Esterna a Marano Lagunare con Chiara Pavan e Pressure Test

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Il lungo viaggio di MasterChef Italia è pronto a partire: a bordo ci sono i 18 cuochi amatoriali, che hanno conquistato il grembiule bianco nelle selezioni delle scorse settimane, e 2 riserve, pronti in qualsiasi momento all’imbarco anche a spese dei “titolari”. Con questa formazione, negli episodi di giovedì 26 dicembre in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, si spalancheranno finalmente le porte della Masterclass per ospitare le prime sfide studiate dal trio di giudici Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli, che metteranno alla prova fin da subito gli aspiranti chef.

A contendersi il titolo di nuovo MasterChef italiano, nel cooking show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, ci sono: Alessia, cameriera 21enne di Parma; Anna Yi Lan, 32 anni, consulente di moda, che ha origini cinesi, è nata a Milano ma vive a Venezia; Claudio, 33enne della provincia di Brindisi, titolare di un centro revisioni; Franco, direttore marketing 43enne, veronese e ora a Milano; Gaetano, 19enne palermitano e ora studente universitario a Milano; Gianni, 30 anni della provincia di Palermo, commesso in un negozio di elettronica; Giulio, bagnino 35enne della provincia di Pisa; Ilaria, 26 anni da Roma, animatrice per bambini; Jack, 26 anni dell’hinterland di Milano, content creator e social media manager; Katia, impiegata 43enne dalla provincia di Napoli; Laura, 29 anni, bresciana ed attualmente disoccupata; Linda, barista 49enne di Torino; Martina, capocameriera 25enne nata a Pietrasanta che vive vicino a Vicenza; Mary, 30 anni e manager nelle risorse umane, nata a Milazzo ma residente in provincia di Bergamo; Reza, consulente vendite 56enne di origine iraniana che vive tra Parigi e Roma; Samuele, 19 anni di Desenzano del Garda, alla ricerca di un impiego dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Alberghiero; Simone B., contadino 29enne che vive e lavora vicino a Belluno; Simone G., 35enne della provincia di Cuneo, imprenditore nel settore dell’edilizia.

Sono loro i 18 migliori cuochi amatoriali d’Italia, che dovranno difendere il proprio posto in Masterclass dai due aspiranti componenti: Pino, falegname 61enne che è nato a Bari ma vive vicino a Chieti, e Sara, modella 26enne della provincia di Napoli.

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La prima tappa del loro viaggio prenderà inizio come sempre con una Mystery Box, che farà riemergere ricordi ed esperienze personali portando i cuochi amatoriali in gara a partire dalle proprie radici e dal proprio “nido”; a seguire, per l’Invention Test, dal nido si sposteranno in un “bosco”, per una passeggiata nel bosco tra profumi intensi e sapori aromatici.

Nella serata di giovedì 26 dicembre – dalle 21.15 in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW, con i due episodi sempre disponibili on demand e visibili su Sky Go – la rotta della Masterclass proseguirà verso Marano Lagunare (Friuli Venezia Giulia), dove la Riserva Naturale alle foci del fiume Stella, un paradiso per uccelli e piante autoctone, farà da sfondo alla prima Prova in Esterna della stagione. Tra canneti e casoni, gli antichi rifugi che assicuravano ristoro ai pescatori, i cuochi amatoriali troveranno dei veri e propri esperti di questo ecosistema: la chef Chiara Pavan, 1 stella Michelin e 1 stella Verde Michelin al ristorante Venissa nella laguna veneta, e 25 pescatori pronti a giudicare le portate dei due menù.

La brigata che non si dimostrerà all’altezza incappando subito in un passo falso dovrà affrontare il primo Pressure Test dedicato a uno dei comfort food per eccellenza della cucina mondiale. Chi tra gli aspiranti chef riuscirà a mettersi in salvo senza perdere l’orientamento?

Prosegue inoltre tutti i giorni alle ore 19:35, sempre su Sky Uno e in streaming su NOW, il consueto appuntamento con MasterChef Magazine, la rubrica dedicata agli amanti del food che vedrà i cuochi amatoriali in gara quest’anno alternarsi a chef già affermati. Assisteremo al ritorno tra i fornelli di Eleonora Riso, vincitrice in carica del cooking show, e Niccolò Califano, suo compagno di avventure in Masterclass, per mostrare come impiegare al meglio gli avanzi; ma ritroveremo anche Antonio Mazzola, finalista della scorsa edizione, che cucinerà con lo chef due stelle Michelin Ariel Hagen. Poi Salvatore Cozzitorto, concorrente dell’ottava edizione, aprirà le porte del suo ristorante ad Agrigento per raccontare com’è cambiata la sua vita dopo la partecipazione al programma. Infine, Bruno Barbieri indosserà i panni del professore per interrogare Leonardo Colavito, aspirante chef della dodicesima edizione, sulla cucina tradizionale.

La prova in esterna a Marano Lagunare è stata realizzata con il supporto di PromoTurismoFVG e la collaborazione dei Comuni di Marano Lagunare e di Lignano Sabbiadoro, oltre che della Guardia Costiera del Friuli Venezia Giulia.

Anche quest’anno si rinnova l’impegno di tutto il mondo MasterChef Italia in tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, promuovendo il consumo consapevole ed ecosostenibile, rispettando l’ambiente e non sprecando risorse alimentari.

