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Aumentano del 35% i reati di spaccio a Torino. Una situazione drammatica, certificata dal report annuale del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che ha tracciato un bilancio dei primi dieci mesi di quest’anno.

Calano invece le rapine, probabilmente considerate molto più rischiose e meno redditizie dai criminali. Sono drasticamente crollate le rapine in banca (-83,3%), negli esercizi commerciali (-29,8%), negli uffici postali (-80%) e nella pubblica via (-8,4%), tutte in regresso rispetto allo stesso periodo del 2023.

I dati sono stati presentati in una riunione presieduta dal prefetto di Torino Donato Cafagna, alla quale sono intervenuti il questore Paolo Sirna, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri, generale Roberto De Cinti, il colonnello Alessandro Langella del Comando Provinciale della Guardia di Finanza, l’assessore del Comune di Torino alla Sicurezza, Marco Porcedda, il Comandante della Polizia Municipale della Città di Torino Roberto Mangiardi e dirigenti della Polizia Stradale, della Polizia Ferroviaria e della Polizia di Frontiera Aerea di Torino Caselle.

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Alla riunione hanno partecipato anche il procuratore della Repubblica Giovanni Bombardieri e la procuratrice aggiunta Patrizia Caputo.

All’ordine del giorno il punto sulla situazione delle attività di contrasto dei fenomeni delittuosi nel 2024 e il rafforzamento delle misure di vigilanza e controllo per le festività natalizie e di fine anno.

Il quadro sull’andamento dei fenomeni criminali nella città di Torino evidenzia un aumento dei reati di danneggiamento (+9,7%), dei furti di autovetture (+11,7%) e sulle autovetture (+45%). Le truffe e le frodi informatiche rappresentano, in termini assoluti, quasi il 10% di tutti i delitti commessi.

L’incremento dei reati predatori viene ricondotto dalle Forze di Polizia principalmente a soggetti non organizzati e riferibili anche al consumo di sostanze stupefacenti. È nella lotta allo spaccio e al traffico di droga che si è diretto pertanto il maggiore sforzo delle Forze dell’ordine, con una preoccupante crescita dei reati di spaccio accertati (+35%), mentre salgono del 40% i risultati delle operazioni sul traffico di stupefacenti.

Più in generale, sul piano delle attività di contrasto alla delittuosità, sono stati registrati, nell’ultimo anno, significativi risultati, che hanno consentito di incrementare il numero delle persone identificate quali autori di reato, con conseguente deferimento degli stessi alle competenti Autorità Giudiziarie. Il dato statistico evidenza pertanto un incremento delle risposte operative, sul piano della repressione della delittuosità da parte delle Forze di polizia.

Quest’anno sono stati 3.534 i servizi straordinari effettuati da Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza; 185 le operazioni ‘ad alto impatto’ su stazioni e su aree interessate dalla movida e da fenomeni di degrado e spaccio, pianificate anche con il concorso della Polizia Locale. Sono 213 i militari dell’operazione ‘Strade sicure’ impiegati giornalmente su obiettivi e siti sensibili in maniera fissa e dinamica.

Complessivamente, nelle attività di prevenzione sopra indicate sono 118 mila le persone controllate, 1.500 i soggetti denunciati, 335 gli arrestati. Inoltre sono stati controllati 5.200 esercizi pubblici e sequestrati 180 chili di sostanze stupefacenti. Intenso è inoltre l’impegno da parte della Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura di Torino, finalizzata anche a contrastare la rete associativa dedita allo spaccio e le organizzazioni criminali che garantiscono l’approvvigionamento delle sostanze stupefacenti.

Il fenomeno della violenza di genere continua a richiedere un impegno costante ed elevato, rivolto a sostenere le vittime anche attraverso le intese con le associazioni di settore e a potenziare il quadro delle tutele attraverso le misure di prevenzione e di vigilanza dell’Autorità Giudiziaria, del questore e del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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«L’aumento del 35% dei reati di spaccio segna in modo chiaro il malessere socio economico che si vive a Torino. Questi dati non aggiungono nulla a quanto già certificato dalla classifica pubblicata qualche giorno fa dal Sole24Ore: si limitano a confermarli. Torino è un città che, a differenza di quanto propagandato dall’Amministrazione Lo Russo, soffre maledettamente una crisi senza soluzione di continuità e che viene espressa con l’aumento dell’utilizzo della droga, della violenza e dei danneggiamenti»commenta il segretario cittadino di Forza Italia, Marco Fontana, insieme ai vice Giacinto Marra, Romina Lauretta e Beatrice Rinaudo.

«La ricetta della città a vocazione esclusivamente terziaria – aggiungono gli azzurrinon funziona e chi vive le periferie, non solo in campagna elettorale, lo sa perfettamente. Siamo una delle città più cassa integrate d’Italia e con la disoccupazione giovanile più alta: questo significa creare generazioni che sprofondano nell’infelicità e nel pessimismo per il domani. Non è sufficiente aumentare le forze dell’ordine, cosa sacrosanta, ma è necessario risolvere a monte il problema, ripensando la città e soprattutto le periferie, rispolverando politiche industriali e facendo sistema con il Governo, non mettendosi in competizione se non in contrapposizione con esso».

«La retorica del Pd a Torino – concludono gli esponenti di Forza Italiaè aggressiva e lo si vede dalle manifestazioni di piazza, così come dalle soluzioni prospettate: una su tutte legalizzare Askatasuna. È necessario pensare meno alle battaglie ideologiche e tornare a occuparsi di sociale e garantire la dignità di un lavoro ai torinesi».

In vista delle imminenti festività, caratterizzate dallo svolgimento di tradizionali cerimonie religiose che si preannunciano particolarmente partecipate per la concomitanza con l’avvio dell’anno giubilare, sono stati potenziati i dispositivi di vigilanza e tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica presso le chiese, i santuari e i siti cattolici ove si prevedono eventi di rilievo.

Analogamente, sono attive rafforzate misure di osservazione, vigilanza e controllo nelle aree turistiche e commerciali più attrattive, nei tradizionali mercatini e fiere natalizie, nelle stazioni ferroviarie e nell’aeroporto.

Servizi straordinari sono stati previsti lungo gli assi stradali e autostradali nelle giornate di maggior traffico con particolare riguardo a quelle di collegamento con le stazioni sciistiche.

In coincidenza con gli eventi del 31 dicembre e del 1° gennaio in piazza Castello sono stati pianificate, anche con l’intervento dei Vigili del Fuoco e del 118, misure di ordine e sicurezza pubblica con finalità anti-intrusione, volte a interdire l’accesso nelle aree interessate dagli spettacoli, che sarà disciplinato tramite prenotazioni con modalità che saranno rese note dal Comune di Torino e dagli organizzatori. Sarà vietata la vendita per l’asporto di bevande in contenitori di vetro e lattine.

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