stamani sono state consegnate le tre Borse di Studio

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Nella cornice di Sala Nones di Banca per il Trentino Alto Adige – Credito Cooperativo Italiano si è rinnovato l’appuntamento con la consegna delle tre Borse di Studio della Fondazione Cassa Rurale di Trento riservate ad altrettanti giovani studentesse e studenti del nostro territorio impegnati in percorsi di alta formazione in Italia e all’estero.

Quando l’anno vecchio sta per salutarci e il nuovo anno sta per iniziare, un appuntamento tradizionale appartiene alla consegna delle Borse di Studio della Fondazione Cassa Rurale di Trento.

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La cerimonia di premiazione è stata ospitata, nella tarda mattinata di oggi, alla sala Nones della sede di Banca per il Trentino Alto Adige – Credito Cooperativo Italiano alla presenza di Debora Cont, presidente della Fondazione Cassa Rurale di Trento, delle e dei componenti del consiglio di amministrazione.

All’appuntamento hanno partecipato, inoltre, Giorgio Fracalossi, presidente di Banca per il Trentino Alto Adige – Credito Cooperativo Italiano, ed Elisabetta Bozzarelli, vicesindaca del Comune di Trento e assessora alla cultura.

“Le Borse di studio sono un grande orgoglio per la Fondazione perché il nostro obiettivo è quello di  investire nel futuro, sostenendo giovani talentuosi e meritevoli che rappresentano il cuore pulsante della nostra società – ha osservato in un passaggio del suo intervento Debora Cont, presidente della Fondazione – Viviamo in un mondo in costante evoluzione, in cui le sfide da affrontare sono molteplici, ma sappiamo che il vero cambiamento parte sempre dalle persone. La nostra Fondazione crede fermamente che offrire opportunità non sia solo un atto di generosità, ma un dovere verso la collettività”. 

Tre le Borse di Studio, ognuna del valore di 12mila euro, destinate a giovani laureate e laureati che intendono iniziare o proseguire un progetto di alto livello di studio o perfezionamento o ricerca, presso Università o Istituzioni italiane o estere, pubbliche o private.

Il Comitato di valutazione era formato dal presidente Sandro Bolognesi (direttore generale di Cassa Centrale Banca), Lucia Martinelli (biologa, ricercatrice al Muse di Trento) e Antonio Carlini (musicologo e direttore artistico della Società Filarmonica di Trento).

I premiati

Per l’ambito economico – giuridico il riconoscimento è stato assegnato a Margherita Cordellini, 22 anni, di Trento, titolare del diploma universitario in scienze politiche conseguito presso l’istituto Sciences Po Parigi per il progetto “Master in International Development” (Laurea magistrale in sviluppo internazionale) in svolgimento presso Sciences Po Parigi.

Obiettivo del progetto. “Il Master in International Development di Sciences Po Parigi si propone di formare studenti capaci di comprendere e affrontare le sfide contemporanee dello sviluppo sostenibile nei paesi a basso e medio reddito – spiega Cordellini – Riconosciuta come prima Università nell’Unione Europea e seconda a livello globale nelle scienze politiche e studi internazionali, Sciences Po Parigi adotta un approccio interdisciplinare che unisce teoria e pratica, facilitando l’inserimento degli studenti nel mercato del lavoro. Motivata da una profonda passione per il Medio Oriente, il Nord e l’Est Africa, ho intrapreso questo Master per acquisire competenze in economia dello sviluppo, finanza e cooperazione internazionale che mi permettano di implementare, analizzare e valutare progetti di sviluppo in queste regioni. Gli studenti possono personalizzare il proprio percorso accademico scegliendo aree tematiche di interesse; nel mio caso, ho scelto di specializzarmi in economia globale e in diritti umani”.

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Per l’ambito tecnico – scientifico la Borsa di Studio è stata assegnata a Matteo Largher, 22 anni, di Lavis. Laurea in Ingegneria Informatica, delle Comunicazioni ed Elettronica all’Università di Trento, per il progetto “Rilevabilità e analisi delle formazioni geologiche sottosuperficiali di Venere tramite simulazioni come supporto al Subsurface Radar Sounder (SRS) a bordo della missione EnVision” in svolgimento presso Università degli Studi di Trento e Politecnico di Milano”.

Obiettivo del progetto. “Sviluppo di progetti di ricerca con il laboratorio di Remote Sensing presso l’Università degli Studi di Trento e completamento del percorso magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso il Politecnico di Milano – spiega Largher – Il conseguimento della laurea magistrale in Ingegneria delle Telecomunicazioni presso il DEIB del Politecnico di Milano mira ad ampliare il mio profilo accademico, con un focus particolare su aspetti avanzati e specifici nel settore della progettazione e analisi di sistemi radar. La pubblicazione scientifica di un articolo accademico riguardante l’analisi dei dati radar della sotto-superficie di Venere, dal titolo Geological formation and clutter impact on SRS Subsurface Detection in Venusian Tesserae, rappresenta un’opportunità per acquisire esperienza nel campo della ricerca e nella diffusione dei risultati scientifici. Il progetto potrà avere nuovi sviluppi per altre missioni spaziali ma anche in diversi contesti terrestri”.

Per l’ambito umanistico – artistico a Luisa Pisetta, 26 anni, di Albiano, laurea magistrale in Applied Human Rights all’Università di Arti Applicate di Vienna, per il progetto “Choreo-ethical Assemblages – Narrations of Bare Bodies” (Assemblaggi coreo-etici – Narrazioni di corpi spogli) in svolgimento presso Università del progetto è di Arti Applicate di Vienna.

Il progetto di ricerca ‘Choreo-ethical Assemblages – Narrations of Bare Bodies’, guidato da Mariella Greil, mira a esplorare le relazioni e le intersezioni tra Performance, Filosofia e Terapia, concentrandosi su pratiche, forme e metodi di un “essere in contatto” – spiega Pisetta – L’obiettivo è indagare, riflettere e sintetizzare gli scambi e le differenze tra queste discipline attraverso una prospettiva transdisciplinare, con il fine di sviluppare una collezione di “Narrations of Bare Bodies”. Tali narrazioni, elaborate in un contesto artistico e sociale, puntano a creare spazi di incontro significativi e generativi, capaci di diffondere conoscenze incarnate mediante workshop, performance, pubblicazioni e conferenze”.

Conclusa la presentazione è stata protagonista della “performance “Dis/Spiri” parte di un lavoro più ampio dedicato a esplorare l’interconnessione del respiro”.



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