Dal 2013 MasterChef Italia collabora con Last Minute Market per recuperare le eccedenze rimaste inutilizzate durante la registrazione delle puntate a favore della Onlus “Opera Cardinal Ferrari” che gestisce una mensa per persone in difficoltà a Milano. In questi anni, sono state recuperate e donate oltre 51 tonnellate di alimenti: un dato che equivale a circa 130 tonnellate di emissioni di CO potenzialmente evitate (circa 980 viaggi in auto tra Milano e Napoli) e che comporta il risparmio di circa 90mila metricubi di acqua (pari a circa 28 piscine olimpiche). Le donazioni coinvolgono principalmente carne, latticini, frutta, verdura e uova.

Considerando solo la scorsa edizione: durante le riprese sono state effettuate 9 donazioni a Last Minute Market, grazie alle quali sono state recuperate circa 3.6 tonnellate di prodotti, evitate oltre 14 tonnellate di emissioni di CO₂, risparmiati circa 8.500 metricubi di acqua. Inoltre, Last Minute Market ha incluso il “progetto MasterChef Italia” come caso pilota per sperimentare il protocollo “Waste Free”, nato per attestare la volontà e l’impegno nel realizzare azioni di riduzione degli sprechi, con particolare attenzione al recupero e alla donazione delle eccedenze alimentari; inoltre, mira a contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU e del Green Deal europeo. L’attività di donazione messa in atto da MasterChef Italia rispetta i requisiti previsti dal protocollo.

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Da anni, inoltre, la produzione adotta in tutti i luoghi di lavoro un approccio plastic free ed eco-friendly, tutti i prodotti di consumo legati al cibo (piatti, bicchieri, posate, vassoi, tovaglioli) sono di natura compostabile ed ecosostenibile.

Perfezionando i processi di acquisto, di smaltimento e di recupero dei prodotti e implementando un sistema di gestione per gli sprechi alimentari, MasterChef Italia ha ottenuto, prima realtà al mondo, la certificazione “Food Waste Management System” da Bureau Veritas, presente a livello globale e accreditata da oltre 60 organismi internazionali, leader di livello mondiale nell’offrire servizi di verifica, certificazione e audit in ambito Qualità, Salute e Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale. Bureau Veritas, inoltre, ha certificato anche la corretta applicazione del protocollo “Green Audiovisual” che attesta la capacità nella gestione della sostenibilità ambientale, diminuendo i consumi e l’impatto ambientale, riducendo i trasporti, adottando un corretto smaltimento dei rifiuti e degli scarti generati.

Sky Brand Solutions, dipartimento di Sky Media, insieme a Endemol Shine Italy ha portato a bordo dei nuovi episodi di MasterChef Italia: Volskwagen Veicoli Commerciali, Hotpoint – Ariston, Regina Asciugoni, Duchessa Lia, AIA S.p.A., Acqua Minerale San Benedetto, ACE, Mutti, Garofalo Pasta, Kozel, Olio Fiippo Berio, Eurovo, Rizzoli Emanuelli, Siggi, Pizzoli, GranTerre, Melinda, MD Supermercati, Cromaris, Bluenergy Group, Alce Nero, Ubena spezie, Zwilling Ballarini Italia, De’Longhi, Molino Spadoni, Mazzetti l’Originale, ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Gottardo spa, Latteria Soligo, Riserva San Massimo. RTL 102.5 è media partner del programma. Si rinnova la partnership con la casa editrice Baldini+Castoldi che curerà e pubblicherà il libro di ricette del vincitore di MasterChef Italia. MasterChef Italia è uno show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy.

Un programma scritto da Luca Busso con Laura Cristaldi, Daniele Baroni, Davide D’Addato, Emanuele Morelli, Annalisa Failla, Costanza Danelon, Gabriele Lampugnani, Claudia Colombo, e con Francesca Mazzantini, Francesca Valenti, Paola La Rosa, Maria Chiara Salvi, Stefania Soleto, con la consulenza di Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo, Giorgio Locatelli. Direttore della fotografia Flavio Toffoli. Scenografie Francesco Mari. La regia è di Umberto Spinazzola.

MasterChef è basato su un format creato da Franc Roddam in associazione con Ziji Productions. Executive Producer Franc Roddam e distribuito da Banijay Group.

Nel 2017 MasterChef è stato incoronato dal Guinness World Records come “Format TV culinario più di successo al mondo”: sono più di 700 le edizioni prodotte dal reboot nel 2005, in 70 versioni locali, con oltre 300 milioni di spettatori e più di 16.000 episodi in onda nel mondo fino ad oggi.

