Ogni giorno vi raccontiamo un angolo della nostra Italia ed è sempre interessante scoprire come il nostro Paese sia una fonte inesauribile di bellezza e cultura. Il Touring Club Italiano, che proprio quest’anno festeggia i suoi 130 anni di attività, vede il suo impegno costante proprio nella valorizzazione dei gioielli più nascosti del nostro territorio e celebra questo importante anniversario conferendo cinque nuove Bandiere Arancioni ad alcuni borghi che incarnano perfettamente l’eccellenza turistica e ambientale, e che si aggiungono alle cinque Bandiere Arancioni 2023.
Questo riconoscimento premia solo i piccoli centri urbani, borghi con meno di 15.000 abitanti che però costituiscono il vero tessuto culturale e autentico italiano. Ed ecco che Barrea, Caposele, San Marco d’Alunzio, Trarego Viggiona e Urbania sono le new entries di un’élite di cui fanno parte in tutto 290 borghi a cui è stato conferito questo importante riconoscimento di qualità, che dal 1998 ricalca un impegno concreto verso un turismo sostenibile e che pone al centro della scena i piccoli borghi italiani.
Piccoli borghi, grandi eccellenze italiane
Ognuno di questi cinque nuovi borghi premiati con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, rappresenta un vero e proprio microcosmo di autenticità e bellezza. Barrea ad esempio, che si trova in provincia dell’Aquila proprio nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, è un piccolissimo centro medievale letteralmente arroccato su uno sperone roccioso. Il centro storico perfettamente conservato, unito all’incredibile scenario naturale in cui è immerso con una vista incredibile sul Lago di Barrea, sono solo alcuni dei motivi che hanno permesso al borgo di ottenere questo prestigioso riconoscimento. Ed è così che le sue torri, le porte di Sopra e di Sotto e il suo affascinante castello, rendono Barrea un simbolo importantissimo di un passato lontano. Alcune tradizioni come la Passione Vivente e la Sagra degli orapi rendono assolutamente vivo e rinnovato lo spirito comunitario che caratterizza gli abitanti di Barrea.
A Caposele in Campania d’altro canto, viene riconosciuto e valorizzato il suo immenso patrimonio artistico che va dal Santuario di San Gerardo Maiella fino al Museo delle Macchine di Leonardo da Vinci. Immancabile inoltre il fascino delle sorgenti del fiume Sele che attirano già migliaia di visitatori ogni anno e attorno alle quali il borgo si è letteralmente costituito. Le Pietre della Memoria, è un percorso che unisce storia e tecnologia come pochi altri, finalizzato a raccontare le tristi cicatrici lasciate dal terremoto del 1980 sul territorio.
Storia e tradizioni che resistono al tempo per le 5 new entries del TCI
In Sicilia, San Marco d’Alunzio è un borgo che sorge sulle alture dei Nebroidi e i suoi vicoli tipicamente medievali, le ben 22 chiese presenti sul territorio e i resti del tempio greco di Ercole costituiscono un’importantissima testimonianza di una storia molto antica, assolutamente da conservare e mantenere il più possibile intatta. Un vero e proprio puzzle se vogliamo, un ricchissimo mosaico di culture che spaziano dai Greci, ai Romani, agli Arabi e poi ai Normanni.
Ognuna di queste culture ha segnato indelebilmente il volto di San Marco d’Alunzio rendendolo nel corso dei secoli la meraviglia che possiamo ammirare oggi. In un vero e proprio viaggio che tocca da nord a sud il nostro famosissimo Stivale, ecco che sulle sponde del Lago Maggiore troviamo Trarego Viggiona: territorio che si distingue per il contesto naturalistico che lascia senza fiato e i suoi borghi rurali, tra cui senza dubbio spicca Viggiona e la sua bellissima chiesa romanica. Trarego Viggiona è senza dubbio un territorio in cui i vecchi mulini, le latterie e i ronchi ci parlano di una storia rurale e alpina, fatta di persone resilienti che hanno spesso lottato per sopravvivere in un territorio che si rivela spesso impervio e duro. Tra le tradizioni che sicuramente sono degne di nota, la Grappa Viggiona merita una menzione d’onore per rappresentare la vera essenza di questi luoghi.
Infine nelle Marche, ecco spiccare Urbania, antico centro della maiolica che si distingue per alcuni dei gioielli architettonici più belli del nostro Paese come il Palazzo Ducale e il Cimitero delle Mummie. Inoltre le sue radicatissime tradizioni rinascimentali che si possono osservare ancora oggi, rendono il borgo di Urbania un esempio perfetto e molto ben conservato di borgo rinascimentale che ha avuto come filo conduttore della sua storia la produzione di ceramica di altissima qualità.
Verso un turismo sostenibile che guarda al futuro
Tutti questi borghi non hanno solo il grande merito di preservare il passato e mantenere vive alcune antiche tradizioni, ma hanno assunto il grande impegno di rivolgere lo sguardo al futuro. Quindi se Barrea attira gli amanti dell’escursionismo ad esplorare la Valle Jannanghera o il suo bellissimo lago, Caposele stupisce con la sua ciclovia. Se San Marco d’Alunzio propone con orgoglio i suoi musei e la variegata gastronomia, Trarego Viggiona, dalla Big Bench panoramica al Wonderwood propone un turismo alla portata di grandi e piccini. E poi Urbania, vero e proprio laboratorio a cielo aperto di artigiani e bellissime ceramiche.
Non c’è dubbio che il futuro del turismo italiano passi proprio attraverso luoghi come questi, dimostrando come la tradizione possa e debba andare di pari passo con l’innovazione. Ed ecco che l’Italia dei borghi continua a dipingersi di arancione, simbolo di eccellenza e di un turismo sostenibile e autentico, alla scoperta di esperienze sempre diverse ma accomunate da un rispetto quasi sacro per il territorio.
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