Belle Époque a Brescia, Gauguin a Torino, arte contemporanea a Firenze e Milano: ecco le mostre da vedere nel 2025

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Ci sarà appena il tempo di rimettere in soffitta le decorazioni dell’albero di Natale, che già inizieranno a inaugurare le prime mostre d’arte del 2025, anno che si annuncia particolarmente ricco di appuntamenti. Ecco intanto una prima lista, ordinata cronologicamente, di quelle che hanno già una data certa di apertura fissata in calendario.

Gennaio
A Palazzo Moriggia di Milano, sede del Museo del Risorgimento, il 9 gennaio aprirà Io, Anna Kuliscioff, mostra documentaria a 100 anni dalla morte , dedicata a una delle figure femminili più importanti a cavallo tra XIX e XX secolo, compagna di lotta di Filippo Turati.

A Palazzo Madama di Torino, dal 24 gennaio sarà visibile la mostra Giro di posta. Primo Levi, le Germanie, l’Europa, prima esposizione interamente dedicata allo scrittore torinese come autore di lettere.

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Dopo la bella mostra di Palazzo Cucchiari, a Carrara, della scorsa estate, torna in scena la Belle Époque a Palazzo Martinengo di Brescia che dal 25 gennaio propone L’arte nella Parigi di Boldini e De Nittis, con i capolavori, oltre che dei suddetti, anche di Zandomeneghi, Corcos e Mancini eseguiti durante gli anni trascorsi nella capitale francese.

Sempre dal 25 gennaio al Museo Storico della fanteria di Roma appuntamento con Salvador Dalì, tra arte e mito, esposizione dedicata al grande maestro del surrealismo.

Febbraio
Pochi giorni dopo, il 6 febbraio, in occasione del 50esimo anniversario della fondazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna del Settore Musei Civici Bologna presenta la grande mostra collettiva Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, curata da Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, dove si potranno vedere oltre 100 opere e documenti d’archivio di oltre 70 artisti, che attraversano un arco di tempo di circa 70 anni.

A seguire, l’8 febbraio, alla Amoarte Sofi Gallery di Bergamo, spazio al nuovo progetto espositivo del fotografo calabrese Francesco Mercadante, che stavolta dedica i suoi scatti a Pino Daniele.

Sempre a febbraio, ma l’11, a Palazzo Bonaparte di Roma si apre la mostra Munch. Il grido interiore; stessa data, e sempre a Roma, ma a Villa Caffarelli dei Musei Capitolini, da non perdere I Farnese nella Roma del Cinquecento. Origini e fortuna di una collezione“, dedicata alla profonda trasformazione urbanistica e culturale promosso da Papa Paolo III Farnese (1534-1549).

A Palazzo Reale di Milano dal 15 febbraio sarà ospitata una mostra antologica dedicata a Felice Casorati, uno dei protagonisti più influenti dell’arte italiana del ‘900; una settimana dopo, il 22 febbraio, il Museo Civico San Domenico apre la stagione espositiva del 2025 con la grande mostra Il Ritratto dell’Artista. Nello specchio di Narciso. Il volto, la maschera, il selfie, curata da Cristina Acidini, Fernando Mazzocca, Francesco Parisi e Paola Refice e incentrata sull’evoluzione della consapevolezza di sé dell’artista nella storia dell’arte, attraverso il tema del ritratto e dell’autoritratto.

Sempre dal 22 febbraio, ma Palazzo Roverella di Rovigo, si potrà ammirare la prima mostra italiana di Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), pittore danese considerato uno degli artisti più brillanti dell’arte europea a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento.

Doppia segnalazione per Palazzo Reale di Milano: il 25 febbraio aprirà Intorno al 1925. Il Trionfo dell’Art Déco mostra che celebrerà il centenario de l’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes di Parigi, l’evento che segnò l’affermazione dello “Stile 1925” o Art Déco: un gusto innovativo diffusosi in Europa nel primo dopoguerra; il giorno successivo spazio anche a Leonor Fini: lo sguardo della Sfinge, ennesima esposizione dedicata al Surrealismo e ad artisti legati al movimento, nonché mostra che promuove le donne artiste, evidenziandone il ruolo nella società e nella cultura.