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  • ALESSIA SCITA – Parma – 21 anni, cameriera – Alessia vive a Parma con la madre Maria e la sua amatissima gatta Bella. Ha perso il papà quando aveva solo 8 anni. «Volevo fare l’alberghiero – racconta – ma era distante e la situazione in famiglia non era facile, quindi su consiglio di una professoressa delle medie ho fatto un corso di estetica». A 18 anni sceglie di lasciare tutto e partire, va a Roma, sulle Dolomiti, a Milano, a Parigi. È consapevole della sua bellezza: «Andavo ogni weekend dalla nonna paterna, cucinavo con lei e mi diceva sempre “Un giorno sarai una Miss’», dice. Così decide di partecipare ai concorsi di bellezza: «Il primo anno è stato un disastro, ero sempre ultima, poi sono migliorata, ora sono Miss Faenza e Pianoro 2023. Voglio arrivare alle selezioni tv di Miss Italia, ma prima devo diventare miss Parma». Ama la cucina fin da quando era bambina, soprattutto quella tradizionale emiliana. Ha imparato tanto proprio dalla nonna: «La cucina è il mio rifugio di benessere – racconta – mi vergogno a postare sui social qualcosa che non sia perfetto ma cucinare mi fa stare veramente bene». Conosce alternative alle classiche ricette e si reputa brava a lavorare la pasta fresca: «Beh, sono di Parma!». Sogna di diventare chef, è convintissima del suo obiettivo e per questo MasterChef Italia potrebbe essere il giusto trampolino di lancio: «Sto studiando cucina, ma voglio fare di più: devo imparare bene la tradizione per potermi permettere di rivisitarla o sperimentare. Sono convinta di quello che voglio fare e lo raggiungerò».
  • ANNA (YI LAN) ZHANG – Nata a Milano, vive a Venezia – 32 anni, consulente moda – «Anna prima mi piaceva di più anche per un discorso di facilità di integrazione, adesso ho fatto inserire anche il nome cinese perché la mia cultura mi ha arricchita». Si presenta così Anna Yi Lan: nata a Milano (i suoi genitori sono emigrati dalla Cina per avere un’altra figlia perché lì c’era la “legge del figlio unico”), si trasferisce in Veneto quando è piccolissima ma dopo le superiori torna a Milano per iniziare un percorso nella comunicazione della moda. Inizia a lavorare come come sales manager in boutique di lusso ma si rende conto di non essere del tutto appagata perché, dice, «il mondo della moda non parlava la mia stessa lingua dell’amore»: così, durante il lockdown, legge libri di autori cinesi che la ricollegano con le sue radici, quindi prende coraggio e si licenzia. Ad oggi lavora saltuariamente come modella ma ha in testa l’immagine di «una grande tavolata costituita da persone provenienti da culture diverse che mangiano lo stesso cibo in armonia: io vorrei essere l’artefice di questo banchetto». Sostiene di vivere di amore e di innamorarsi delle persone. Anna cucina da sempre: ha imparato dalla madre tutto quello che c’è da sapere sulla cucina orientale, quella europea invece l’ha studiata. Ritiene di avere capacità di leadership che a volte la portano anche a prevaricare sugli altri, è competitiva ma le piace essere chiara perché «se vinci facendo scorrettezze non hai la stessa soddisfazione». Sulla sua partecipazione a MasterChef Italia racconta: «Mi sono vista più volte con i coriandoli che cadono su di me nello studio». Se vincesse vorrebbe continuare a studiare la cucina e aprire un suo ristorante nel rispetto degli sprechi. Lobiettivo? La stella verde Michelin.
  • CLAUDIO CIRACI – San Michele Salentino (Brindisi) – 33 anni, titolare di un centro revisioni – Claudio mette la sua Puglia prima di ogni cosa. Nato e cresciuto a San Michele Salentino, piccolo paese in provincia di Brindisi, ricorda un’infanzia e un’adolescenza felici: «Da bambino ho sempre pensato al divertimento – racconta – Il diploma l’ho preso con un calcio nel sedere perché sapevo di avere già un lavoro, quello di mio padre». Si descrive come «un ragazzo fortunato, emotivo, impaziente e “lamentone”: mi lamento per ogni cosa, anche se ho avuto la strada facilitata. Sono sensibile (anche troppo…)». La sua emotività può diventare ansia? «Può capitare – dice – ma so gestirla bene». A 20 anni entra in società con lo zio e rileva l’autorimessa del padre, oggi gestisce il centro revisioni di famiglia: «Non è un bel lavoro – dice – la gente da noi deve sborsare soldi perché è obbligata. Vuoi mettere avere un ristorante? Pagano, sì, ma per qualcosa che li rende felici». Claudio è un ragazzo gioioso e ilare ma quando parla di cucina diventa serio, pignolo e preciso, si percepisce l’impegno che ci mette. La cucina, infatti, è una delle sue passioni «insieme alla musica rock punk (avevo anche una band), allo sport e alla caccia». Autodidatta, cucina da circa 8 anni ma, svela, «non voglio essere paraculo: in realtà io mi sono avvinato alla cucina grazie a MasterChef Italia… e alla nonnina mia, ovviamente». Proprio il pensiero della nonna, venuta a mancare pochi anni fa, è la cosa che lo fa emozionare di più. Descrive il suo modo di cucinare come «tradizionalepugliese, ma alla ricerca di nuovi sapori e abbinamenti». Iscritto da sorella e fidanzata, ha deciso di provarci perché, dice, «ho bisogno di uno scossone».
