Finanziamenti e aiuti fiscali per Pmi e start up al via grazie nuova legge 162/2024. Requisiti e funzionamento

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La legge 162/2024 supporta start-up e Pmi innovative in Italia. Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale il 7 novembre 2024, questa normativa è progettata per incentivare l’innovazione, stimolare l’economia e favorire la competitività delle imprese italiane in settori ad alto contenuto tecnologico.

Grazie a una serie di agevolazioni fiscali e incentivi specifici, la legge offre alle aziende emergenti e innovative una spinta concreta per crescere e competere non solo a livello nazionale, ma anche sui mercati internazionali. Vediamo nel dettaglio come funziona questa legge, chi può beneficiarne, quali sono i requisiti e gli obiettivi:

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  • Come funzionano le nuove agevolazioni fiscali per le Pmi

  • Agevolazioni fiscali per Pmi innovative, requisiti e procedura

Come funzionano le nuove agevolazioni fiscali per le Pmi

La nuova legge introduce una serie di agevolazioni fiscali pensate per chi decide di investire nel capitale sociale di start-up e Pmi innovative. Gli investitori, siano essi privati o imprese, possono beneficiare di vantaggi fiscali che variano dalla detrazione Irpef a crediti d’imposta, fino all’esenzione dalle tasse sulle plusvalenze.

Gli investitori persone fisiche possono usufruire di una detrazione dall’imposta sul reddito pari al 50% dell’importo investito nelle start-up o Pmi innovative. Questo incentivo è interessante per chi cerca di diversificare il proprio portafoglio d’investimento sostenendo realtà imprenditoriali italiane in settori di crescita. La detrazione può essere richiesta al momento della dichiarazione dei redditi, e, in caso di eccedenza rispetto all’imposta lorda, il credito può essere riportato negli anni successivi.

Per le persone giuridiche, ossia per le aziende che investono in start-up o Pmi innovative, la legge consente di trasformare la detrazione in credito d’imposta utilizzabile per compensare altre imposte. Questo strumento, pensato per facilitare l’afflusso di capitale verso le nuove imprese, è un’opportunità importante per le aziende più grandi che intendono investire nell’ecosistema dell’innovazione.

Un altro beneficio introdotto dalla legge è l’esenzione fiscale sulle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni in start-up o Pmi innovative. L’esenzione si applica solo se le quote o azioni sono detenute per un periodo minimo di tre anni e se l’investimento è stato effettuato entro il 31 dicembre 2025. Questa misura punta a incentivare un impegno a lungo termine degli investitori, garantendo loro la possibilità di realizzare profitti esenti da imposte.

Agevolazioni fiscali per Pmi innovative, requisiti e procedura

La legge è rivolta a due tipi di imprese: le start-up innovative e le Pmi innovative. Le start-up innovative devono essere società di capitali (comprese le cooperative), costituite da non più di cinque anni; avere sede principale in Italia o in un altro Stato membro dell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo; rispettare i criteri di innovazione tecnologica, come l’investimento in ricerca e sviluppo o il possesso di brevetti e diritti di proprietà intellettuale.

Le Pmi innovative devono essere piccole o medie imprese che soddisfano requisiti simili a quelli delle start-up, ma con alcune differenze in termini di dimensioni e periodo di attività. In particolare, devono essere classificate come piccole o medie imprese secondo le normative europee: dimostrare di investire in ricerca e sviluppo; possedere brevetti, software o tecnologie che rappresentino innovazioni.

Le start-up e le Pmi innovative che intendono beneficiare delle agevolazioni fiscali devono seguire una procedura ben precisa. Il legale rappresentante dell’impresa deve registrare la start-up o la Pmi innovativa sul portale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Prima di effettuare l’investimento, l’impresa deve presentare un’istanza attraverso la piattaforma digitale del Ministero.

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Per beneficiare delle agevolazioni, l’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni. L’investimento agevolabile ha limiti specifici: fino a 100.000 euro per le start-up e fino a 300.000 euro per le Pmi innovative.

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