30 Novembre – Sono Stefano Gheno e Silvia Serafini ad inaugurare l’albo doro del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Ultra Trail. Oggi è andata in scena la prima edizione della corsa off road di 51 km con dislivello positivo di 2.265 metri lungo il Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Per il 40enne vicentino la schiacciante vittoria in 4h39’24’’ (il secondo è arrivato con un distacco di 48 minuti), per la 35enne trevigiana il convincente successo in 6h09’30’’.
Spettacolo e fatica sul percorso tra Vidor (che ha ospitato la partenza di fronte al municipio), Colbertaldo, le alture meridionali di Valdobbiadene, Col San Martino, le Vedette di Farra di Soligo, Premaor di Miane, i Tre Ponti di Follina, l’area di Cison con Zuel di Qua e di Là, Arfanta, Tarzo, Nogarolo e Serravalle e Vittorio Veneto, con il traguardo posto in piazza del Popolo. Per i partecipanti anche tratti particolarmente impegnativi, come il ripidissimo Monte Moncader (470 metri), la parte finale del Monte Comun (490 metri) e del Monte Baldo (597 metri), la collina più alta del percorso. E chi non ha tenuto troppo d’occhio il cronometro, ha potuto apprezzare trincee, gallerie e postazioni militari (visibili sulle colline), ossari e sacrari militari, oltre a borghi di suggestiva bellezza e panorami mozzafiato.
Domani, domenica 1 dicembre, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Running Festival prosegue con altre tre corse: a Vidor, dalla cantina La Tordera, poco distante dal fulcro logistico, il centro polifunzionale di piazzale Capitello, alle ore 8.30 ci sarà la partenza della 2a Conegliano Valdobbiadene Prosecco Marathon di 42 km, alle 10.00 della 14a Conegliano Valdobbiadene Prosecco Run di 21 km e alle 10.20 della 9a Conegliano Valdobbiadene Bollicina di 10 km. I partecipanti correranno dentro 51 cantine e tra i filari dei vigneti, con scorci indimenticabili e ristori “rinforzati” anche dentro le aziende agricole. Alla regia, Tri Veneto Run.
I PROTAGONISTI DEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO ULTRA TRAIL
Al maschile, gara tutta di testa e dominio schiacciante per il favorito della vigilia, il quarantenne Enrico Gheno, impiegato tecnico della Valbrenta, in provincia di Vicenza, un passato da nazionale di canoa slalom e rafting, approdato al trail solo nel marzo 2022. “La gara è andata davvero molto bene, mi sono divertito, il percorso era sicuramente adatto alle mie caratteristiche – ha detto il vincitore appena dopo l’arrivo – ho preso subito la testa della corsa e ho corso in solitaria. Il tracciato mi è piaciuto molto, in particolare tutti i passaggi in cresta sulle colline, con i panorami a destra e sinistra. Mi è rimasto impresso, tra tutti, il tratto sopra Revine Lago”. Dietro a Gheno, primo in 4h39’24’’, staccato di oltre 48 minuti, l’austriaco Dieter Bemmerl (5h28’03’’) e il trevigiano Nicola Nardi (G.S. Run for Mike; 5h28’37’’).
Al femminile, gara più combattuta con Silvia Serafini che si mette subito in testa a “tirare”, venendo poi superata ad un ristoro da Marika Latronico (Polisportiva Valdagri), ma capace di riportarsi al comando dopo l’ultimo ristoro. L’opitergina Serafini, da poco diventata mamma, ingegnere informatico oggi residente a Madrid, in Spagna, alcuni anni fa è stata specialista delle skyrace e delle corse in montagna, scrivendo pagine importanti di questa disciplina. “La gara è andata sopra ogni aspettativa, ho avuto da poco una bambina e ho ripreso ad allenarmi di recente, sono davvero molto contenta per come è andata – ha spiegato Serafini – mi è piaciuta molto la prima parte, dura, tecnica, ma tutto il percorso è davvero stupendo. Appena ho saputo di questo ultra trail ho voluto iscrivermi subito, e avevo ragione. E’ meraviglioso. Spero di tornare anche il prossimo anno”. Alle sue spalle, a completare il podio, Marika Latronico (Polisportiva Valdagri; 6h24’40’’) e Deborah Simonetti (Run&Fun Belluno; 6h24’50’’).
Ad accogliere gli atleti proprio di fronte al municipio di Vittorio Veneto, il sindaco Mirella Balliana. “Siamo stati davvero felicissimi di ospitare l’arrivo dell’Ultra Trail – ha commentato il primo cittadino vittoriese – per noi è stata un’opportunità unica di far parte e vivere da dentro il grande evento Conegliano Valdobbiadene Prosecco Running Festival. La nostra città ha potuto far vedere agli atleti arrivati anche dall’estero le sue bellezze dal punto di vista ambientale e naturalistico, artistico e storico. Speriamo di applaudire gli atleti, che hanno dato prova di grande forza su un percorso davvero impegnativo, anche il prossimo anno”.
