Guerra Israele – Hamas e Siria, le ultime notizie di oggi 27 dicembre. DIRETTA

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Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un edificio di fronte alla sede centrale dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza, tra cui tre membri del personale medico e operatori, secondo quanto scrive l’agenzia turca Anadolu, ripresa anche dall’emittente qatarina Al Jazeera, che a sua volta parla di 5 membri del personale medico uccisi. Circa 75 pazienti sono stati sgomberati.\n

I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato un attacco missilistico contro l’aeroporto di Tel Aviv, secondo un comunicato ufficiale diffuso oggi. 

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Arrestata a Teheran la giornalista italiana Cecilia Sala: è in una cella di isolamento da una settimana. Tajani: \”Sta bene, lavoriamo per riportarla in Italia\”.

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“Stiamo seguendo con attenzione la vicenda. Auspichiamo che sia scarcerata e possa riprendere al più presto la sua attività di giornalista, come è suo diritto. Il giornalismo non è reato”. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commenta così la notizia dell’arresto della giornalista Cecilia Sala, avvenuto il 19 dicembre a Teheran.

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Cecilia Sala, detenuta in Iran, \”è in buona salute. Vedremo quali sono i capi di imputazione. Il governo sta lavorando con la massima discrezione per cercare di riportarla in Italia\”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rainews24. 

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Sono in corso negoziati fra la Russia e le nuove autorità al potere a Damasco sul mantenimento degli accordi per l’uso, da parte delle forze di Mosca, delle basi di Tartus e Kmeimim, anticipano fonti informate sulla trattative citate dall’agenzia russa Tass. Le autorità siriane non sono intenzionate ad annullare gli accordi nel futuro a breve, vale a dire fino a che i negoziati non saranno conclusi, si aggiunge. Mosca chiede che circostanze di forza maggiore, incluse azioni militari e cambi di regime, non siano pretesto per cancellare gli accordi sull’uso a lungo termine delle basi. In discussione anche le dimensioni del contingente militare russo in Siria.  

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L’Arabia Saudita darà al governo internazionalmente riconosciuto dello Yemen 500 milioni di dollari per pagare stipendi e altre spese. Lo ha annunciato un funzionario di Riad, sottolineando che il denaro è stato stanziato \”per affrontare il deficit di bilancio del governo yemenita\”. La somma fa parte degli 1,2 miliardi di dollari approvati l’anno scorso per sostenere il governo dello Yemen, costretto dai ribelli filo-iraniani Huthi ad abbandonare nel 2014 la capitale Sanaa. Già a febbraio e agosto scorsi, il Regno wahabita ha dato 250 milioni di dollari, fondi che \”mirano a sostenere stipendi, spese operative, migliorare la sicurezza alimentare e assistere le riforme economiche, riflettendo l’impegno (dell’Arabia Saudita) per la sicurezza, la stabilita’ e la prosperità dello Yemen\”. Riad nel 2015 si è messa a capo di una coalizione dei Paesi del Golfo con l’obiettivo di cacciare gli Houthi, innescando un conflitto costato centinaia di migliaia di vite tra combattimenti e morti per fame. Il governo estromesso, sostenuto dall’Arabia Saudita, ha spostato la sua sede ad Aden, nel sud del Paese. Sebbene un cessate il fuoco mediato dall’Onu abbia drasticamente ridotto i combattimenti dall’aprile 2022, il Paese rimane instabile. Gli Houthi, che da oltre un anno hanno messo nel mirino i traffici commerciali internazionali colpendo i cargo che transitano nel Mar Rosso e Golfo di Aden, di recente hanno aumentato gli attacchi con missili e droni contro Israele, innescando rappresaglie. 

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Il ministero degli Affari Esteri rende noto che la giornalista italiana Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. \”Fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell’inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità iraniane, tutto il governo, in primis il presidente Giorgia Meloni ed il ministro Tajani, si è mosso per farla liberare\”, ha fatto sapere il ministro della Difesa Guido Crosetto in un post su X. \”Ogni persona che poteva e può essere utile per ottenere questo obiettivo si è messa al lavoro. Le trattative con l’Iran non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell’opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare ma solo con un’azione politica e diplomatica di alto livello. L’Italia lavora incessantemente per liberarla, seguendo ogni strada\”. LA VICENDA

