Terna, consumi elettrici stabili a novembre: +0,2% su 2023, +2,1% in 11 mesi. Rinnovabili in calo

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Secondo i dati di Terna, i consumi sono aumentati del 2,1% nei primi 11 mesi del 2024. La produzione interna ha coperto lā€™84,9% del fabbisogno, con un calo delle rinnovabili a novembre, che hanno comunque coperto il 42% della domanda nel 2024

Nel mese di novembre, il fabbisogno di energia elettrica in Italia ĆØ stato di 25,1 miliardi di kWh, in linea con lo stesso mese dellā€™anno scorso, con una leggera crescita dello 0,2%. Lo comunica Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, precisando che questo risultato ĆØ stato ottenuto nonostante un giorno lavorativo in meno rispetto a novembre 2023 (20 contro 21) e una temperatura media mensile inferiore di 0,8Ā°C. Considerando la domanda di energia corretta per gli effetti di calendario e temperatura, si registra una crescita dellā€™1,3%.

Nei primi undici mesi del 2024, il fabbisogno di energia elettrica ĆØ cresciuto del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2023, con un incremento piĆ¹ moderato, pari allā€™1,4%, se rettificato per il calendario.

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A livello territoriale, le differenze nella domanda sono state contenute: al Nord si ĆØ registrato un lieve incremento (+0,1%), al Centro una crescita piĆ¹ marcata (+0,7%), mentre al Sud e nelle Isole si ĆØ notato un piccolo calo (-0,1%).

Consumi elettrici: calo per industria e servizi

Secondo lā€™indice Imcei (Indice Mensile dei Consumi Elettrici Industriali), la domanda di energia da parte delle imprese industriali ad alta intensitĆ  energetica ha subito una flessione del 5,8% rispetto a novembre 2023, trainata dalla contrazione di settori come chimica, siderurgia e metalli non ferrosi. Al contrario, alcune industrie, tra cui il cemento e la meccanica, hanno registrato un aumento dei consumi.

Anche i servizi, monitorati attraverso lā€™indice Imser, hanno registrato una flessione dellā€™1,7% rispetto allo stesso mese dellā€™anno precedente. Nonostante ciĆ², nei primi nove mesi dellā€™anno, i consumi nel settore dei servizi sono aumentati del 4,2%. In particolare, pressochĆ© tutti i comparti hanno registrato variazioni negative ad eccezione di attivitĆ  professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione pubblica e difesa.

Produzione interna copre lā€™84,9%. Rinnovabili in calo a novembre

Dal punto di vista della produzione di energia, lā€™Italia ha soddisfatto lā€™84,9% della domanda con la produzione interna, mentre il restante 15,1% ĆØ stato coperto dallā€™importazione di energia dallā€™estero, pari a 3,8 TWh, che ĆØ perĆ² scesa del 16,6% rispetto allo stesso mese dellā€™anno precedente. La produzione nazionale di energia elettrica ĆØ stata di 21,5 miliardi di kWh. Le fonti rinnovabili hanno contribuito per il 33,9% alla copertura del fabbisogno elettrico, una quota inferiore rispetto al 40,8% dello scorso anno, ma comunque significativa. Inoltre, da gennaio a novembre di questā€™anno le fonti rinnovabili hanno coperto il 42% del fabbisogno, rispetto al 37,3% dei primi undici mesi del 2023.

Tra le fonti di energia, quella termica ha visto un aumento del 23,2%, mentre il fotovoltaico ĆØ cresciuto del 30,6%, beneficiando di un maggiore irraggiamento solare e di una maggiore capacitĆ  installata. Al contrario, la produzione da fonti come il carbone (-55,8%), lā€™idroelettrico (-2,9%), lā€™eolico (-40,8%) e la geotermia (-2,9%) ĆØ diminuita.

Italia supera gli obiettivi di crescita rinnovabile: 75,8 GW installati

Un dato particolarmente significativo riguarda la crescita della capacitĆ  rinnovabile installata in Italia nel 2024, che ĆØ aumentata di 6.714 MW (+33% rispetto allo stesso periodo dellā€™anno precedente). Al 30 novembre, la capacitĆ  totale da fonti rinnovabili ha raggiunto 75,8 GW, di cui 36,4 GW di solare e 12,9 GW di eolico. Dal gennaio 2021 al novembre 2024, sono stati installati complessivamente 16.934 MW di capacitĆ  rinnovabile, superando di 826 MW lā€™obiettivo stabilito dal piano di Burden Sharing.

Parallelamente, cresce anche la capacitĆ  di accumulo energetico: da gennaio a novembre 2024, la potenza nominale degli accumuli ĆØ aumentata di 1.882 MW, raggiungendo un totale di circa 720mila installazioni per una capacitĆ  complessiva di 12.186 MWh e una potenza nominale di 5.331 MW. Di queste, 927 MW sono rappresentati da sistemi utility scale contrattualizzati attraverso il capacity market. Solo nei sistemi di accumulo in alta e altissima tensione si ĆØ registrato un incremento di 679 MW dallā€™inizio dellā€™anno.

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