Cammini: Via Francigena, il tratto toscano

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Toscana

93 interventi pari a un contributo di oltre 16 milioni e 410mila euro: questa <la dote> che la Regione ha dedicato alla via Francigena che oggi conosciamo. A sei anni dalla sua inaugurazione ufficiale, avvenuta a giungo del 2014, l’assessorato al turismo fa un bilancio delle risorse e delle opere che l’hanno resa quello che è, itinerario che appartiene alla storia e che al tempo stesso si è fatto volano per lo sviluppo e la promozione dei territori che attraversa. <<La Francigena  – afferma l’assessore al Turismo della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – rappresenta in questo contesto di limitazioni anti-Covid una valida offerta turistica anche per i toscani. Dal contatto con la natura alla riscoperta dei luoghi di arte, cultura e storia che ci permette di attraversare e vivere lungo il tracciato questo percorso è stato messo a sistema in questi anni con il forte contributo e la passione di comuni, associazioni e sistema dell’accoglienza. Le 39 amministrazioni comunali del percorso si sono aggregate in 4 gruppi per meglio gestire il tratto di loro competenza dal punto di vista della manutenzione, dell’accoglienza, della promozione e della segnaletica. Il segno della maturità raggiunta di un Prodotto turistico omogeneo che è diventato esempio per il resto dell’Europa nel quale si intersecano storia e modernità. Tutto il percorso infatti oltre ad avere punti sosta e servizi sul territorio dispone di una rete wi-fi gratuita e grazie a un accordo con Google Italia siamo riusciti a realizzare la versione street view del percorso a piedi. Grazie a un operatore che fatto tutto il tracciato toscano con in spalla la telecamera tridimensionale di Google chiunque volesse percorrerla potrà quindi verificare dal proprio smartphone o Pc le caratteristiche del percorso e valutare se siano alla sua portata o meno. Prima di noi l’avevano fatto solo per il Cammino di Santiago>>. Inseriti già dal 2011 nel Piano Operativo della Via Francigena 2012-2014, gli interventi che hanno visto la luce in questi anni hanno riguardato la messa in sicurezza del percorso innanzitutto. Quindi, in una seconda fase, il completamento dell’infrastrutturazione finalizzato al miglioramento del percorso, al recupero, alla messa a norma e alla ristrutturazione di immobili destinati all’ospitalità dei pellegrini, così come alla realizzazione di punti di informazione e servizi di assistenza. Finanziata perlopiù con fondi statali del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC ex Fondo Aree Sottoutilizzate FAS), la prima grande tranche di interventi ha visto l’inaugurazione nel giugno del 2014. Da allora però la valorizzazione non si è fermata ed è stata evidenziata la necessità di un’ulteriore (e ultima) raccolta progettuale mirata a interventi destinati sia a migliorare il tracciato escursionistico esistente, sia a qualificare e incrementare l’ospitalità dei pellegrini, utilizzando ulteriori risorse FSC e risorse regionali. Nel tracciato che dal passo della Cisa nel comune di Pontremoli attraversa longitudinalmente la regione da 39 comuni fino a Radicofani sono stati 91 interventi con un contributo pari a euro 12 milioni e 350 mila a fronte di un investimento complessivo di euro 14.520mila euro. In particolare: 10 interventi nella provincia di Firenze per oltre un milione e mezzo di risorse impiegate, 17 in quella di Lucca per 4 milioni di euro, 26 nella provincia di Massa Carrara per 2 milioni e 100 mila euro, 10 in quella di Pisa per circa 1 milione di euro, 1 a Pistoia per 26mila euro, 25 nella provincia di Siena per 3,2 milioni di euro. 88 interventi sono finanziati con fondi statali pari a euro 11 milioni e 550mila euro a fronte di un investimento totale di euro 13 milioni e 700 mila euro. 3 interventi finanziati con fondi regionali pari a euro 805 mila euro a fronte di un investimento totale di euro 826 mila euro. E’ stato inoltre finanziato l’intervento del Comune di Lucca <Casa del Boia. Centro multimediale di valorizzazione della Via Francigena>, che ha ricevuto il contributo più consistente pari a euro 638mila euro. La Regione Toscana ha poi realizzato direttamente la rete Wi-Fi lungo la Via Francigena con interventi per poco meno di 400mila euro finanziati con fondi statali FSC. Sono 14 le strutture ricettive per l’ospitalità del pellegrino, tutte finanziate con fondo statale FSC per 2 milioni e 890mila euro a fronte di un investimento totale di 4 milioni e 800mila euro. Infine, grazie al recente accordo di programma con il Comune di Gambassi Terme sottoscritto ad agosto dello scorso anno, il Comune ha ricevuto un contributo regionale di 104mila (per un investimento complessivo di 130mila euro) per la realizzazione di un’unità di balneoterapia presso lo stabilimento termale <Terme della Via Francigena> che rappresenta l’unico impianto termale lungo il cammino. In base alla Convenzione firmata nel 2016 i 39 comuni si sono aggregati in 4 unioni di comuni così suddivisi:L’aggregazione Nord comprende i comuni di Pontremoli, Filattiera, Villafranca in Lunigiana, Bagnone, Licciana Nardi, Fosdinovo, Aulla, Carrara, Massa, Montignoso. Capofila Pontremoli Dell’aggregazione Centro Nord fanno parte Seravezza, Pietrasanta, Camaiore, Massarosa, Lucca, Capannori, Porcari, Montecarlo, Altopascio, Ponte Buggianese. Capofila LuccaAll’aggregazione Centro Sud appartengono Fucecchio, Santa Croce, Castelfranco, San Miniato, Castelfiorentino, Montaione, Gambassi. Capofila Fucecchio. Infine, l’aggregazione Sud comprende San Gimignano, Colle di Val d’Elsa, Monteriggioni, Siena, Monteroni, Buonconvento, Montalcino, San Quirico d’Orcia, Castiglione d’’Orcia, Radicofani, San Casciano dei Bagni, Abbadia San Salvatore. Capofila Siena.



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