“,”postId”:”4b454562-884e-47df-a90f-0369c1078159″},{“timestamp”:”2024-12-27T14:30:02.688Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-27T15:30:02+0100″,”video”:{“videoId”:”976569″,”videoPageUrl”:”https://video.sky.it/news/mondo/video/hamas-37-morti-a-gaza-in-24-ore-dopo-attacchi-israeliani-976569″},”altBackground”:true,”title”:”Hamas: 37 morti a Gaza in 24 ore dopo attacchi israeliani. VIDEO”,”postId”:”1cee2439-ec51-4bbe-af21-f74b86647845″},{“timestamp”:”2024-12-27T14:19:28.358Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-27T15:19:28+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Francia, \”ferma condanna\” degli attacchi Houthi a Israele”,”content”:”

La Francia ha condannato \”con forza\” gli attacchi con missili e droni contro Israele lanciati nei giorni scorsi dai ribelli yemeniti Houthi dallo Yemen. \”La Francia ricorda che questi attacchi, come molti altri compiuti dagli Houthi contro navi mercantili nel Mar Rosso e contro il territorio israeliano da piu’ di un anno, sono inaccettabili, destabilizzanti e devono cessare immediatamente\”, ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri, ribadendo \”l’attaccamento (di Parigi) alla stabilita’ regionale e alla sicurezza di Israele\”. 

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“,”postId”:”7e41e9b4-4fff-4c57-bc02-dbcd972929a7″},{“timestamp”:”2024-12-27T14:12:48.482Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-27T15:12:48+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele, presentati a Katz i risultati delle prime indagini dell’Idf su 7/10″,”content”:”

Sono state presentati al ministro della Difesa israeliano Israel Katz i risultati delle prime due indagini interne condotte dalle forze armate sull’attacco del 7 ottobre e i fallimenti della sicurezza. Lo ha reso noto l’ufficio del ministro. \”Le indagini sono state presentate a Katz dal capo della direzione dell’intelligence militare, il maggiore generale Shlomi Binder, dal capo della direzione delle operazioni, il maggiore generale Oded Basiuk, insieme ad altri comandanti\” riporta Times of Israel, sottolineando come queste ultime si siano concentrate sugli \”eventi principali, sulle lacune scoperte e sulle conclusioni preliminari, allo scopo di trarre insegnamenti e di attuarli immediatamente\”. Katz \”ha sottolineato la grande importanza di condurre inchieste professionali, complete e trasparenti, che forniranno una risposta alle famiglie e al pubblico e aiuteranno a trarre lezioni e le conclusioni necessarie\”. Nelle prossime settimane verranno presentate ulteriori indagini a Katz che aveva ordinato alle Idf di concluderle entro la fine di gennaio 2025. 

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Centinaia di donne hanno partecipato a sit-in in diverse città di Israele per chiedere un accordo sugli ostaggi. A organizzare i raduni ad Haifa, Tel Aviv, Givat Shmuel e Hadera è stata l’associazione ‘101 Watch’ che ricorda come ci siano ancora 101 rapiti nella Striscia di Gaza. \”Siamo qui per dire con determinazione che non ci fermeremo, né torneremo alla normalità, e non rinunceremo ai nostri figli\”, ha affermato Anat Angrest, il cui figlio Matan è stato rapito il 7 ottobre. 

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Cinquecento tonnellate di farina dall’Ucraina, teatro del conflitto che va avanti da oltre due anni dopo l’invasione russa su vasta scala, alla Siria del dopo-Assad. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato l’invio nell’ambito di un programma \”in cooperazione\” con il World Food Programme (Wfp).

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\”Come promesso, stiamo sostenendo la popolazione siriana nel momento del bisogno – ha scritto su X – Cinquecento tonnellate di farina di grano sono dirette in Siria nell’ambito del nostro programma umanitario ‘Grano dall’Ucraina’, in cooperazione con il Wfp\”.  La farina arriverà a \”33.250 famiglie, a 167.000 persone nelle prossime settimane\”, aggiunge, precisando che \”ogni pacco pesa 15 chili e può sostenere per un mese una famiglia di cinque persone\”.

