Regione Toscana contro l’overtourism: la nuova legge

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L’overtourism, o turismo eccessivo, è diventato un tema scottante in Italia, in particolare nel 2024, con alcune città soffocate dall’afflusso incontrollato di visitatori: in particolare, la battaglia della Regione Toscana contro l’overtourism ha portato la regione ad avere una legge che regola e gestisce il turismo di massa.

Il fenomeno turistico, aumentato con il più che recente inizio dell’Anno Santo, non solo peggiora l’esperienza dei turisti, ma crea sopratutto disagi significativi per i residenti, mettendo a rischio il tessuto sociale delle comunità locali e vivibilità di ogni singola città, provincia o regione. La Toscana, una delle regioni più visitate d’Italia, ha deciso di affrontare la questione con un provvedimento innovativo: il nuovo Testo unico del turismo, una legge regionale unica nel suo genere che ha determinerà la posizione della Regione Toscana contro l’overtourism.

Le misure della legge: regolamentare gli affitti brevi e non solo

L’afflusso di turismo, il più delle volte mal supportato e regolato nelle città italiane, è un fenomeno sempre più crescente, specialmente nei punti nevralgici del Belpaese, che ne viene colpito dalla stagione invernale a quella estiva. A questo si deve l’intervento della Regione Toscana contro l’overtuourism, proprio per regolare i flussi temporanei di chi transita per un paio di notti in una città.

Il nuovo testo di legge consente ai Comuni con alta densità turistica di porre limiti agli affitti brevi per scopi turistici. I regolamenti locali potranno vietare le locazioni in determinate aree o limitarne la durata a un numero massimo di giorni. Questo per contrastare la scarsità di alloggi a lungo termine e rispettare i principi stabiliti dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

La normativa del Testo unico del turismo prevede inoltre nuove regole per il settore del trasporto turistico e per la gestione delle strutture alberghiere. Gli alberghi, ad esempio, potranno ampliare la gamma di servizi offerti, ma solo entro parametri stabiliti dai Comuni. I bed & breakfast, invece, saranno regolamentati solo se gestiti come attività imprenditoriali e non se operano in abitazioni private dove il proprietario risiede stabilmente.

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Firenze in prima linea contro l’overtourism

Nella battaglia della Regione Toscana contro l’overtourism c’è, prima tra tutte, Firenze. La sindaca della città capoluogo di Regione, Sara Funaro, ha spiegato come Firenze stia subendo gli effetti negativi del turismo di massa, specialmente nei periodi di alta stagione. Per fronteggiare questa pressione, Firenze ha già messo in atto diverse misure, come il divieto di installare keybox per Airbnb e il blocco di nuove aperture di negozi e ristoranti nel centro storico, che è area protetta dall’UNESCO.

Con l’approvazione del Testo unico del turismo, queste politiche locali trovano un supporto regionale, permettendo a Firenze e ad altri Comuni di applicare regolamenti più stringenti per garantire una gestione sostenibile del turismo.

Il fenomeno dell’overtourism, oltre a fomentare un certo grado di turistificazione della città – dunque una città completamente alla mercé del turista -, porta delle tragiche conseguenze sul tessuto urbano e sociale. Ad esempio, un allargamento del fenomeno Airbnb causa un significativo aumento degli affitti sul mercato. Inoltre, molte persone, anch’esse in affitto, potrebbero trovarsi da un giorno ad un altri sotto sfratto dal proprietario di casa che, in quanto sua proprietà, rivendicherebbe il diritto di adibire l’alloggio a bed&breakfast.

Oltre agli affitti, problematici anche per la vita di uno studente universitario fuorisede, anche il costo della vita aumenterebbe, in quanto tutti i prezzi di supermercati, negozi e servizi si equilibrerebbero al nuovo mercato. È da qui che si sviluppa il fenomeno di gentrificazione, che si verifica quando in una determinata zona – sopratutto il centro – si concentrano e sviluppano servizi di lusso per turisti o persone con reddito molto alto e poco sostenibili da locali e persone con reddito medio o medio-basso.

Reazioni contrastanti: tra elogi e critiche

Il nuovo provvedimento della Regione Toscana contro l’overtourism ha ricevuto il plauso di molte figure politiche e associazioni. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha definito la legge un passo fondamentale per gestire gli effetti negativi delle locazioni brevi. Anche organizzazioni come Cgil Toscana, Sunia e Federconsumatori hanno accolto favorevolmente la normativa, vedendola come un’opportunità per proteggere il diritto alla casa e promuovere un turismo più equilibrato.

Dall’altra parte, non sono mancate le critiche. Marco Stella, capogruppo di Forza Italia nel Consiglio regionale, ha bollato la legge come incostituzionale, sostenendo che la regolamentazione degli affitti brevi sia di competenza statale. Confedilizia, per voce del presidente Giorgio Spaziani Testa, ha criticato la misura, citando dati che indicano come gli affitti brevi rappresentino una percentuale minima degli alloggi totali in Italia.

Un modello per altre regioni?

La normativa della Regione Toscana contro l’overtourism potrebbe fungere da esempio per altre regioni italiane. Marco Grimaldi, vicecapogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra, ha chiesto un intervento del governo nazionale per creare regole comuni che aiutino i Comuni a gestire il fenomeno. La sindaca Funaro, delegata Anci alle politiche abitative, ha sottolineato l’importanza di strumenti legislativi come il Testo unico per dare potere alle amministrazioni locali nella gestione del turismo.

Nonostante le critiche, il nuovo Testo unico rappresenta un tentativo concreto di bilanciare il turismo con le esigenze delle comunità locali e la conservazione del patrimonio culturale. La sua applicazione pratica e la tenuta legale saranno messe alla prova nei prossimi mesi, sopratutto da parte dell’opposizione.

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Se avrà successo, il passo che è stato fatto dalla Regione Toscana contro l’overtourism potrebbe ispirare interventi simili in altre regioni italiane, aprendo la strada a un nuovo approccio nella gestione del turismo, che punti non solo alla quantità, ma anche alla qualità e alla sostenibilità.

Lucrezia Agliani



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