  • FRANCO DELLA BELLA – Nato a Verona, vive a Milano – 43 anni, direttore marketing – Nato in una benestante famiglia veronese con quattro figli, Franco racconta di una vita non semplice a causa alla prematura scomparsa di una sorella: un lutto che ha inevitabilmente cambiato tutti gli equilibri. Andando bene a scuola, si è trasformato presto – dice – nel « bravo figlio unico, ero ancora belloccio ma inconsapevole». Con l’università tutto cambia: si trasferisce a Milano, diventa «quello coinvolgente e fantasioso». Come viaggio di laurea parte da solo, verso il sud-est asiatico e qui «mi riscopro definitivamente». Proprio i suoi viaggi rappresentano il suo modo di esprimersi: conosce ingredienti di varie culture grazie ai quali può organizzare cene a tema al suo ritorno (ama aprire le porte di casa e ricevere complimenti). È un marketing manager, ha una carriera fin qui soddisfacente ma ha il sogno di trasformare il suo piano B, ovvero la cucina, in un piano A: vorrebbe acquistare un casale in campagna (magari all’interno del parco di Portofino) per accogliere i commensali e cucinare con loro. MasterChef Italia sarebbe un acceleratore per questo progetto. Ha voglia di mettersi in gioco, sostiene di saper capire i desideri delle persone e che «le critiche rappresentano una sfida a fare di più». La cucina è anche l’elemento che unisce Franco all’attuale fidanzato Giuseppe: essendosi dati il primo bacio proprio nei giorni in cui si iniziava a parlare di Covid, hanno “viaggiato” per le cucine del mondo durante il lockdown, scegliendo un Paese a caso ogni giorno e cucinando qualcosa di tipico. Questa esperienza ha permesso loro di entrare in una profonda intimità: ora convivono da due anni anche se, scherza Franco, «siamo opposti».
  • GAETANO DI TRAPANI – Nato a Palermo, vive a Milano – 19 anni, studente – Gaetano è un ragazzo molto maturo. Nato e cresciuto a Palermo, racconta di un’adolescenza «insolita» rispetto all’immaginario «popolareggiante della Sicilia del tempo». Gli insegnamenti classici impartiti dalla madre insegnante lo hanno portato a scegliere «senza dubbi» il Liceo Classico, dove si è diplomato con 100 e lode: «Sono secchione in tutto e per tutto, ma in senso bello. Essere un secchione per me significa applicarti – dice – E se ti applichi ottieni risultati». La figura materna è centrale: «Mamma Paola è una donna incredibile – racconta – Emancipata, era l’unica donna di casa ad aver studiato. È laureata in Lettere Antiche è questo fa sì che quasi sia professoressa prima che mamma. Ha sempre preteso molto e ancora oggi pretende molto da me». Dopo il diploma si è iscritto alla facoltà di Economia a Milano, città in cui, dice, «in qualche modo sono rinato». Racconta di aver sofferto di problemi alimentari: prima era sovrappeso, poi all’opposto ha «provato estrema difficoltà a mangiare, e mi sono fatto “secco secco”». Supporto familiare, dietologo e sport lo hanno portato a raggiungere un equilibrio che oggi mantiene. La cucina è una passione: «Quando ero piccolo volevo il menù dei grandi, non quello dei bambini. Anche qui esce il lato secchione: quando mi fisso con una ricetta, la provo mille volte». A MasterChef Italia porta la sua idea di cucina «creativa e senza stress», si candida al programma credendoci veramente: «Ho sempre avuto un tarlo nella testa: il mestiere del cuoco. Ma chiaramente questo percorso non era contemplato dai miei genitori».
  • GIANNI MARINO – Bagheria (Palermo) – 30 anni, commesso in un negozio di elettronica –Segni particolari: il completo, sempre scelto con cura. Gianni, 30 anni, non esce mai di casa senza un look particolare e il capello a posto. Parla spesso in terza persona e regala perle di saggezza. Siciliano doc, è un ragazzo genuino, puro e di cuore, molto legato alla sua Bagheria e alla famiglia. È single, il grande amore della sua vita è nonna Franceschina, 84 anni: «Con nonna partiamo spesso insieme, qualche anno fa ce ne siamo andati in Spagna». La sua è una vita semplice: mare, amici, buon cibo (e doppiopetti colorati). Lavora da otto anni in un negozio di elettronica, dice di amare il contatto col pubblico; è un ottimo venditore, tra un racconto e l’altro poi invita i clienti a «”La domenica Italiana”, cene di quartiere che organizzo con gli amici»: ovviamente lui è lo showman. «La cucina forse è la passione più grande che ho, dopo lo shopping», dice. Un amore nato proprio grazie a «nonna Franceschina che mi ha tramandato i segreti della vera cucina calabrese e siciliana», tanto che oggi la sua cucina è ancora fortemente legata alla tradizione, con qualche accenno di rivisitazione. Si candida a MasterChef Italia per mettersi in gioco e confrontarsi con chi ha una passione simile alla sua. Dice di essere competitivo e, sicuramente, orgoglioso: «Se una cosa non la so fare – spiega – non dormo la notte pur di farla meglio. Non mi piace arrivare secondo». Una delle sue “perle di saggezza” sulla cucina? «Il segreto per cucinare qualcosa di buono è la fame – dice – Se tu hai fame e hai buon gusto, puoi cucinare bene. Io dico sempre che cucinare bene è difficile, ma lo è anche cucinare male».
  • GIULIO VALTRIANI – Cascina (Pisa) – 35 anni, bagnino – Giulio si descrive così: «Sono pisano del segno del Toro, uno dei peggiori nell’oroscopo. Io sono fortunato: ho due genitori fantastici e due sorelle che odio e amo». Insomma, Giulio è molto comunicativo, non bada a quello che dice, è senza filtri. Racconta di aver lasciato l’Università (era iscritto alla facoltà di Biologia) «perché non ero buono. Ma il mio babbo mi diceva che fino ai 30 anni c’era speranza, e infatti…». Infatti ha iniziato a lavorare come bagnino nello stabilimento balneare di famiglia (a Marina di Pisa) e, nel mentre, si è iscritto nuovamente all’Università, dove si è laureato, a 33 anni, in Scienze Motorie: «Sono orgoglioso di me», dice. Però, dovendo scegliere cosa vuol fare “da grande” racconta: « Vorrei fare il cuoco, anzi no, vorrei entrare in modo prepotente nel mondo della ristorazione». Giulio è un ragazzo molto emotivo e non lo nasconde, dice di piangere guardando i cartoni animati. Spaventato per la pressione che vivrebbe nella gara, a MasterChef Italia? «No dai, ce la farei». Si è iscritto a MasterChef Italia perché è super fan del programma. Giulio, ragazzo puro, persona solare che è felice con poco e sempre positivo, vorrebbe proporre agli Chef la sua cucina: «Cosesemplici, ma fatte bene – assicura – Come una bella aglio e olio come la farebbe mamma Gigliola». Sostiene di essere bravissimo a sfilettare, prova a fare tutto «perché, come dice mamma, devi sempre prova’ a fa’, e poi lei mi dà le dritte». Il suo obiettivo? Stupire lo Chef Cannavacciuolo: «Sono stato a Villa Crespi con i miei cognati – dice – Mi sono emozionato».
