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Un’ingenuità di Ilari nei minuti di recupero cancella una vittoria che il Lecco aveva quasi acquisito sul campo dell’Union Clodiense. Le mani del centrocampista addosso a Verde portano Caruso a concedere la massima punizione: un po’ di generosità nel fischio sicuramente c’è, ma altrettanto indubbiamente va constatata la poca lucidità dell’esperto bluceleste in quella circostanza, vista la relativa pericolosità della posizione; in parole, non c’era alcun bisogno di prendersi quel rischio, scelta rivelatasi fatale. L’ennesimo episodio che chiude un 2024 senza vittorie esterne per la squadra di Volpe, che pur senza entusiasmare aveva creato già in precedenza tre notevoli palle gol con Sipos, poi in rete, e Celjak. Insomma, si mastica nuovamente amaro all’interno di una stagione che non sembra essere prossima a toccare il punto di svolta: il 28 dicembre il gruppo si ritroverà dopo la pausa obbligata, dal 2 gennaio scatterà il calciomercato con l’immediata offerta dalla partita con il Trento (5 gennaio); ci sarà da lavorare bene e pure in fretta per iniziare a costruire un nuovo Lecco.
Union Clodiense 1-1 Lecco, l’intervista di mister Gennaro Volpe
Mister, risultato fondamentalmente giusto. Poco adattamento:
«C’è dispiacere per il rigore finale, c’è un po’ d’ingenuità ma anche tanta generosità dell’arbitro. Sapevamo della loro pericolosità sulle palle inattive, inizialmente abbiamo fatto fatica ad adattarci poi si è riequilibrata. Peccato per i tre punti non portati a casa, sarebbero stati importanti per tanti motivi. Cerchiamo di staccare un attimo per poi pensare alla seconda parte del campionato che dev’essere migliore della prima».
Ora il mercato:
«Abbiamo le idee chiare su ciò che c’è da fare. La mia idea è stata condivisa con la società e per forza di cose arriverà qualcuno: spiace essere ripetitivo, ma rode allenarsi sempre in pochi perchè non riesci mai ad alzare il livello di atletismo della squadra».
Il rigore finale è sintomo di qualcosa:
«L’attenzione e la lucidità diventano fondamentali, c’è un errore che abbiamo pagato caramente. Questa squadra con la palla tra i piedi fa fatica anche per caratteristiche: abbiamo pochi palleggiatori e questa cosa la dobbiamo compensare sul mercato; èer questo ho messo Tordini mezz’ala. Come ha fatto? Dà qualità vicino alla porta, oggi ho scelto la coppia di punte strutturate anche per contrastarle».
Come valuti la gara?
«In una partita ci sono tante partite. La squadra ha probabilmente poca fiducia in sé stessa per tanti motivi e questo provoca poca lucidità in tante fasi di gioco: siamo stati tante volte frenetici e su questo bisogna assolutamente lavorare».
Ci sarà poco margine tra l’inizio del mercato e la prima del nuovo anno:
«Vero, probabilmente saremo gli stessi. Questo la società lo sa e stiamo provando a stringere rapidamente delle operazioni».
Nel 2025 i tifosi si possono aspettare…
«… Un Lecco migliore, ora non mi piace. Non si accontenta nessuno e l’auspicio è quello di fare sicuramente meglio, dipende da noi e da quello che vogliamo fare per raggiungere gli obiettivi».
Union Clodiense 1-1 Lecco, l’intervista di Mattia Tordini
Mattia, raccontaci questa partita da play aggiunto:
«Ho giocato vicino a Giorgio ed è un ruolo che mi piace fare. Credo anche di averlo fatto discretamente bene».
Sull’episodio del rigore:
«C’è del nervosismo. Ero lontano e non ho visto, ma non voglio parlare dell’arbitro perché non ho io il fischietto. Peccato, perché questi punti erano importantissimi. Risultato? Giusto».
Ora la pausa:
«Stacchiamo una settimana e vediamo l’anno nuovo cosa ci riserva».
Union Clodiense 1-1 Lecco, l’intervista di mister Antonio Andreucci
Mister, sarebbe stato un delitto perdere questa partita:
«Il Lecco, pur con tante defezioni per via degli infortuni, ha qualità ed è stato costruito per altri obiettivi. Abbiamo giocato una buonissima partita, creando tanto e perdere sarebbe stato immeritato: ci sta prendere gol su calcio da fermo, credo che la squadra abbia offerto una prestazione importante. Serve più attenzione? Ci ha fatto gol un giocatore bravo, spesso l’abbiamo presa noi la palla ma loro hanno grande fisicità. Sapevamo potesse essere un fattore, ma nel complesso della gara li abbiamo messi spesso nella loro area facendogli fare una partita di ripartenze. Il risultato ci può stare ed è un pochino stretto».
Il 4-4-2 convince?
«Si può riproporre, soprattutto in casa dove vogliamo portare più giocatori in avanti. Sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla prestazione di Nelli e Manfredonia, ho avuto buonissime risposte: abbiamo usato parecchio questo modulo durante le partite e oggi l’abbiamo riproposto».
Serena aveva…
«Abbiamo giocato 4 partite in 10 giorni, i ragazzi hanno giocato con grandissima intensità dopo aver fatto un solo allenamento. La gara è stata importante anche sotto quel profilo».
Per la prima volta, grande mordente:
«È l”effetto Ballarin’, vale anche per il Lecco. Giocare in casa tua ti dà altre motivazioni, sensazioni ed emozioni: fare 120 km per andare a giocare non è semplice per nessuno, abbiamo fatto 20 partite in trasferta e giocare qui è un grande stimolo».
Alla fine è successo un parapiglia:
«Hanno fatto una furbata, Furlan è un portiere molto esperto e l’ha fatto per innervosire. In quel momento l’abbiamo digerita male, sono cose che succedono in campo e finisce tutto là. Verde freddissimo? Ero molto arrabbiato con lui, con l’Alcione ha fatto tirare Scappin e mi sono arrabbiato perché deve prendersi le responsabilità. Poi calcia molto bene e oggi l’ha fatto».
Il risultato dà fiducia:
«Anche i nostri avversari sanno che siamo una squadra viva, abbiamo segnato per tre volte di fila all’ultimo secondo. I ragazzi ci mettono grande voglia, siamo rientrati sul nostro campo e ora vediamo cosa ci presenterà questo campionato».
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