Spostamenti casa-lavoro, in Regione il 44% dei dipendenti usa l’auto privata: chiesti più incentivi per bus e bici – Cronaca

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BOLZANO. La Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol ha approvato il Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro 2025 con l’obiettivo di promuovere soluzioni di mobilità sostenibile e migliorare la qualità della vita dei dipendenti e dei cittadini, limitare l’utilizzo del trasporto privato e ridurre l’impatto ambientale nelle aree urbane. Secondo l’ultimo report dell’European Environment Agency, l’inquinamento atmosferico in Europa supera ancora le soglie di sicurezza, con il trasporto su strada quale principale causa delle emissioni.

È stata quindi fatta un’analisi delle abitudini dei dipendenti, delle loro esigenze di spostamento, nonché della loro propensione al cambiamento.

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I dati raccolti dal questionario hanno fornito un quadro dettagliato sulle distanze percorse dai dipendenti per recarsi al lavoro e sulle modalità di trasporto adottate. La maggior parte dei dipendenti si sposta per distanze relativamente brevi: l’8% percorre circa 20 km, mentre il 5% percorre tragitti di 10 km, 25 km o meno di 5 km. Una quota minore, il 4%, affronta spostamenti più lunghi, fino a 100 km, oppure tragitti molto brevi, inferiori a 1 km.

Per quanto riguarda le modalità di trasporto, l’auto privata resta il mezzo prevalente, utilizzato dal 44% dei dipendenti. Tuttavia, un significativo 16% sceglie il trasporto pubblico, dimostrando un interesse crescente verso soluzioni collettive. Un altro 16% preferisce spostarsi a piedi, mentre il 22% suddivide le sue preferenze tra bicicletta (11%) e treno (11%). L’uso di mezzi come moto o monopattini rimane marginale.

Per quanto riguarda la soddisfazione verso il trasporto pubblico, il 39% dei dipendenti lo giudica positivamente, apprezzandone economicità e rispetto per l’ambiente. Tuttavia, permangono margini di miglioramento: una maggiore frequenza delle corse e una riduzione dei tempi di viaggio sono indicate come priorità per aumentare l’attrattività di questa soluzione. Il comfort e la sicurezza sui mezzi pubblici sono aspetti rilevanti per il 10% e il 9% degli intervistati, segnalando che interventi in queste aree potrebbero ulteriormente incentivare il loro utilizzo.

I risultati hanno poi messo in evidenza un ampio interesse verso gli incentivi alla mobilità sostenibile, con una chiara preferenza per alcune soluzioni specifiche. La richiesta più significativa, scelta dal 29% dei partecipanti, è quella di ottenere sconti sui titoli di viaggio per il trasporto pubblico, una misura che potrebbe incentivare un utilizzo più diffuso di questo mezzo. Subito dopo, il 21% degli intervistati ha espresso il desiderio di usufruire di agevolazioni per l’acquisto di biciclette, in particolare per quelle a pedalata assistita, segno di una crescente sensibilità verso soluzioni di mobilità dolce.

Nonostante gli incentivi già esistenti, come il rimborso del 50% sull’abbonamento extraurbano e del 30% su quello urbano, è emerso che ulteriori miglioramenti potrebbero spingere un numero maggiore di persone ad adottare il trasporto pubblico. In particolare, una maggiore frequenza delle corse, richiesta dal 15% dei rispondenti, e una riduzione dei tempi di viaggio (18%) sono considerate priorità per rendere più appetibile questa modalità di spostamento. Anche il comfort e la sicurezza sui mezzi pubblici rappresentano aspetti importanti per il 10% e il 9% dei dipendenti, mentre richieste più specifiche, come la vicinanza delle fermate o coincidenze meglio coordinate, sono state segnalate da una minoranza.

Monica Leonardelli, Mobility Manager, ha sviluppato un piano d’azione in dieci punti:

1. Ridurre la necessità degli spostamenti: attraverso l’incremento del lavoro da remoto e dello smart working, già adottati da oltre il 70% dei dipendenti nel 2023.

2. Eliminare necessità complementari: riducendo gli spostamenti “accessori” legati a impegni familiari o personali, come accompagnare i figli a scuola o fermarsi per fare la spesa.

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3. Migliorare la qualità del trasporto pubblico: collaborando con gli enti locali per garantire maggiore frequenza, puntualità e comfort per i passeggeri.

4. Aumentare l’attrattività del trasporto pubblico: tramite incentivi economici e una comunicazione mirata per sensibilizzare i dipendenti sui benefici ambientali ed economici.

5. Potenziare le infrastrutture per ciclisti e pedoni: creando parcheggi sicuri per biciclette e migliorando i percorsi pedonali nelle vicinanze della sede regionale.

6. Promuovere l’uso della bicicletta: attraverso iniziative come il “bike to work aziendale” e agevolazioni per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita.

7. Incentivare la mobilità condivisa: ampliando le convenzioni con servizi di bike sharing, car sharing e monopattini elettrici.

8. Disincentivare l’uso individuale dell’auto privata: tramite politiche di gestione dei parcheggi aziendali e incentivi per chi adotta mezzi alternativi.

9. Pianificare l’utilizzo dei parcheggi: ottimizzando la tariffazione e limitandone l’uso nei giorni di maggiore affluenza per favorire soluzioni di mobilità alternative.

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10. Incrementare l’efficienza energetica dei mezzi di trasporto: promuovendo veicoli elettrici e ibridi sia per l’uso privato che aziendale.

“La Regione, con questo piano, si allinea agli obiettivi europei di “Inquinamento Zero” entro il 2050 e vuole confermare il proprio impegno verso una mobilità sostenibile, contribuendo attivamente alla salute pubblica e al benessere dei cittadini – ha sottolineato il presidente della Regione Arno Kompatscher – gli interventi programmati nel piano per il 2025 consentiranno una riduzione annuale di 2.642.626 kg di CO2, equivalente a quella assorbita da oltre 120.000 alberi, oltre a un risparmio economico complessivo per la Regione e i dipendenti di oltre 240.000 euro. Inoltre, avvieremo una campagna di comunicazione per informare i dipendenti sui benefici del piano e monitorerà trimestralmente i risultati, con l’obiettivo di rendere il piano un modello replicabile per altre amministrazioni”.





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