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  • ILARIA DI LELIO – Roma – 26 anni, animatrice per bambini – Ilaria è nata a Roma ed è cresciuta con i nonni (i genitori si sono separati quando lei aveva solo 2 anni). Convinta fin da subito sulle sue passioni, ha frequentato un corso di laurea triennale in Design alla Sapienza, una magistrale a Napoli e un master a Roma. Ha una grande passione per la fotografia, sogna di poter diventare un giorno un direttore creativo. Al ritorno a Roma dopo l’esperienza a Napoli, mentre viveva un brutto momento per la scomparsa dei nonni, ha deciso di pagarsi gli studi iniziando a lavorare come animatrice per bambini, una professione che le permette di stare a contatto con la gente e che «mi ha aiutato tanto anche a livello di autostima»: in queste occasioni, infatti, svolge «vari laboratori, a volte mi travesto pure. Anche da Elsa di “Frozen”». Rimane ovviamente focalizzata sul suo obiettivo di vita ma questo lavoro le piace. Durante gli anni del liceo ha avuto problemi alimentari, «vedevo il cibo come un nemico», racconta: ma questo le ha anche permesso di avvicinarsi alla cucina perché «non volevo che nessuno cucinasse per me». Incuriosita già da quando guardava la nonna cucinare, ha deciso di iscriversi a MasterChef Italia – che segue fedelmente da anni – perché vuole riuscire ad affrontare e superare tutte le sue paure: sogna da sempre di entrare nella Masterclass. Sostiene di essere troppo buona ma ama la competizione, «se ad armi pari, non corro contro un cavallo zoppo», afferma. Non teme gli altri aspiranti chef perché da brava studentessa è diligente e sa applicarsi, e inoltre assicura di avere «una memoria impressionante».
  • JACOPO (JACK) CANEVALI – Cesano Boscone (Milano) – 26 anni, content creator – Jacopo, per tutti Jack, ha 26 anni e una fanbase di 500 mila followers su TikTok. Si definisce content creator e social media manager, «non “influencer” perché non mi piace quella parola». Dopo una infanzia serena, la separazione dei genitori cambia tutto: inizia ad andare male a scuola, diventa una «una testa calda, ma grazie ad una relazione intensa sono cambiato», racconta. Quindi finisce la scuola, e proprio mentre pensa di iscriversi a un corso di Fashion Design «all’improvviso, le cose cambiano nuovamente: un mio video diventa virale su Instagram», così inizia a fare il content creator per lavoro con un profilo da 100 mila followers di cui molte «ragazzine perché avevo una faccina pulita. Ero il classico “bel faccino” con la fanbase di 15enni. Ai tempi, un mio video faceva anche 3 milioni di views». Da qualche anno si dedica alla creazione di profili social per aziende o brand: è stato in Australia, dove ha seguito le pagine social di una focacceria, e a Malta, dove ha collaborato con una Club House americana di content creators. Mondo social a parte, si candida a MasterChef Italia perché la cucina è la sua passione più grande, «insieme a moda e Formula 7». Il suo sogno è quello di diventare un private chef e declinare i suoi profili social «verso il mondo della cucina, perché ormai il mio lavoro mi ha stancato». Il suo stile in cucina è «caotico perché amo mischiare sapori e ingredienti che arrivano da tutto il mondo». Si definisce «lunatico e sincero», non le manda a dire e dice sempre la sua.
  • KATIA BASSOLINO – Marignanella (Napoli) – 43 anni, impiegata – La passione per la cucina, per Katia, nasce da bambina: passava molto tempo con i nonni («mia madre non voleva farmi cucinare mai – dice – perché era fissata con la pulizia»), quindi grazie a Nonna Assunta impara le ricette della tradizione partenopea. Durante gli anni dell’università (studia Giurisprudenza) conosce Daniele: si innamorano, si sposano e lei inizia a lavorare come impiegata nella sua azienda che si occupa di recuperare e restaurare ville storiche. Oltre al lavoro, Katia segue la figlia Diletta che pratica equitazione a livello agonistico: «La accompagno a tutte le gare per spronarla», dice. Oltre alla cucina, un’altra sua passione è disegnare gioielli: «Ho sempre avuto una vena artistica che dovevo sfogare», racconta. Si definisce determinata e orgogliosa dei propri successi: «Se faccio qualcosa lo devo fare bene, non sono da mezze misure», afferma. Ha frequentato diversi ristoranti stellati e ama gli chef partenopei come Peppe Guida, Gennaro Esposito e, ovviamente, Antonino Cannavacciuolo. «Io ho una faccia di bronzo – scherza – a volte entro senza dire niente a nessuno in cucina per congratularmi con gli chef». In cucina Katia ama preparare i piatti della tradizione napoletana apportando piccole modifiche che rendono le ricette personali: «La g novese la faccio anche di pesce con il tonno: tradizione sì, ma con innovazione nella preparazione». Negli anni si è esercitata su estetica e impiattamento, ma si è anche innamorata della panificazione. Il suo progetto post vittoria sarebbe quello di aprire una scuola di cucina.
  • LAURA TAMPELLINI – Gambara (Brescia) – 29 anni, disoccupataLaura inizia a lavorare subito dopo aver concluso il liceo artistico: metà giornata dà una mano nell’azienda di famiglia (settore ingrosso fiori e piante), metà invece fa la barista («mipiaceva fare i cappuccini con i disegnini», racconta). Preferisce la vita nel bar, quindi decide di approfondire le sue conoscenze con un corso di bartending che è costretta ad interrompere a causa della pandemia: «Mi sono quindi ritrovata a lavorare in un’azienda metalmeccanica, dovevo sollevare oggetti pesanti – ricorda – è stata una brutta esperienza perché essendo un ambiente molto grande ero considerata un numero». Laura continua a provare ma non riesce a trovare una realtà adatta a lei, in più nello stesso periodo subisce la perdita della nonna e interrompe una relazione che portava avanti facendo la spola tra Brescia e la Sardegna. Decide quindi di riprendere le redini della sua vita ma, per farlo, sente il bisogno di provare a cavarsela da sola, quindi risponde a un annuncio per fare la cameriera stagionale a Marina di Bibbona (Toscana): qui ha la possibilità di curiosare in cucina e fare domande, così pian piano le cresce la passione che la porta fino a MasterChef Italia. Si è iscritta perché ormai è sicura di sé e ha capito che, dice, «tutti i limiti che mi ponevo sono sempre stati nella mia testa». Laura è schietta e decisa, ora sogna di poter avere un programma tv in cui far conoscere le sue ricette alle persone ma soprattutto vuole scoprire, dopo tutti i lavori che ha provato a svolgere, se la cucina è davvero la sua strada.
