serata informativa giovedì 12 dicembre alle 20.30 in Comunità – LaVocedelNordEst

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La CER (Comunità energetica rinnovabile) si propone quale scopo principale quello di fornire benefici ambientali, economici e sociali a livello di Comunità ai propri soci o alle aree territoriali in cui opera, attraverso la produzione, l’accumulo e la condivisione di energia da fonti rinnovabili a fini di autoconsumo (non quello di ottenere profitti finanziari)


Primiero (Trento) – Nasce finalmente anche a Primiero – per opera di alcuni soggetti privati (non da istituzioni locali come è avvenuto da tempo, in altre valli vicine) – una nuova comunità energetica senza fine di lucro e di estrema importanza per il territorio. In un contesto di transizione energetica dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili si possono percorrere soluzioni innovative, virtuose e accessibili, che restituiscano maggiore controllo sulle risorse ai cittadini e vantaggi collettivi anche nei territori periferici.

“Nella ridente ma ‘pusterna’ frazione dei Masi di Imèr in Trentino – spiega Daniele Gubert, per conto della nuova associazione Verd&Blu – ai piedi del Monte Vederna, nei mesi d’inverno manca del tutto il sole: all’antico villaggio dei menadàs, gli operai un tempo addetti alla fluitazione del legname lungo il torrente Cismón, non arriva la rete di teleriscaldamento a biomassa, perché “non conviene” alla locale società multiservizi municipalizzata.

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Che fare allora per un’azienda locale che, acquisito l’immobile abbandonato della scuola elementare, lo volesse ristrutturare per trasferirvisi dalla ormai affollata Fiera di Primiero? La pompa di calore, per essere sostenibile, ha bisogno di un impianto fotovoltaico, ma se questo è coperto di brina per lunghe settimane, come se ne esce?”

La risposta è semplice: “andare a prendere” la luce in luoghi più esposti, come ad esempio il tetto di un maso a mezza quota, aiutando così l’edificio del fondovalle a risultare vivibile e confortevole anche nella stagione fredda.

“Tutto questo – continua Gubert – è reso possibile dalla configurazione di una sottorete virtuale nei sistemi di distribuzione dell’energia elettrica (utilizzando le linee esistenti), e si concretizza attraverso la gestione da parte una “Comunità energetica rinnovabile” orientata all’autoconsumo collettivo. In Italia le CER sono incentivate attraverso il piano NextGenerationEU: per ogni kilowattora scambiato istantaneamente dal produttore al consumatore verrà riconosciuto, per i prossimi vent’anni, un corrispettivo variabile. Sarà poi il soggetto promotore, un’associazione senza scopo di lucro o una cooperativa, a destinare queste risorse a favore dei soci e del territorio in cui opera”.

Tornando a Primiero: “I principali soggetti economici e istituzionali locali si erano mobilitati nei mesi scorsi – aggiunge Gubert – per attivare una CER attraverso un piano di implementazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici, ma sembra che questo si sia arenato per la relativa redditività degli investimenti, orientati piuttosto su più allettanti grandi installazioni di rinnovabili in altre regioni. L’onere tecnico-burocratico di aprire questa opportunità di impatto sociale e ambientale positivo sulla comunità se lo sono presi allora, oltre al nuovo inquilino della scuola dei Masi, una manciata di aziende e di cittadini privati, che hanno costituito già nell’agosto 2024 l’Associazione Verd&Blu – Comunità Energetica Rinnovabile di Primiero, potendo contare sul contributo del Bando efficienza energetica 2024 della Camera di Commercio Industria Artigianato Turismo e Agricoltura di Trento”.

L’intento dell’associazione non è speculativo né aggressivo rispetto al prezioso territorio montano, preferendo piccoli impianti sui tetti rispetto a nuova occupazione di suolo, orientato a vantaggi distribuiti e massima democraticità nella gestione e redistribuzione delle risorse: lo spirito è quello cooperativistico di un tempo, ormai superato dall’estrema finanziarizzazione dell’economia anche in campo energetico.

Giovedì 12 dicembre ad ore 20:30 presso la Sala Negrelli della Comunità di Primiero verranno illustrate le possibilità offerte dall’adesione alla CER, che è ad esempio veicolo indispensabile per ottenere il finanziamento a fondo perduto del 40%, a valere sulle risorse del PNRR, sui nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile ubicati in Comuni con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti.

Interverrà Filippo Segata, Chief Operating Officer di Alpinvision srl, la startup innovativa del pinetano che ha realizzato una specifica piattaforma software gestionale per le Comunità Energetiche, in grado di supportare la ricerca di un equilibrio ottimale all’interno di configurazioni di autoconsumo.

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