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L’aggressore palestinese che questa mattina ha ucciso una 83enne a Herzliya, vicino Tel Aviv, è un ex informatore che lavorava per l’apparato di sicurezza israeliano in Cisgiordania ed era stato trasferito nello Stato ebraico dopo essere stato scoperto. Lo ha riferito lo Shin Bet. \”Come molti informatori, aveva alcuni legami con il terrorismo, ma è diventato un agente che ha dato un contributo significativo alla prevenzione degli attacchi e al rafforzamento della sicurezza dello Stato\”, ha affermato una fonte della sicurezza, citata da Haaretz, aggiungendo che l’agenzia di intelligence interna sta indagando sulle motivazioni ell’aggressore. \”Questo e’ un caso molto insolito di un ex informatore che prende parte a un attacco terroristico\”. L’uomo, dopo aver accoltellato l’anziana donna, è stato colpito da guardie di sicurezza e arrestato. 

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Il Ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito oggi che 37 persone sono state uccise nella Striscia nelle ultime 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 45.436.  Secondo il comunicato, almeno 108.038 persone sono rimaste ferite in oltre 14 mesi di conflitto tra Israele e Hamas, scaturito dall’attacco del gruppo palestinese il 7 ottobre 2023. 

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L’esercito israeliano ha dichiarato di aver condotto attacchi aerei contro \”infrastrutture\” situate al confine tra Siria e Libano, vicino al villaggio di Janta, spiegando che queste venivano utilizzate per il contrabbando di armi per Hezbollah.  \”Nel corso della giornata, l’IAF (forza aerea israeliana) ha colpito infrastrutture impiegate per il contrabbando di armi attraverso la Siria verso l’organizzazione terroristica Hezbollah in Libano, presso il valico di Janta al confine siriano-libanese\”, ha affermato l’esercito in un comunicato. 

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“,”postId”:”cd0e4920-d14d-487e-876c-c90ecf2e4ba9″},{“timestamp”:”2024-12-27T09:44:15.848Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-27T10:44:15+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Israele: colpita infrastruttura a confine Siria-Libano, usata Hezbollah per trasferire armi”,”content”:”

Le forze israeliane (Idf) confermano di aver effettuato stamani raid contro quella che viene descritta come \”un’infrastruttura\” utilizzata da Hezbollah per il trasferimento di armi lungo il confine tra Siria e Libano. I militari riferiscono di operazioni dei jet nella zona di Yanta, nella Valle della Biqaa. \”L’organizzazione terroristica di Hezbollah – affermano via X – utilizza infrastrutture civili per portare avanti attività terroristiche e per trasferire armi da usare per attacchi terroristici contro i civili israeliani\”.

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Un membro dello staff dell’Oms è rimasto ferito gravemente durante l’attacco aereo di ieri dell’Idf sull’aeroporto principale dello Yemen. Lo ha reso noto un portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità, aggiungendo che le condizioni dell’uomo, che lavorava per il Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite, sono in miglioramento. 

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\”Negli ultimi giorni dell’anno, non sembra esserci fine alle minacce mortali per i bambini di Gaza. Negli ultimi tre giorni, secondo le notizie, almeno undici bambini sono stati uccisi in attacchi. Ora stiamo assistendo anche alla morte di bambini a causa del freddo e della mancanza di un riparo adeguato. Secondo il ministero della Sanità palestinese, negli ultimi giorni quattro tra neonati e infanti sono morti per ipotermia. Queste morti evitabili mettono a nudo le condizioni disperate e in via di peggioramento in cui versano le famiglie e i bambini di Gaza\”. Lo afferma, in una nota, il direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa Edouard Beigbeder.  I team dell’Unicef sul campo, spiega, \”continuano a lavorare instancabilmente, distribuendo ai bambini indumenti invernali, coperte e forniture di emergenza. Ma la capacità delle agenzie umanitarie di consegnare aiuti salvavita nella misura necessaria rimane fortemente limitata\”.   \”L’accesso umanitario sicuro e senza restrizioni alla Striscia di Gaza e al suo interno, per raggiungere le popolazioni colpite ovunque si trovino, anche nel nord, – sottolinea – è fondamentale. Tutti i valichi di accesso devono essere aperti, anche per quanto riguarda il carburante e i materiali necessari per far funzionare e riabilitare le infrastrutture essenziali e le forniture commerciali. Deve essere garantita una circolazione sicura per gli operatori umanitari e le forniture attraverso la Striscia di Gaza, per raggiungere in sicurezza le comunità che ne hanno un disperato bisogno.  Mentre ci avviciniamo a un nuovo anno, i bambini hanno il diritto a un futuro libero dalla paura e pieno di promesse. Questo inizia – conclude – con un cessate il fuoco immediato e duraturo a Gaza, con il rilascio di tutti gli ostaggi e con un rinnovato impegno a lavorare insieme per affrontare i bisogni urgenti dei bambini e delle loro famiglie.\” 

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E’ morta la donna che era stata accoltellata nel centro di Israele. Secondo la polizia, l’accoltellamento  avvenuto a Herzliya, è stato un attacco terroristico. L’eggressore era stato colpito dalle guardie di sicurezza e arrestato.