  • LINDA MIRABELLA – Torino – 49 anni, barista – Vulcanica, esuberante, vera: Linda nasconde un po’ di insicurezza ed emotività ma è un osso duro. Il suo vero nome è Ermelinda ma, dice, «Ermelinda è retrò». Cresce in una famiglia di odontoiatri, quindi non può non frequentare scuole con indirizzo odontotecnico: ben presto, però, scopre una passione per i cocktail, quindi inizia a lavorare come barista: «Gli abbinamenti mi vengono spontanei e quando sono arrabbiata apro il libro dei cocktail», racconta. Nel tempo libero è una pugilessa («ora mi alleno, non combatto più», precisa), ha un passato da biker in sella (ha avuto una Ducati e una Harley «ma ora le ho vendute, cribbio»), e ha un unico credo, la fede granata: è infatti tifosa sfegatata del Torino, da anni ha l’abbonamento in curva («mi sono tatuata la scritta “Toro ti amo”sulla gamba e ho un armadio pieno di cose», dice). Ha vissuto per qualche anno anche in Liguria dove sognava di aprire un suo chioschetto. Due anni fa si è separata dal marito, oggi lavora come segretaria in uno studio odontotecnico e vive con sua figlia. Nonostante le origini partenopee della famiglia, a tavola non cresce tra le tradizioni culinarie napoletane. Voleva candidarsi a MasterChef Italia da tempo, «il programma mi piace, ogni volta metto in pausa e penso a cosa avrei fatto io», spiega. Si è convinta a iscriversi dopo aver incontrato Lavinia Scotto, componente della Masterclass di un paio di anni fa: «Le ho servito un drink, lei mi ha detto di iscrivermi a MasterChef Italia e mi è esploso il cuore, io credo nelle coincidenze».
  • MARTINA BURIANI – Nata a Pietrasanta (Lucca), vive a Dueville (Vicenza) – 25 anni, capocameriera – Martina è una ragazza non comune, per il vissuto e per le passioni che la caratterizzano. Si definisce « figlia di un minestrone di culture e provenienze»: è nata in Toscana «da una mamma italo-yemenita, la quale a sua volta è il frutto di una follia d’amore di nonna Gaby che è per metà tedesca; il mio bisnonno era un pilota d’aerei e quindi io, mamma, nonna e la mia bisnonna abbiamo viaggiato molto con lui e vissuto un po’ ovunque. Francia, Spagna, Kenya e Medio Oriente». Rifugio del cuore, in Italia, è l’ex convento dove è vissuta: «Quattro donne in un vecchio convento convertito vicino a Lucca, eravamo chiamate “le streghe”- dice – All’inizio ci stavo male, poi ho capito che la mia diversità è bella». Ha tante passioni: occulto, divinità antiche, mineralogia, tassidermia (l’arte della preparazione degli animali, in particolare dei vertebrati, per conservarne le spoglie a scopo espositivo e scientifico), collezionismo (soprattutto «orologi e camicie vintage, odio il fast fashion»), equitazione (che pratica a livello agonistico), sci e montagna in generale. Ha viaggiato molto «anche in solitaria: ho vissuto un mese in Eritrea e un mese in Giappone». Ha iniziato a fare la cameriera quando aveva 17 anni: sempre in sala, anche a livelli importanti perché è stata chef de rang nel ristorante 1 stella Michelin Matteo Grandi in Basilicata. Il salto in cucina non lo ha mai fatto perché « forse non ho mai pensato di essere all’altezza. Ma ad oggi ti dico che vorrei aprirmi un posticino tutto mio a km 0 e prodotti naturali». La cucina di Martina è mediorientale, attinge poco dalla tradizione italiana, «anche se le basi posso dire di conoscerle».
  • MARY CUZZUPÈ – Nata a Milazzo (Messina), vive a Villongo (Bergamo) – 30 anni, manager risorse umane – Mary ha origini siciliane, ma la famiglia è sempre stata in viaggio seguendo gli spostamenti del padre camionista: «Giravamo in continuazione, anche in Germania», racconta, finché non hanno deciso di stabilizzarsi in un piccolo paese in provincia di Bergamo. Lavora da quando è giovanissima, dice di essere cresciuta in fretta; inizia come cameriera per poi intraprendere un percorso di crescita professionale che la porta a diventare una delle responsabili dell’azienda. A tal proposito, di sé dice: «Ho sempre voglia di crescere, sono una perenne insoddisfatta». Quando non lavora le piace allenarsi in palestra, « ma per non perdere tempo mi sono comprata gli attrezzi e l’ho costruita in casa». Racconta di aver iniziato a cucinare durante la pandemia: mentre da una parte chiudeva la convivenza che stava vivendo, per evadere da quella situazione si dedicava ai fornelli. In realtà questa passione ha radici più antiche poiché, dice, «i miei genitori sono bravissimi e mio fratello ha fatto l’alberghiero per poi lavorare in uno stellato». Ora Mary coltiva il sogno di aprire un «eno-bistrot» in cui poter suggerire vini e cocktail da abbinare a piatti preparati personalmente da lei. Nel 2023 ha scoperto di essere celiaca e questo ha avuto un’influenza sulla sua cucina perché ha dovuto imparare a trattare nuovi tipi di alimenti adatti alle sue esigenze pur continuando a cucinare anche con il glutine per amici e familiari. Si reputa competitiva e affamata di conoscenza: «Devo vincere e devo essere la migliore, ho potenzialità e devo farle vedere», racconta.
