Un itinerario fra le Natività della Toscana: torna ‘Terre dei Presepi’

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La magia del presepe nella Toscana diffusa, è questo il senso dell’iniziativa Terre di Presepi presentata oggi (16 dicembre) a palazzo del Pegaso.

100 paesi e 100 presepi è il suggestivo itinerario per il Natale offerto dall’associazione nazionale Città dei Presepi e dal suo coordinatore Fabrizio Mandorlini: “Quest’anno proponiamo un itinerario diffuso in tutta la Toscana, 100 paesi e 100 presepi da visitare. Un itinerario che ci permette di scoprire attraverso i presepi tanti luoghi altrimenti lontani da quelli che sono i circuiti classici del turismo. L’obiettivo è anche quello di portare le persone nei luoghi identitari delle comunità valorizzando le loro bellezze artistiche, paesaggistiche e architettoniche. Si passa dai presepi della Valle dell’Arno, che sono i presepi storici, perché fu grazie a loro che dieci anni fa nacque l’itinerario Terre dei Presepi e da lì si può andare nel senese, nel fiorentino, fino ad arrivare all’aretino, alla Lunigiana e alla Garfagnana e così con il nostro itinerario attraversiamo tutta la regione”.

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Il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo ha ringraziato l’associazione nazionale Città dei Presepi e il suo coordinatore Fabrizio Mandorlini per questa importante iniziativa. “Il presepe in dieci anni – le parole del presidente Mazzeo – è diventato non solo un luogo di preghiera ma anche un’opportunità per attirare tantissime cittadine e cittadini da tutte le parti della Toscana e non solo”.

“Così – ha concluso – si rappresenta la nostra identità e la nostra storia. Ognuno di questi presepi ha qualcosa di particolare che riguarda il suo territorio e la Toscana. Un ringraziamento particolare va poi alle volontarie e ai volontari che riescono a rendere unici questi presepi. Non è un caso che solo qualche giorno fa siano stati ricevuti tutti insieme da papa Francesco”.

“Il coordinamento è nato da diversi anni – racconta il consigliere regionale Enrico Sostegni – con l’idea di far conoscere le realtà che erano sparse in tanti comuni. L’idea di metterli in rete, anche con le credenziali del pellegrino, un vero e proprio passaporto dove annotare tutte le visite, ha fatto crescere questa rete e ora si è raggiunto il prestigioso traguardo dei 100 presepi. Si tratta di una consolidata esperienza religiosa, culturale, ma anche turistica. La Toscana in questo periodo, tra dicembre e gennaio, offre un ulteriore richiamo dando la possibilità di visitarli e di vivere le emozioni delle manifestazioni con i presepi viventi”.

Di una “attività preziosissima” ha parlato il consigliere regionale Andrea Pieroni, aggiungendo che “in questi anni l’associazione Terre di presepi ha raccolto intorno a sé decine e decine di rappresentazioni e perché attraverso la valorizzazione dei presepi si valorizzano il nostro territorio, le nostre bellezze artistiche, la nostra cultura”.

Era presente alla conferenza anche la consigliera regionale Elena Meini

Terre di Presepi è nato nel 2014 e festeggia il suo decennale. Per questo è stata realizzata una specifica mostra a San Miniato , nella chiesa di San Francesco, che vedrà esposte rappresentazioni dei paesi che fanno parte dell’itinerario, a cui si affiancherà una pregevole opera presepiale proveniente dal Museo delle civiltà del ministero della cultura. Dal Vaticano arriverà, invece prima di Natale, Luce, la grande mascotte ideata dal Pontificio Consiglio per l’Evangelizzazione e che sarà esposta fino al 6 gennaio. Sabato 14 dicembre i presepisti che hanno realizzato il presepe vivente d’Italia a Roma alla Basilica di Santa Maria Maggiore hanno incontrato in udienza Papa Francesco.

L’obiettivo, in occasione delle festività natalizie, è quello di offrire ai visitatori l’opportunità di conoscere la Toscana diffusa e valorizzare attraverso il presepe l’arte, le bellezze architettoniche e paesaggistiche, l’enogastronomia portando le persone a conoscere attraverso momenti esperienziali le comunità e il loro senso identitario. A ogni paese e presepe è stato attribuito un numero progressivo che lo identifica nell’itinerario regionale e una credenziale chiamata credenziale del pellegrino presepista. ‘Timbrando’ il proprio passaporto si attesta la visita al paese e al presepe.

L’elenco completo è consultabile sul sito www.cittadeipresepi.com.

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