“,”postId”:”2e046b0d-1030-47d6-a5d4-cccfb0bffaf0″},{“timestamp”:”2024-12-27T08:43:45.376Z”,”timestampUtcIt”:”2024-12-27T09:43:45+0100″,”altBackground”:false,”title”:”Al Jazeera: pazienti via da ospedale Gaza su ordine Idf”,”content”:”

Almeno 75 pazienti sono stati sgomberati dall’ospedale palestinese Kamal Adwan di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, e si sono radunati nel cortile in attesa di allontanarsi, dopo l’ordine di sgombero ‘entro 15 minuti’ impartito dall’esercito israeliano, che intende compiervi un’operazione militare: lo scrive il sito dell’emittente qatarina Al Jazeera, che in precedenza, insieme all’agenzia turca Anadolu, aveva dato la notizia di circa 50 morti, fra cui 3 membri dello staff medico ospedaliero, in un raid aereo israeliano su un edificio di fronte all’ospedale. 

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I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato un attacco missilistico contro l’aeroporto di Tel Aviv, secondo un comunicato ufficiale diffuso oggi Al momento, non ci sono informazioni confermate su eventuali danni o vittime causati dall’attacco. Le autorità israeliane non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’incidente.

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E’ un \”atto di terrorismo\” l’accoltellamento di una donna a Herzliya, poco a nord di Tel Aviv. L’aggressore, riferisce il Times of Israel, è stato colpito dalle guardie di sicurezza della zona. La vittima, una donna sulla settantina, è in condizioni critiche. 

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Almeno 50 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su un edificio di fronte alla sede centrale dell’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza, tra cui tre membri del personale medico e operatori, secondo quanto scrive l’agenzia turca Anadolu, ripresa anche dall’emittente qatarina Al Jazeera, che a sua volta parla di 5 membri del personale medico uccisi. Circa 75 pazienti sono stati sgomberati.

I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato un attacco missilistico contro l’aeroporto di Tel Aviv, secondo un comunicato ufficiale diffuso oggi. 

Arrestata a Teheran la giornalista italiana Cecilia Sala: è in una cella di isolamento da una settimana. Tajani: “Sta bene, lavoriamo per riportarla in Italia”.

Approfondimenti:

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LIVE

Amnesty: “Seguiamo con attenzione la vicenda Sala, il giornalismo non è reato”

“Stiamo seguendo con attenzione la vicenda. Auspichiamo che sia scarcerata e possa riprendere al più presto la sua attività di giornalista, come è suo diritto. Il giornalismo non è reato”. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, commenta così la notizia dell’arresto della giornalista Cecilia Sala, avvenuto il 19 dicembre a Teheran.

Tajani: “Sala sta bene, lavoriamo per riportarla in Italia”

Cecilia Sala, detenuta in Iran, “è in buona salute. Vedremo quali sono i capi di imputazione. Il governo sta lavorando con la massima discrezione per cercare di riportarla in Italia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Rainews24. 

Siria, fonti: “In corso negoziati sulle basi, Damasco non intende annullare gli accordi subito”

Sono in corso negoziati fra la Russia e le nuove autorità al potere a Damasco sul mantenimento degli accordi per l’uso, da parte delle forze di Mosca, delle basi di Tartus e Kmeimim, anticipano fonti informate sulla trattative citate dall’agenzia russa Tass. Le autorità siriane non sono intenzionate ad annullare gli accordi nel futuro a breve, vale a dire fino a che i negoziati non saranno conclusi, si aggiunge. Mosca chiede che circostanze di forza maggiore, incluse azioni militari e cambi di regime, non siano pretesto per cancellare gli accordi sull’uso a lungo termine delle basi. In discussione anche le dimensioni del contingente militare russo in Siria.  

