LOMBARDIA ECONOMY – Progetto Caput Mundi

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Il progetto Caput Mundi punta a un turismo sostenibile, diffuso e digitale partendo da Roma, valorizzando borghi e cultura oltre le città d’arte per il Giubileo 2025

Il Giubileo è al via. Una grande occasione per superare il gap del collo di bottiglia per il quale il 70 per cento dei turisti visita solo l’1 per cento del Paese, affollato nelle città d’arte cui crea problemi di accoglienza, di convivenza con gli abitanti dei centri storici, di gestione, di crescita dei prezzi, di sostenibilità.

Il Ministero del Turismo prova ad affrontare il problema con il progetto Caput Mundi per sviluppare un modello di turismo sostenibile da Roma in connessione con i flussi previsti dall’evento giubilare del 2025 (25 milioni di visitatori).​ Gli obiettivi includono la creazione di itinerari turistici nazionali che, partendo dalla Capitale, portino i flussi turistici lungo percorsi nazionali spesso meno noti, interventi di valorizzazione, restauro e restituzione al pubblico dei monumenti con una moderna fruibilità digitale e interattiva, la realizzazione di una app turistica dedicata e un grande piano di interventi preventivi antisismici.

Il progetto intende anche rafforzare la connessione tra scuola, università, imprese e cittadini con i luoghi della cultura, supportando la transizione green e digitale degli operatori culturali. Inoltre, Caput Mundi è citato come uno dei modelli di riferimento per offrire esperienze attrattive e distintive che uniscano risorse culturali di eccellenza a livello internazionale e risorse locali di valore, ma meno conosciute, e per intercettare specifici segmenti di domanda e distribuire i flussi turistici su un territorio più ampio.

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La Banca d’Italia stima che il turismo contribuisca al Pil italiano per il 5 per cento e all’occupazione per il 6 per cento. Si può crescere, a patto di uscire dalla concentrazione nelle città d’arte verso la scoperta dell’intero territorio.

Il progetto ha dunque il suo senso, ma abbiamo riserve sui tempi di realizzazione. Basti pensare che il termovalorizzatore programmato per Roma sarà completato solo nel 2027, due anni dopo che i turisti se ne saranno andati.

C’è un’assoluta esigenza di creare una volontà condivisa di sviluppo integrato delle azioni settoriali, in una regia integrata.

Il turismo organizzato che va di pari passo con Fiere e MICE deve poter fruire di una programmazione e digitalizzazione dell’offerta, in modo da poter fornire servizi agli attori, ma non solo. Sono infatti in crescita i nomadi digitali che amano organizzarsi in autonomia.

Accessibilità e mobilità sono colli di bottiglia che, in assenza di un’accurata programmazione, ostacolano un’ordinata gestione dei flussi.

Le strutture ricettive, alberghiere ed extra alberghiere, open air, agriturismi devono essere proposte in modo integrato, accessibile, trasparente. Di particolare importanza per il turismo di Alta Gamma un’ospitalità di alto livello, ancora carente, e la capacità di proporre opportunità di collegamento non solo con luoghi iconici, ma anche con eventi e shopping.

Per il turismo leisure è necessario disporre di percorsi integrati che valorizzino eccellenze costa/entroterra, ambiente, cultura, eventi, borghi turistici, luoghi delle radici di provenienza dei 70 milioni di italiani nel mondo.

Per il turismo culturale valgono considerazioni che vanno oltre l’eccellenza per portarci ai circuiti di eccellenza, al turismo formativo e scolastico, a quello religioso e dei cammini, a quello esperienziale fino al turismo sociale.

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Alla base di tutto rimane l’esigenza di fare sistema, di creare destinazioni con azioni di marketing territoriale partecipato, che vedano gli attori cooperare per realizzare percorsi duraturi, diffondendo la cultura dell’accoglienza e delle pratiche di successo, sostenendo le imprese che hanno visione del futuro. È un percorso complesso ma obbligatorio. La prova del Giubileo dovrà essere la cartina di tornasole di un cambiamento di visione e della crescita degli attori coinvolti nello sviluppo. In tutti i nostri borghi che sono una ricchezza unica e ubiquitaria del nostro Paese.

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