Nell’ultimo Consiglio dell’anno, scontro sul bacino di Aste: “Rischiamo nuove alluvioni”

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Consiglio animato quello di Schio, l’ultimo dell’anno tradizionalmente dedicato al bilancio. Particolarmente sentita la partita legata al bacino di laminazione alle Aste, caldeggiato da Fratelli d’Italia e da tutto il centrosinistra, ma nei fatti respinto – aldilà di una previsione futura tutta da valutare – dalla maggioranza della sindaca Cristina Marigo. Cassata anche l’ipotesi, promossa da FdI e sostenuta ancora dal campo largo, per uno studio sul trasporto pubblico locale.

Bacini e alluvioni. Una mancanza di visione strategica – secondo le opposizioni – che avrebbe così respinto proposte fondamentali per la sicurezza del territorio: l’unica soluzione per prevenire le gravi criticità a valle lungo il canale Caussa-Boldoro, secondo i tecnici. Un tratto caratterizzato da sezioni intubate, responsabile delle ripetute esondazioni nella zona di Santissima Trinità, con danni significativi ai residenti e al territorio circostante: “Se in dieci anni ci sono state tre esondazioni all’altezza di via Fermi, e l’unico modo trovato dai tecnici è il bacino di laminazione alle Aste – ha dichiarato il capogruppo Alex Cioni, Fratelli d’Italia – non possiamo attendere un finanziamento esterno di cui non si ha certezza. Per questo abbiamo ritenuto ragionevole la proposta del centrosinistra e l’abbiamo votata convintamente, perché vogliamo che i residenti di Santissima Trinità abbiano la rassicurazione che, al netto dei tempi burocratici e di messa a terra dell’opera, nel 2025 si possa dire con certezza che la procedura di avvio dei lavori è in moto”.

I consiglieri di FdI, Alex Cioni e Gianmario Munari

Una bocciatura che comunque Fratelli d’Italia precisa non sarà motivo pregiudiziale per non tendere la mano alla maggioranza, nel nome del bene della città, qualora si dovessero riscontrare difficoltà nell’interagire con la Regione Veneto per sbloccare il contributo necessario alla realizzazione dell’opera: “Riteniamo che – spiega Cioni – al di là delle divisioni politiche, sia prioritario garantire la sicurezza del territorio e trovare soluzioni concrete per portare avanti questo progetto fondamentale”. Più caustico il centro sinistra, che tuona contro quello che viene bollato come l’ennesimo disastro per Schio: “Il piatto forte del Consiglio era il bacino delle Aste, piatto che è rimasto vuoto. Non una lira nel bilancio di Schio 2025 – bacchetta a nome di tutto il campo largo, il capogruppo PD Giovanni Battistella – solo una previsione, a futura memoria. Come già fatto da Orsi nel 2022: nel frattempo è arrivata l’alluvione di quest’anno, con danni di milioni, nel quartiere Santa Trinità. L’unica speranza è che ci pensi la Regione, con i soldi suoi e soprattutto che non piova. Una evidenza: nessun mutuo è stato acceso con questo bilancio: né per le Aste né per altro. Tutti sono alle prese con bilanci difficili, per i tagli del Governo Meloni: ma quasi tutti i Sindaci qualche opera, e qualche mutuo, hanno trovato il modo di farlo. La Schio di Marigo, anche in questo, è unica: nulla di nulla. Solo aumenti dell’IMU”.

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Il capogruppo PD Giovanni Battistella

La partita del trasporto locale. Un altro emendamento respinto dalla maggioranza, ma appoggiato dal centrosinistra riguarda la proposta di Fratelli d’Italia per uno studio sul trasporto pubblico locale (TPL). Per i consiglieri di FdI lo studio avrebbe permesso di ottenere una fotografia chiara e completa del servizio pubblico in vista della prossima gara provinciale, consentendo interventi mirati per ottimizzarlo e renderlo più funzionale alle esigenze dei cittadini. Attualmente, il TPL a Schio è scarsamente utilizzato, con costi coperti solo al 10% dalla vendita dei biglietti, a fronte di una media regionale che si attesta intorno al 50%: “Questo dato evidenzia una struttura inefficace e insostenibile – chiosano i consiglieri Alex Cioni e Gianmario Munari – pur riconoscendo che, come accade per molti servizi di questo tipo, il TPL si regge prevalentemente su contributi pubblici”. E al termine di una lunga discussione, il bilancio di previsione è stato approvato con i voti della maggioranza, la bocciatura totale del centrosinistra e l’astensione di Fratelli d’Italia.



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