Riad, 500 milioni al governo dello Yemen per pagare gli stipendi

L’Arabia Saudita darà al governo internazionalmente riconosciuto dello Yemen 500 milioni di dollari per pagare stipendi e altre spese. Lo ha annunciato un funzionario di Riad, sottolineando che il denaro è stato stanziato “per affrontare il deficit di bilancio del governo yemenita”. La somma fa parte degli 1,2 miliardi di dollari approvati l’anno scorso per sostenere il governo dello Yemen, costretto dai ribelli filo-iraniani Huthi ad abbandonare nel 2014 la capitale Sanaa. Già a febbraio e agosto scorsi, il Regno wahabita ha dato 250 milioni di dollari, fondi che “mirano a sostenere stipendi, spese operative, migliorare la sicurezza alimentare e assistere le riforme economiche, riflettendo l’impegno (dell’Arabia Saudita) per la sicurezza, la stabilita’ e la prosperità dello Yemen”. Riad nel 2015 si è messa a capo di una coalizione dei Paesi del Golfo con l’obiettivo di cacciare gli Houthi, innescando un conflitto costato centinaia di migliaia di vite tra combattimenti e morti per fame. Il governo estromesso, sostenuto dall’Arabia Saudita, ha spostato la sua sede ad Aden, nel sud del Paese. Sebbene un cessate il fuoco mediato dall’Onu abbia drasticamente ridotto i combattimenti dall’aprile 2022, il Paese rimane instabile. Gli Houthi, che da oltre un anno hanno messo nel mirino i traffici commerciali internazionali colpendo i cargo che transitano nel Mar Rosso e Golfo di Aden, di recente hanno aumentato gli attacchi con missili e droni contro Israele, innescando rappresaglie. 

Iran, la giornalista Cecilia Sala arrestata a Teheran

Il ministero degli Affari Esteri rende noto che la giornalista italiana Cecilia Sala, in Iran per svolgere servizi giornalistici, è stata fermata il 19 dicembre scorso dalle autorità di polizia di Teheran. “Fin dal primo giorno, da quando è arrivata la notizia dell’inaccettabile arresto di Cecilia Sala da parte delle autorità iraniane, tutto il governo, in primis il presidente Giorgia Meloni ed il ministro Tajani, si è mosso per farla liberare”, ha fatto sapere il ministro della Difesa Guido Crosetto in un post su X. “Ogni persona che poteva e può essere utile per ottenere questo obiettivo si è messa al lavoro. Le trattative con l’Iran non si risolvono, purtroppo, con il coinvolgimento dell’opinione pubblica occidentale e con la forza dello sdegno popolare ma solo con un’azione politica e diplomatica di alto livello. L’Italia lavora incessantemente per liberarla, seguendo ogni strada”. LA VICENDA

Hamas: 37 morti a Gaza in 24 ore dopo attacchi israeliani. VIDEO

Francia, “ferma condanna” degli attacchi Houthi a Israele

La Francia ha condannato “con forza” gli attacchi con missili e droni contro Israele lanciati nei giorni scorsi dai ribelli yemeniti Houthi dallo Yemen. “La Francia ricorda che questi attacchi, come molti altri compiuti dagli Houthi contro navi mercantili nel Mar Rosso e contro il territorio israeliano da piu’ di un anno, sono inaccettabili, destabilizzanti e devono cessare immediatamente”, ha affermato un portavoce del ministero degli Esteri, ribadendo “l’attaccamento (di Parigi) alla stabilita’ regionale e alla sicurezza di Israele”. 

Israele, presentati a Katz i risultati delle prime indagini dell’Idf su 7/10

Sono state presentati al ministro della Difesa israeliano Israel Katz i risultati delle prime due indagini interne condotte dalle forze armate sull’attacco del 7 ottobre e i fallimenti della sicurezza. Lo ha reso noto l’ufficio del ministro. “Le indagini sono state presentate a Katz dal capo della direzione dell’intelligence militare, il maggiore generale Shlomi Binder, dal capo della direzione delle operazioni, il maggiore generale Oded Basiuk, insieme ad altri comandanti” riporta Times of Israel, sottolineando come queste ultime si siano concentrate sugli “eventi principali, sulle lacune scoperte e sulle conclusioni preliminari, allo scopo di trarre insegnamenti e di attuarli immediatamente”. Katz “ha sottolineato la grande importanza di condurre inchieste professionali, complete e trasparenti, che forniranno una risposta alle famiglie e al pubblico e aiuteranno a trarre lezioni e le conclusioni necessarie”. Nelle prossime settimane verranno presentate ulteriori indagini a Katz che aveva ordinato alle Idf di concluderle entro la fine di gennaio 2025. 

