Dissesto idrogeologico, si consolida il centro abitato di Roccavaldina (ME). Schifani: “Restituiamo sicurezza ai cittadini”

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Potrà essere consolidato il costone roccioso sul quale sorge parte del centro abitato di Roccavaldina. L’Ufficio per il contrasto al dissesto idrogeologico, guidato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha pubblicato la gara per intervenire sulla zona Nord-ovest del piccolo comune del Messinese, lì dove parecchie costruzioni sono state lesionate e messe in pericolo dall’instabilità del terreno su cui poggiano.

Renato Schifani

“Adesso – sottolinea il governatore – per i cittadini che precauzionalmente avevano abbandonato la propria abitazione ci sarà la possibilità di ristrutturarla e di ritornare a viverci in tutta sicurezza. È quello che noi chiamiamo il diritto alla serenità della gente. Ed è per questo che, giorno dopo giorno, prestiamo la massima attenzione alle istanze che arrivano dal territorio per trovare, nel più breve tempo possibile, le soluzioni idonee a rimuovere i pericoli esistenti”.

Per affidare i lavori, gli uffici di piazza Ignazio Florio a Palermo, diretti da Sergio Tumminello, hanno messo a disposizione circa 700 mila euro. Il bando si chiuderà il prossimo 21 gennaio, ultimo giorno utile per presentare le offerte.

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Oltre a mettere al riparo gli edifici che si trovano sulla sommità dell’altura, i lavori previsti consentiranno di proteggere da possibili crolli anche alcuni giardini privati che si trovano a valle e, soprattutto, la via Panoramica, l’importante arteria chiamata così perché si affaccia sul golfo di Milazzo. Sono previste operazioni di rimozione dei massi pericolanti oltre al rivestimento di alcuni muri a secco che si trovano sulla sommità del costone. Sulle pareti verranno posizionati pannelli di fune ancorati alla roccia, in modo da contenere le spinte verso il basso. Tutte le protezioni installate in passato, e ormai usurate, verranno inoltre rimosse e sostituite.

Appaltati i lavori per consolidare  anche il centro abitato di Tripi

La Struttura per il contrasto al dissesto idrogeologico, che fa capo al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, ha affidato i lavori di consolidamento da effettuare sulla via Francesco Todaro a Tripi, comune del Messinese. Si tratta dell’arteria sulla quale si trovano i locali attualmente occupati dall’Amministrazione comunale. L’intervento, così come stabilito al termine delle procedure di gara effettuate dagli uffici diretti da Sergio Tumminello, sarà eseguito dalla Costruzione Green di Cammarata che, sulla base del ribasso offerto, avrà a disposizione un budget di 876 mila euro.

La via Todaro è sorretta da un muraglione in pietrame che le infiltrazioni d’acqua hanno reso col passare del tempo sempre più instabile, con il rischio che un ulteriore indebolimento possa provocarne, prima o poi, il collasso.

Renato Schifani

“Ci accingiamo a realizzare – sottolinea Schifani – un’operazione di prevenzione che, come sempre, resta l’arma più efficace contro ogni potenziale disastro. Le opere che stanno per partire, oltre a salvaguardare l’incolumità pubblica in questa zona nevralgica del centro abitato, permetteranno alla macchina amministrativa locale di proseguire senza pause la propria attività, scongiurando il ripetersi di un nuovo trasferimento di tutto il personale così come avvenne diversi anni fa”.

Le prime avvisaglie di movimenti franosi in quest’area risalgono al 1988 e già allora il Comune si adoperò per contrastare i cedimenti in corso. Adesso, grazie all’intervento disposto da Palazzo d’Orleans, l’antica parete sarà definitivamente stabilizzata attraverso una paratia di circa trenta metri da posizionare alle sue spalle, in modo da non intaccarne il prospetto. Inoltre, sarà realizzato a monte un canale drenante per intercettare le acque del sottosuolo e convogliarle correttamente nell’impluvio che si trova a valle.

“A Tripi – conclude il presidente – stiamo lavorando per archiviare tutte le situazioni di pericolo esistenti, così come dimostra l’altro intervento in corso sul costone roccioso su cui si erge il castello e quello che abbiamo finanziato per mettere in sicurezza la zona del paese in cui sorgevano i locali dell’ex municipio, irrimediabilmente lesionati da movimenti franosi. Qui, come in ogni altro agglomerato urbano dell’Isola, la nostra attenzione resta altissima”. 



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