Alluvione, le opere di Figliuolo al termine dell’incarico

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Dopo 18 mesi di “intenso lavoro”, il generale Francesco Paolo Figliuolo sta per lasciare l’incarico di Commissario alla ricostruzione per Emilia Romagna, Toscana e Marche (termina il 31 dicembre) e, nel suo saluto, mette in fila nel dettaglio quanto fatto. A partire dalla ricostruzione pubblica. Come si spiega in una nota, dei 4,7 miliardi di euro sinora stanziati dal Governo per la ricostruzione post-alluvione, circa 2,7 sono andati al ripristino delle infrastrutture pubbliche danneggiate. Con 13 ordinanze, il Commissario “ha avviato oltre 7.000 interventi per la messa in sicurezza del territorio, tracciando un percorso coordinato e ambizioso che punta a garantire una ricostruzione efficace e sostenibile“. Ad oggi, il 35% degli interventi è completato, il 30% è in corso e il restante 35% in fase di studio e progettazione.

I primi stanziamenti, “resi disponibili già a settembre 2023”, 490 milioni di euro, hanno coperto gli interventi di somma urgenza, “indispensabili per rispondere con rapidità alle criticità più immediate”. Poi, sono stati aggiunti 270,27 milioni di euro per un piano di difesa idraulica per mitigare i rischi del dissesto idrogeologico, e 761,72 milioni per ripristino e messa in sicurezza della rete viaria, “cruciale per la mobilità e la connessione dei territori colpiti”.

Una “particolare attenzione” è stata data agli edifici pubblici e alle infrastrutture essenziali, con 34,2 milioni per la ricostruzione di strutture sanitarie e edilizia residenziale pubblica, 30,54 milioni, di cui sei da donazioni, per scuole e impianti sportivi, 38,63 milioni per la rimozione di fanghi e il ripristino del sistema idrico integrato, 16,84 milioni per le reti di gas ed energia elettrica e 16,22 milioni per la riapertura e la messa in sicurezza dei luoghi di culto.

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Sono stati stanziati 146,7 milioni di euro per varianti progettuali e interventi in corso d’opera e ulteriori 867,61 milioni di euro per accelerare la ricostruzione di infrastrutture strategiche e principali linee di mobilità, viaria e ferroviaria, sotto la gestione di Anas e Rfi. Tra gli interventi “di maggiore rilievo”, il ripristino della linea ferroviaria Marradi-Faenza, la demolizione del ponte ferroviario di Sant’Agata sul Santerno, la progettazione di una nuova travata metallica sul fiume Santerno ed il miglioramento della compatibilità idraulica del ponte ferroviario del Boncellino.

Con una recente ordinanza, attualmente al vaglio dei Ministeri e all’intesa delle Regioni, sono state previste risorse per 50 milioni di euro per completare la ricostruzione del nuovo ponte della Motta, tra Molinella e Budrio, l’innalzamento del ponte delle Grazie, a Faenza, la demolizione del ponte della Pungella, a Traversara, e altri interventi per migliorare la sicurezza idraulica e viaria.

A supporto di queste iniziative, la Struttura di supporto del Commissario ha avviato un coordinamento con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti “per definire una cornice programmatica coerente, integrando le progettualità strategiche sulle principali linee viarie e ferroviarie di interesse nazionale in un quadro armonizzato e sostenibile”.

Il Piano speciale stralcio

Il Commissario ha inviato al parere dei Ministeri e all’intesa della Regione Emilia-Romagna il Piano speciale stralcio per il dissesto idrogeologico, con un investimento di 90 milioni di euro. È il piano che segna l’avvio di un “programma organico e coordinato per la mitigazione del rischio idrogeologico, un obiettivo cruciale per rafforzare la resilienza territoriale e ridefinire l’assetto di bacino“.

Figliuolo, insomma, ha messo le basi del piano per rispondere “ai profondi e repentini cambiamenti del regime idraulico, aggravati dagli effetti dei cambiamenti climatici con anche “la realizzazione e il potenziamento di opere per il contenimento delle piene e l’arretramento degli argini, rendendoli più resistenti alle tracimazioni”.

Il piano affronta inoltre il dissesto dei versanti, con un focus specifico sulle oltre 80.000 frane censite, attivate dagli eventi alluvionali, e che rappresentano un rischio anche per alcune aree abitate. A supporto di questi interventi strutturali, “il piano include misure non strutturali straordinarie, fondamentali in chiave di sicurezza idraulica, come la gestione della flora ripariale ed il controllo delle specie fossorie”.

Altri interventi

Per garantire la sostenibilità dei programmi infrastrutturali e accelerare l’attuazione degli interventi, il Commissario “ha introdotto strumenti tecnico-operativi innovativi, concepiti per supportare efficacemente le amministrazioni locali. Le ordinanze commissariali prevedono deroghe significative alle norme vigenti, tra cui l’utilizzo di conferenze di servizi semplificate, l’affidamento diretto di lavori fino a 500.000 e procedure negoziate senza bando per importi superiori“. A sostegno degli enti locali, il Commissario ha attivato le funzioni di committenza ausiliaria offerte dalle società in house dello Stato, Sogesid e Consap, mediante specifiche convenzioni. Inoltre, Anas e Rfi hanno sottoscritto accordi con il Commissario per affiancare i piccoli Comuni dell’entroterra appenninico nella gestione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, specie per strade e le ferrovie di interesse nazionale.

Lo “sforzo congiunto delle società pubbliche“, a cui è stata destinata una quota significativa delle risorse del PNRR, pari al 60% degli 1,2 miliardi di euro resi disponibili a questo, “rappresenta una testimonianza concreta della sinergia tra Stato e Regioni nel sostenere e accelerare il percorso di ricostruzione“. Per rafforzare la capacità operativa degli enti locali, il Commissario cita anche le risorse pubbliche “per potenziare le competenze tecniche e amministrative delle amministrazioni locali, offrendo loro la possibilità di reclutare personale a tempo determinato tramite procedure selettive basate su colloqui e valutazione dei titoli. Questo intervento assicura agli enti gli strumenti necessari per affrontare con efficacia le sfide complesse del processo di ricostruzione”.

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