Centinaia donne protestano in Israele, “intesa su ostaggi”

Centinaia di donne hanno partecipato a sit-in in diverse città di Israele per chiedere un accordo sugli ostaggi. A organizzare i raduni ad Haifa, Tel Aviv, Givat Shmuel e Hadera è stata l’associazione ‘101 Watch’ che ricorda come ci siano ancora 101 rapiti nella Striscia di Gaza. “Siamo qui per dire con determinazione che non ci fermeremo, né torneremo alla normalità, e non rinunceremo ai nostri figli”, ha affermato Anat Angrest, il cui figlio Matan è stato rapito il 7 ottobre. 

Zelensky annuncia invio “500 tonnellate di farina dall’Ucraina” in Siria

Cinquecento tonnellate di farina dall’Ucraina, teatro del conflitto che va avanti da oltre due anni dopo l’invasione russa su vasta scala, alla Siria del dopo-Assad. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha annunciato l’invio nell’ambito di un programma “in cooperazione” con il World Food Programme (Wfp).

“Come promesso, stiamo sostenendo la popolazione siriana nel momento del bisogno – ha scritto su X – Cinquecento tonnellate di farina di grano sono dirette in Siria nell’ambito del nostro programma umanitario ‘Grano dall’Ucraina’, in cooperazione con il Wfp”.  La farina arriverà a “33.250 famiglie, a 167.000 persone nelle prossime settimane”, aggiunge, precisando che “ogni pacco pesa 15 chili e può sostenere per un mese una famiglia di cinque persone”.

Israele: aggressore Herzliya era nostro ex informatore

L’aggressore palestinese che questa mattina ha ucciso una 83enne a Herzliya, vicino Tel Aviv, è un ex informatore che lavorava per l’apparato di sicurezza israeliano in Cisgiordania ed era stato trasferito nello Stato ebraico dopo essere stato scoperto. Lo ha riferito lo Shin Bet. “Come molti informatori, aveva alcuni legami con il terrorismo, ma è diventato un agente che ha dato un contributo significativo alla prevenzione degli attacchi e al rafforzamento della sicurezza dello Stato”, ha affermato una fonte della sicurezza, citata da Haaretz, aggiungendo che l’agenzia di intelligence interna sta indagando sulle motivazioni ell’aggressore. “Questo e’ un caso molto insolito di un ex informatore che prende parte a un attacco terroristico”. L’uomo, dopo aver accoltellato l’anziana donna, è stato colpito da guardie di sicurezza e arrestato. 

Hamas: 37 morti a Gaza in 24 ore, bilancio sale a 45.436

Il Ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito oggi che 37 persone sono state uccise nella Striscia nelle ultime 24 ore, portando il bilancio complessivo delle vittime della guerra a 45.436.  Secondo il comunicato, almeno 108.038 persone sono rimaste ferite in oltre 14 mesi di conflitto tra Israele e Hamas, scaturito dall’attacco del gruppo palestinese il 7 ottobre 2023. 

Israele: colpite infrastrutture al confine tra Siria e Libano

L’esercito israeliano ha dichiarato di aver condotto attacchi aerei contro “infrastrutture” situate al confine tra Siria e Libano, vicino al villaggio di Janta, spiegando che queste venivano utilizzate per il contrabbando di armi per Hezbollah.  “Nel corso della giornata, l’IAF (forza aerea israeliana) ha colpito infrastrutture impiegate per il contrabbando di armi attraverso la Siria verso l’organizzazione terroristica Hezbollah in Libano, presso il valico di Janta al confine siriano-libanese”, ha affermato l’esercito in un comunicato. 

Israele: colpita infrastruttura a confine Siria-Libano, usata Hezbollah per trasferire armi

Le forze israeliane (Idf) confermano di aver effettuato stamani raid contro quella che viene descritta come “un’infrastruttura” utilizzata da Hezbollah per il trasferimento di armi lungo il confine tra Siria e Libano. I militari riferiscono di operazioni dei jet nella zona di Yanta, nella Valle della Biqaa. “L’organizzazione terroristica di Hezbollah – affermano via X – utilizza infrastrutture civili per portare avanti attività terroristiche e per trasferire armi da usare per attacchi terroristici contro i civili israeliani”.