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  • REZA DJEBBELLY – Nato in Iran, vive tra Roma e Parigi – 56 anni, consulente vendite – Alireza, per tutti Reza, ha vissuto fino ai 12 anni in Iran, suo Paese natale, poi si è trasferito a Parigi. Vive da solo da quando ha 18 anni. La sua vita cambia completamente dopo la laurea in Economia, quando inizia a viaggiare per l’Europa per lavoro ricoprendo diversi ruoli manageriali: «Ho viaggiato molto – dice – e questo mi ha permesso di imparare tanto sulle culture culinarie». Nel 2002 si trasferisce in Italia per lavoro: «Sono arrivato a Roma e ho percepito lo stesso calore nelle persone che c’era in Iran, dopo un giorno mi hanno invitato a casa a cena mentre a Parigi davo del lei a chi viveva con me». Il suo trasferimento a Roma è durato fino a un paio di anni fa, quando ha dovuto far ritorno a Parigi («ma ho comunque la casa a Roma, faccio tre giorni qua e tre giorni là», dice). Nella vita di tutti i giorni Reza ha quasi una “doppia personalità”: a lavoro è preciso e freddo, poi quando stacca non organizza niente, nemmeno i viaggi, si diverte a passeggiare, va al mercato e sceglie gli ingredienti con cui poi si diverte in cucina. «La cucina – racconta – è un mondo in cui mi isolo, dove posso sperimentare, voglio imparare il più possibile». Adora l’alta cucina, la paragona all’arte: «Quando ero giovane potevo permettermi un caffè del bar al mese, ora una volta al mese vado in uno stellato. Uno dei miei preferiti? Marco Martini, il suo modo di abbinare i cocktail è incredibile». È risoluto e ambizioso, si presenta sicuro di sé ma rispettoso. Sulla Masterclass dice: «So di essere a un buon livello, ora l’obiettivo è andare avanti step by step, “wish the best expect the worst”».
  • SAMUELE UVA – Desenzano del Garda (Brescia) – 19 anni, disoccupato – Nato e cresciuto a Desenzano del Garda (in provincia di Brescia) da una famiglia pugliese, Samuele ha 19 anni e una passione davvero viscerale per la cucina. Era un anno che aspettava di partecipare alle selezioni di MasterChef Italia, per lui era il sogno nel cassetto: lo scorso anno, infatti, si era ritirato dalla prima fase per conseguire il diploma all’Istituto Alberghiero. Nonostante questo non è rimasto «sul divano», ha lavorato «in un bar ma non ho messo piede in cucina. Per non rischiare». Samuele è un ragazzo molto determinato ma il suo carattere deve ancora definirsi appieno; è solare, a modo, simpatico, dice che tende «a fare gruppo e ad essere un compagnone, nella classe di MasterChef Italia mi immagino così, direi la mia sì, ma forse non subito». Quando parla di cucina trasmette realmente le emozioni che prova, definisce così il suo stile: «Abbastanza folle, cerco di costruire un piatto pensando alla sensazione che proverà il cliente. Un po’ come fa Antonino, cioè almeno credo faccia così. Crea felicità». Si definisce un “animale notturno”, pensa e ripensa a ricette e abbinamenti particolari e poi li annota nel suo quaderno segreto. Sperimenta molto, «ultimamente mi sto concentrando sulle frattaglie». Fa tanto sport, dal calcio al basket.
  • SIMONE BAZZALI – Sospirolo (Belluno) – 29 anni, contadino – Simone nasce nel bellunese dove vive con i suoi genitori e il suo inseparabile cane pastore Nashira. Ha passato l’infanzia in campagna, accompagnando il nonno a raccogliere erbe selvatiche e giocando con il fratello minore e gli animali da cortile: «Siamo sempre stati una famiglia ‘’rustica”- spiega – Mio nonno mi racconta che già a 4 anni cercavo di trasformare in orticello ogni spazio libero del nostro giardino». È ottimista e pragmatico: nonostante volesse studiare Agraria, opta per un percorso da perito chimico grazie al quale trova subito lavoro in un’azienda di occhiali. Il giudizio sul lavoro però non è positivo: «Era alienante – dice – e non creativo, però mi ha insegnato cosa non voglio fare nella vita, anzi mi ha stimolato ancora di più a trovare una nuova strada il prima possibile». Lascia presto il lavoro e approda sui social con la sua pagina legata all’agricoltura e all’allevamento: «Volevo aprire la mia azienda ma era ancora presto – racconta – quindi ho pensato di costruirci sopra una narrazione». La pagina ha successo, tanto da permettergli di fare il salto definitivo: « Volevo essere felice del mio lavoro e avere la libertà di farlo a modo mio – spiega -. Ho affrontato tantissimi problemi, specialmente per un ragazzo di 25 anni che non aveva nessun parente o amico già attivo nel settore»; oggi, a 4 anni dalla sua apertura, può contare su 4000 m2 di terreno coltivato, tantissime varietà di ortaggi, più di 100 tra polli e galline, e ha da poco avviato i lavori per costruire un agriturismo sul suo terreno. In tutto questo, MasterChef Italia rappresenta un aiuto concreto nel riuscire a realizzare questo sogno.
  • SIMONE GRAZIOSO – La Morra (Cuneo) – 35 anni, imprenditore nell’edilizia – Nato e cresciuto ad Alba, nel cuore delle Langhe, Simone ha origini siciliane e un carattere espansivo e carismatico. È sicuro di sé e del suo percorso: sostiene di essersi guadagnato tutto quello che ha. Definisce la sua famiglia d’origine «umile e unita»: cresciuto con nonna Maria, ha lasciato casa a 24 anni. Indipendente e dinamico, ha giocato a calcio in serie D e lavorato come postino e operaio. Oggi ha un’impresa edile tutta sua insieme a tre amici soci. Si definisce ambizioso, trasparente e diretto, spiega di amare «la bella vita perché me la sono sempre guadagnata da solo». La sua vita è come organizzata come se avesse in mente un file Excel in cui tutti i calcoli portano a un risultato ben preciso: «Ho un vulcano dentro, ma agisco con pazienza e strategia. Solo così si punta alla vittoria». dice. La cucina è la sua più grande passione (insieme a palestra e cross fit), sogna da tempo di partecipare a MasterChef Italia e, anzi, è sicuro di vincerlo. La sua idea di cucina è «ricercata e moderna, con qualche richiamo al mondo fusion». Sostiene di essere molto preparato tecnicamente. Il suo Chef preferito è Cannavacciuolo: «Mia moglie mi ha offerto una sola cena in vita mia. Da Antonino. Un vero onore».

