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Nuova sede per il Soccorso Alpino e Speleologico Umbria

Nuova sede – È stata inaugurata ufficialmente la nuova sede del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria nel comune di Bastia Umbra. L’evento ha visto una grande partecipazione di soccorritori, rappresentanti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico giunti da diverse regioni d’Italia, nonché di autorità istituzionali e forze armate, segno della rilevanza dell’evento. L’inaugurazione ha anche messo in evidenza la crescente collaborazione tra i tecnici e i sanitari del Soccorso Alpino e Speleologico e gli altri attori del sistema di emergenza e urgenza della regione.

Alla cerimonia erano presenti numerosi rappresentanti del mondo del soccorso e delle istituzioni locali, che hanno voluto rendere omaggio a questa nuova struttura. La sede rappresenta non solo un importante risultato per il servizio di soccorso dell’Umbria, ma anche un simbolo della dedizione e dell’impegno costante delle persone coinvolte nel fornire aiuto nelle situazioni più difficili e urgenti. La presenza di così tanti operatori del settore testimonia lo stretto rapporto di collaborazione che si è consolidato negli anni tra il Soccorso Alpino e Speleologico e il sistema sanitario regionale.

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Il presidente regionale del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria, Matteo Moriconi, durante il suo intervento ha sottolineato l’importanza dell’inaugurazione, definendo la nuova sede come un “traguardo importante” che segna una nuova fase per il servizio. Moriconi ha evidenziato come la nuova sede rappresenti “un punto di partenza per migliorare il servizio che quotidianamente offriamo alla popolazione” e ha espresso un sincero ringraziamento a tutti i volontari, definiti come “uomini e donne altamente professionalizzati che si mettono giorno e notte a disposizione del prossimo”.

La sede non è solo una struttura fisica, ma un centro che rappresenta l’organizzazione e la preparazione di una rete di professionisti impegnati a salvaguardare la vita delle persone, spesso in condizioni estremamente difficili. Il lavoro dei volontari del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, infatti, non si limita alle operazioni di recupero in montagna o in grotta, ma abbraccia una vasta gamma di interventi in ambiente impervio, nelle zone più remote e difficili da raggiungere.

Nel corso dell’inaugurazione, il Dott. Francesco Borgognoni, Direttore della Centrale Regionale 118, ha fatto un’analisi dei numeri e della situazione attuale dei servizi di soccorso in Umbria. Ha commentato l’importanza della nuova sede e della sua posizione strategica, che consente al Soccorso Alpino e Speleologico di garantire tempi di risposta ancora più rapidi ed efficaci. “Sapere di poter contare su pronte partenze del Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria – ha dichiarato Borgognoni – ci dà la possibilità di migliorare ulteriormente un servizio che quest’anno ha visto già numeri in aumento. Parliamo di circa 10.000 missioni in più rispetto all’anno scorso, per un totale di quasi 93.000 missioni di soccorso”. Questi dati evidenziano non solo l’impegno quotidiano del Soccorso Alpino e Speleologico, ma anche l’efficacia dell’intero sistema di emergenza umbro, che ogni anno si trova a fronteggiare un numero sempre maggiore di richieste di soccorso.

Il numero crescente di missioni è un chiaro indicatore della necessità di un servizio di soccorso sempre più preparato e pronto a rispondere a qualsiasi emergenza. Il sistema di soccorso, in particolare, ha dovuto affrontare negli ultimi anni una serie di sfide legate a fenomeni naturali come le frane, le nevicate abbondanti, gli smottamenti e gli incidenti in ambiente impervio. Il costante aumento delle missioni testimonia la crescente domanda di assistenza, che ha reso indispensabile un’ulteriore evoluzione delle infrastrutture e dei servizi offerti.

Una delle principali novità del 2024 è l’introduzione di un innovativo sistema di elisoccorso, che ha portato a una riduzione significativa dei tempi di intervento nelle zone più difficili da raggiungere. Il Dott. Stefano Cristallini, responsabile del servizio di Elisoccorso Nibbio 01, ha parlato dell’importanza di questa nuova risorsa, che permette di garantire risposte rapide ed efficaci alle emergenze. Cristallini ha spiegato come la presenza di un Tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico a bordo dell’elicottero sia fondamentale per garantire la qualità delle operazioni di soccorso. “Avere un Tecnico del Soccorso Alpino e Speleologico a bordo – ha dichiarato Cristallini – ci dà una grande tranquillità, in quanto il suo supporto è cruciale nelle operazioni più complesse. Inoltre, la formazione tecnica che abbiamo ricevuto dagli istruttori nazionali del Soccorso Alpino e Speleologico è stata un’esperienza fondamentale per la nostra crescita professionale e personale”.

L’introduzione dell’elisoccorso rappresenta un salto tecnologico e operativo importante, che risponde alla crescente domanda di un soccorso sempre più rapido ed efficiente. In questo contesto, l’interazione tra il personale a terra e quello in volo è essenziale per garantire che ogni intervento si svolga in maniera coordinata e tempestiva. L’elisoccorso, infatti, è particolarmente utile per raggiungere le aree più difficili da raggiungere, come montagne impervie, aree colpite da frane o alluvioni, o in situazioni di emergenza in cui ogni minuto può fare la differenza tra la vita e la morte.

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Il Presidente Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, Maurizio Dellantonio, ha preso la parola per fare un’importante riflessione sul significato dell’inaugurazione. “Il soccorso che vediamo oggi – ha dichiarato Dellantonio – affonda radici molto più profonde. Oggi più che mai è fondamentale fare squadra con tutte le forze in campo, e dall’Umbria ci giunge un esempio concreto di ciò. Fare squadra significa avere più possibilità, tutti insieme, di arrivare all’obiettivo, a prescindere dalla divisa che indossiamo”. Queste parole sottolineano l’importanza della collaborazione tra i diversi soggetti che operano nel sistema di emergenza e la necessità di un lavoro di squadra per raggiungere risultati ottimali. Il soccorso, infatti, è un’attività che coinvolge molteplici figure professionali e ogni componente della squadra è fondamentale per il successo dell’intervento.

Erigo Pecci – sindaco

Un altro momento significativo dell’inaugurazione è stato l’intervento del Sindaco di Bastia Umbra, Erigo Pecci, che ha voluto esprimere la sua gratitudine per aver scelto il suo comune come sede della nuova struttura. Pecci ha portato i saluti della neoeletta governatrice della Regione Umbria, Stefania Proietti, sottolineando il valore della scelta di stabilire il nuovo centro nel territorio di Bastia Umbra. “Questa nuova sede rappresenta per noi un motivo di orgoglio – ha dichiarato Pecci – e siamo felici di ospitare un servizio così importante per la sicurezza e il benessere della nostra comunità. Auspico che il Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria diventi un attore attivo anche nelle iniziative di prevenzione e sensibilizzazione alla popolazione”.

La prevenzione, infatti, è un tema centrale per il Soccorso Alpino e Speleologico, che non si limita all’intervento durante le emergenze, ma si impegna anche a sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’ambiente impervio e sulle corrette pratiche di sicurezza. In quest’ottica, la nuova sede potrebbe rappresentare un punto di riferimento per promuovere attività educative e informativi rivolte alla cittadinanza.

Dati principali del Soccorso Alpino e Speleologico
Il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, che quest’anno celebra il suo 70° anniversario, è stato fondato nel 1954 e da allora ha svolto un ruolo fondamentale nelle operazioni di salvataggio e soccorso in tutta Italia. In questi 70 anni, il Corpo ha condotto oltre 230.000 missioni di soccorso e ha salvato più di **250.000 vite



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