Oms, membro staff gravemente ferito in raid Idf aeroporto Yemen

Un membro dello staff dell’Oms è rimasto ferito gravemente durante l’attacco aereo di ieri dell’Idf sull’aeroporto principale dello Yemen. Lo ha reso noto un portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità, aggiungendo che le condizioni dell’uomo, che lavorava per il Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite, sono in miglioramento. 

Unicef, a Gaza 11 bambini uccisi e 4 neonati morti per ipotermia

“Negli ultimi giorni dell’anno, non sembra esserci fine alle minacce mortali per i bambini di Gaza. Negli ultimi tre giorni, secondo le notizie, almeno undici bambini sono stati uccisi in attacchi. Ora stiamo assistendo anche alla morte di bambini a causa del freddo e della mancanza di un riparo adeguato. Secondo il ministero della Sanità palestinese, negli ultimi giorni quattro tra neonati e infanti sono morti per ipotermia. Queste morti evitabili mettono a nudo le condizioni disperate e in via di peggioramento in cui versano le famiglie e i bambini di Gaza”. Lo afferma, in una nota, il direttore regionale dell’Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa Edouard Beigbeder.  I team dell’Unicef sul campo, spiega, “continuano a lavorare instancabilmente, distribuendo ai bambini indumenti invernali, coperte e forniture di emergenza. Ma la capacità delle agenzie umanitarie di consegnare aiuti salvavita nella misura necessaria rimane fortemente limitata”.   “L’accesso umanitario sicuro e senza restrizioni alla Striscia di Gaza e al suo interno, per raggiungere le popolazioni colpite ovunque si trovino, anche nel nord, – sottolinea – è fondamentale. Tutti i valichi di accesso devono essere aperti, anche per quanto riguarda il carburante e i materiali necessari per far funzionare e riabilitare le infrastrutture essenziali e le forniture commerciali. Deve essere garantita una circolazione sicura per gli operatori umanitari e le forniture attraverso la Striscia di Gaza, per raggiungere in sicurezza le comunità che ne hanno un disperato bisogno.  Mentre ci avviciniamo a un nuovo anno, i bambini hanno il diritto a un futuro libero dalla paura e pieno di promesse. Questo inizia – conclude – con un cessate il fuoco immediato e duraturo a Gaza, con il rilascio di tutti gli ostaggi e con un rinnovato impegno a lavorare insieme per affrontare i bisogni urgenti dei bambini e delle loro famiglie.” 

Morta la donna accoltellata, la polizia: “è terrorismo”

E’ morta la donna che era stata accoltellata nel centro di Israele. Secondo la polizia, l’accoltellamento  avvenuto a Herzliya, è stato un attacco terroristico. L’eggressore era stato colpito dalle guardie di sicurezza e arrestato.

Al Jazeera: pazienti via da ospedale Gaza su ordine Idf

Almeno 75 pazienti sono stati sgomberati dall’ospedale palestinese Kamal Adwan di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, e si sono radunati nel cortile in attesa di allontanarsi, dopo l’ordine di sgombero ‘entro 15 minuti’ impartito dall’esercito israeliano, che intende compiervi un’operazione militare: lo scrive il sito dell’emittente qatarina Al Jazeera, che in precedenza, insieme all’agenzia turca Anadolu, aveva dato la notizia di circa 50 morti, fra cui 3 membri dello staff medico ospedaliero, in un raid aereo israeliano su un edificio di fronte all’ospedale. 

Houthi rivendicano missile contro aeroporto di Tel Aviv

I ribelli yemeniti Houthi hanno rivendicato un attacco missilistico contro l’aeroporto di Tel Aviv, secondo un comunicato ufficiale diffuso oggi Al momento, non ci sono informazioni confermate su eventuali danni o vittime causati dall’attacco. Le autorità israeliane non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’incidente.

Donna accoltellata in Israele, “è atto di terrorismo”

E’ un “atto di terrorismo” l’accoltellamento di una donna a Herzliya, poco a nord di Tel Aviv. L’aggressore, riferisce il Times of Israel, è stato colpito dalle guardie di sicurezza della zona. La vittima, una donna sulla settantina, è in condizioni critiche. 



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