Prosegue lo sviluppo del nuovo lungolago di Lecco. In corso i lavori nella zona dell’imbarcadero e terminato il raddoppio della ciclopedonale di Rivabella, tocca al polo per gli sport acquatici delle Caviate. Nella mattinata di mercoledì 11 dicembre tecnici e addetti della Roger Group Srl di Milano hanno iniziato a tagliare rovi, alberi e arbusti che con il tempo hanno invaso la zona: duecentonovanta giorni per portare a termine un intervento da complessivi 1,3 milioni di euro, cofinanziati al 50% da Regione Lombardia con un apposito bando Arest nell’ambito del progetto denominato ‘MIL – Mobilità’ Integrata Lacuale: una nuova esperienza per vivere quel ramo del Lago di Como’.
La gestione del bar
Dal 1° agosto 2024 il bar della Caviate è stato riaperto sotto la gestione di Massimo Riva e Monica Milani, titolari dell’apprezzato marchio di abbigliamento ‘Breva e Tivan Republik’. Nel dettaglio, Riva ha rilevato l’attività insieme a un altro socio, e la compagna sarà al suo fianco in un bar che si è prefisso l’obiettivo di essere, in realtà, molto di più. La nostra intervista.
“Il nostro lungolago è una serie di episodi e questo riguarda gli sport acquatici – ha precisato il sindaco Mauro Gattinoni durante il punto stampa -. Creiamo una nuova accessibilità e un nuovo polo attrattivo per la città, un tassello in più per la piattaforma 1 che sta cambiando faccia”.
Come detto, il contributo economico di Regione Lombardia è stato di vitale importanza: “Per noi è importante questo momento, rappresenta la messa a terra della programmazione negoziata – ha sottolineato il sottosegretario alla presidenza Mauro Piazza -. Il bando Arest crea delle situazioni di sviluppo occupazionale ed economico su un settore specifico come quello dell’attrattivita turistica. L’occasione per la città è molto bella, questo tratto è già molto frequentato da chi fa sport”.
La caccia al gestore
Sarà tempo, a breve, anche di cercare il gestore dell’area. “Diamo un’identità e una nuova prospettiva a questo luogo, il progetto va in questa direzione. A inizio 2025 cercheremo i soggetti che animeranno questa piattaforma e siamo molto curiosi di vedere la risposta. C’è grande curiosità anche da parte degli operatori”, ha fatto presente l’assessore comunale all’attrattività territoriale Giovanni Cattaneo.
Il lavoro è stato portato avanti a quattro mani con l’assessorato che si occupa delle opere pubbliche governato da Maria Sacchi: “Questo è il modo migliore per mettere risorse e progettualità in questa parte del territorio. Noi lecchesi, del resto, usiamo già gli spazi anche se non sono infrastrutturati e questo è il caso. Attenzione al lungolago e ai lecchesi, ma anche ai tanti non lecchesi che non arrivano qua”.
“L’attenzione è stata essenzialmente legata all’inserimento, confidiamo sul fatto che l’esito possa essere positivo – ha precisato l’architetto Stefano Santambrogio di Casatenovo che ha seguito la progettazione -. Impatto dei lavori? Devieremo parzialmente il traffico ciclopedonale nei primi 60 metri, ma l’occupazione è limitatissima. Sarà complicato eseguire l’opera”.
Quasi tutto passa nelle mani della Roger Group: “Ci teniamo tantissimo, siamo abbastanza preparati ad affrontare queste situazioni e a recepire le indicazioni delle varie amministrazioni”, ha concluso il geometra dell’impresa Domenico Romeo.
Le 12 proposte al Comune
A marzo 2023 erano arrivate dodici proposte diverse al Comune di Lecco. Si parla di noleggio attrezzature e imbarcazioni, corsi e attività sul lago. Queste, in sintesi, le idee arrivate sul tavolo di Palazzo Bovara all’interno della manifestazione d’interesse. L’iniziativa, come detto, si inserisce nel progetto Mobilità Integrata Lacuale che coinvolge il Comune di Lecco come capofila, a cui si aggiungono la Provincia di Lecco e i comuni di Malgrate, Valmadrera e Perledo, con l’importante collaborazione dell’Autorità di Bacino, nell’ambito del programma AREST voluto da Regione Lombardia.
Alcune proposte si sono focalizzate maggiormente sugli eventi, con l’organizzazione di regate e momenti di promozione della dimensione lacuale di Lecco in chiave internazionale, partendo sempre dalla valorizzazione dell’ambiente naturale e dalla possibilità di avvicinare sia gli appassionati che i neofiti delle diverse discipline nautiche.
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