 dicembre alle 8 dell’1 gennaio è vietata la vendita, somministrazione e cessione a titolo gratuito per asporto di ogni genere di bevande in contenitori di vetro o lattine. È inoltre vietato a chiunque circoli nell’area del centro portare al seguito recipienti e contenitori di vetro, nonché lattine, utilizzati per il consumo di bevande, così come il porto e l’introduzione di strumenti di autodifesa personali offensivi.

Sanzioni

Per il mancato rispetto delle prescrizioni, sono previste sanzioni amministrative pecuniaria da 50 a 300 euro per i cittadini e da 500 a 5 mila euro per gli esercizi, oltre al sequestro amministrativo del materiale vietato e alla sospensione dell’attività per un massimo di 15 giorni in caso di violazione reiterata, in linea con il Regolamento di Polizia urbana e con le normative di riferimento



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