LA DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO ULTRA TRAIL (a cura del suo progettista Giovanni Carraro)
Da Vidor i partecipanti hanno affrontato un primo strappo sui tornanti della Via Crucis che conduce al Monumento Ossario del Colle del Castello, dove hanno potuto godere di una visuale spettacolare della linea delle Colline e del Quartier del Piave. In seguito, hanno percorso le piccole montagne che si concatenano tra di loro dopo il Sentiero dei Cipressi: il Col Carpenon (m 230), il Mont de la Polenta e il Col Castelón nei pressi del quale sorge il santuario della Madonna delle Grazie. Attraversata via Martiri della Liberazione a Colbertaldo, hanno corso sulla Cal de le Crode e tra i vigneti del Col Giardino, quindi dopo le località del Salt e della Federa hanno corso in forte salita sul Col Maor (m 368), cima più alta di Vidor.
Scesi dal Col Maor sono saliti ancora più in quota, al Col Mongarda (m 421) e in seguito hanno raggiunto il Col Moliana dove ci sono trincee della Grande Guerra (m 445). Dopo un passaggio tra i vigneti, sono entrati a Col San Martino, dove hanno tirato il fiato giusto per un attimo, prima di affrontare nuove salite sul “Il Sentiero delle Vedette” che permette di arrivare a Soligo passando per la chiesa di San Vigilio, simbolo di Col San Martino e icona delle colline, il ripidissimo Monte Moncader (470 m), il Roccolo (474 m), il Monte Pertegar (485 m), la Forcella Xocco, il Pian Serafin (470 m), le Colesìe (453 m) e il Col Vinal (450 m), la Forcella di San Martino (360 m), il Col Maor (436 m), Collagù, splendido borghetto noto per il santuario che custodisce le spoglie di Sant’Emilio Martire e di Santa Florida, quindi in discesa per il Bosco Impero fino al torrente Soligo dove hanno deviato a nord.
Il successivo tratto ha costeggiato il Soligo e poco dopo ha previsto l’attraversamento del torrente Campea sul Ponte dell’Umanità. Passando per i vigneti in località Talponade, i partecipanti sono giunti pressoché in pianura a Premaor, quindi hanno proseguito a nord per strada sterrata fino ai Tre Ponti. Sono giunti così a metà della gara, a Follina. Poi il proseguimento seguendo la ciclopedonale passando a sud del Sacrario Austro Ungarico fino a Madonna delle Grazie e incrocio della Crosera, quindi sui tornanti della Caldarment per località Santa Eurosia, chiesa di Santa Lucia, Zuel di Qua, Zuel di La, Arfanta e da qui a borgo Reseretta, le Rive di San Pietro, l’antica chiesa campestre di San Pietro per arrivare in centro a Tarzo.
A partire da Tarzo ecco le ultime grandi salite. I partecipanti sono saliti su via Castello, sul segnavia 1051 che percorre il filo di cresta del Monte Comun (m 490). Sono poi scesi con tratti alquanto tecnici a Nogarolo dove hanno seguito il sentiero lastricato che era l’antico collegamento Nogarolo – Serravalle rimasto attivo fino a metà del secolo scorso. Altro duro strappo in salita in vetta al Monte Baldo (597) che è la collina più alta del cammino. Visuale spettacolare su Fadalto, Revine Lago, massiccio del Visentin, Monte Pizzoc, Vittorio Veneto e pianura trevigiana. Con qualche passaggio un po’ impegnativo sono poi scesi di quota fino ai ruderi del trecentesco castello di Montesel e, in seguito, hanno raggiunto il terrazzo panoramico con i resti della chiesa di Sant’Antonio Abate, in linea d’aria davanti al santuario di Santa Augusta. Sono poi scesi con passaggi impegnativi a Serravalle in piazza Flaminio. Un ultimo allungo su via Martiri della Libertà, via Cavour e viale della Vittoria per arrivare sul traguardo di piazza del Popolo, a Vittorio Veneto.
RISULTATI CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO ULTRA TRAIL (51 km, 2.265 metri D+)
MASCHILI. 1. Enrico Gheno (Emme Running Team) 4h39’24’’, 2. Dieter Bemmerl (AUT) 5h28’03’’, 3. Nicola Nardi (G.S. Run for Mike) 5h28’37’’, 4. Vojetech Bartos (CZE – Running Zone Brno) 5h34’05’’, 5. Matteo Gonzo (Team Carson Endurance) 5h41’01’’, 6. Vittorio Silva (Atletica Franciacorta) 5h41’22’’, 7. Diego Casagrande (G.S. Run for Mike) 5h41’28’’, 8. Alberto Bianchin (Emme Running) 5h41’29’’, 9. Joshua Wandro (USA) 5h42’50’’, 10. Emilio Bressan (Trevisatletica) 5h43’05’’.
FEMMINILI. 1. Silvia Serafini 6h09’30’’, 2. Marika Latronico (Polisportiva Valdagri) 6h24’40’’, 3. Deborah Simonetti (Run&Fun Belluno) 6h24’50’’, 4. Antonia Winkler (AUT – Kelag Energy Running Team) 6h29’19’’, 5. Susan Hipperson (USA – Ryston Runners) 6h38’09’’, 6. Marta Knach (POL) 6h46’42’’, 7. Fabiola Micarelli (Albe Euganee Torreglia) 6h47’08’’, 8. Sara Vanzetto (United Trail & Running) 6h47’57’’, 9. Stefania Bosio (Run&Fun Belluno) 6h53’19’’, 10. Giulia Sfamurri 6h55’46’’.
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