LE RISERVE

  • PINO IACOBBE – Nato a Bari, vive a Miglianico (Chieti) – 61 anni, falegname – Giuseppe è «Pino per gli amici»: 61 anni, fa il falegname da tutta la vita. Energico e sempre in movimento, il suo percorso lo rispecchia appieno: nato e cresciuto a Bari, a soli 17 anni lascia la sua città per inseguire l’amore, una ragazza del Veneto; vive lì per 12 anni («Nel sangue sarò pure pugliese, ma il Veneto ce l’ho nel cuore e nella voglia di lavorare», scherza); poi conosce un’altra donna abruzzese e si sposta lì («Posso dire? Che cavolata che ho fatto!»). Nel frattempo, altre relazioni, altre storie da raccontare, soprattutto diventa padre di due figli (da due donne diverse) che oggi hanno 28 e 14 anni. È, evidentemente, pieno di vita e mette entusiasmo in tutto ciò che fa, ha tanti hobby: judo, pesca, musica, l’orto, la cucina. I sapori di Giuseppe sono semplici, sinceri e tradizionali, «mischiano Puglia, Veneto e Abruzzo». La sua però non è una cucina grezza, sottolinea che frequenta ristoranti stellati (anzi, garantisce di aver cenato in tutti gli stellati d’Abruzzo): «Sono amico di Peppino Tinari e vado anche da Niko Romito. I soldi meglio spesi sono quelli per il cibo». Dice di essere bravissimo a sfilettare, se la cava anche sulla pasta fresca («Faccio tutto, tranne il tortellino: quello è arte e devi avere il mignolo piccolo per farlo»). Si è candidato a MasterChef Italia perché «mi sono stufato di lavorare e voglio dedicarmi alla cucina». Determinato, Pino ha le idee chiare e pensa di arrivare lontano: «Sicuro io arrivo tra i primi dieci».
  • SARA FERRETTI – Bacoli (Napoli) – 26 anni, modellaSara nasce a Castellamare di Stabia ma ha sempre vissuto a Secondigliano. Dopo il liceo Classico, «che scelsi perché nonna insegnava Lettere e Filosofia alla Federico II», decide di dedicarsi interamente alla professione di indossatrice «perché anche papà da giovane faceva anche il modello attore», quindi ha voluto seguire il suo percorso. Già da quando aveva 16 anni, oltre ai servizi fotografici, fa la DJ nei locali notturni. Sara si ritrova così, a 19 anni, a Milano. «Avevo il carattere giusto per fare la modella, non solo la bellezza», racconta. Ma a Milano tutto cambia: ci resta solo due anni, «quelli che sono bastati a farmi cambiare lavoro» perché, spiega, «a me piace tantissimo la moda, ma credo che oggi giorno il canone estetico sia sempre più sbagliato». Tornata a Napoli, inizia a lavorare per uno showroom di moda come venditrice, esperienza che durerà per un anno e mezzo. Si è presentata ai casting di MasterChef Italia con l’intento di dedicarsi completamente a questo percorso, perché la cucina è la sua più grande passione, oltre alla moda, alla musica e alle moto. la cucina. Anche la cucina è un elemento che la lega al papà: «Luiperò è un tradizionalista puro, io invece sperimento di più», dice. Confessa di aver mandato la candidatura dopo la Masterclass fatta a Milano con Edoardo Franco, vincitore un paio di stagioni fa: «È stato un regalo del mio fidanzato, quando sono tornata a casa mi sono detta: perché no?».



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