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Marzo
Marzo si aprirà, proprio il primo del mese con Gauguin – Il diario di Noa Noa e altre avventure”, mostra ospitata nel Mastio della Cittadella, a Torino, che offre l’opportunità di scoprire il legame tra l’arte e la narrativa dell’artista, partendo dal celebre libro scritto durante il suo soggiorno a Tahiti.

Sempre a Palazzo Reale di Milano, dal 7 marzo si potrà ammirare la mostra Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei (con Opere dalla collezione Iannaccone), mentre l’8 marzo sono almeno tre le mostre che si aprono in due città.

A Conegliano Veneto (Treviso) Alberto Dambruoso curerà la mostra La natura dipinta, allestita a Palazzo Sarcinelli e dedicata a pittori che hanno un rapporto con la natura: Giovanni Frangi, Angelo Bellobono, Luca Coser e Vincenzo Scolamiero.

A Firenze invece sono due le mostre che si aprono al Museo Novecento di Piazza Santa Maria Novella il giorno della Festa della Donna: si tratta delle personali dedicate allo scultore inglese Thomas Price (curata da Sergio Risaliti e Stefania Rispoli con opere anche a Palazzo Vecchio e al Museo Bardini) e all’artista rumena, ma che vive a Gallarate, la 93enne Marion Baruck (con opere anche alla Manifattura Tabacchi delle Cascine).

Sempre a Firenze, il 16 marzo si apre a Palazzo Strozzi la grande mostra dedicata all’artista britannica Tracey Emin con opere storiche e lavori più recenti, selezionati per analizzare la produzione di un’innovatrice, che parte dalle proprie esperienze biografiche per indagare temi universali come il desiderio, l’amore e il dolore.

Al Padiglione d’Arte Contemporanea di via Palestro, a Milano, il 18 marzo si apre l’imperdibile prima mostra personale italiana dell’artista iraniana Shirin Neshat, che rilegge le raffigurazioni del femminile e del maschile nella sua cultura attraverso opere fotografiche e video.

La pittura di Giovanni Boldini, insieme a quella di Alphonse Mucha, sarà protagonista della mostra che il 22 marzo si aprirà al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, mentre si preannuncia di particolare interesse al Museo delle Culture di Milano, la mostra Travelogue. Storie di viaggi, migrazioni e diaspore che sarà inaugurata il 27 marzo.

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Aprile
Sempre nel capoluogo lombardo, ma a Palazzo Reale, dal 2 aprile sarà visitabile Pastorale, grande mostra personale di Nico Vascellari con opere recenti e inedite.

Per chi ama più il classico, segnaliamo dal 4 aprile alla Reggia della Venaria Reale, vicino Torino, la mostra Le Magnifiche collezioni della Genova dei Dogi con i capolavori di Rubens, Van Dyck, Gentileschi e Reni.

A Palazzo Grassi di Venezia, dal 6 aprile, la Pinault Collection organizza la sua prima grande esposizione in Italia, nonché la più grande personale mai dedicata a Tatiana Trouvé, conosciuta per la sua capacità di approcciare allo spazio espositivo come in un’esperienza multisensoriale.

Volando in Sicilia, troviamo la mostra Gli Egizi e i doni del Nilo che l’11 aprile aprirà nel Museo della cattedrale di Ragusa.

Maggio
Quindi ancora a Palazzo Reale di Milano, dal 24 maggio si potrà ammirare la mostra Mario Giacomelli. L’immagine e la parola, mostra che celebra il primo centenario della nascita del grande fotografo con oltre 300 scatti originali tra vintage e stampe d’epoca, documenti e materiali d’archivio.

Settembre
Di nuovo a Palazzo Strozzi di Firenze tornerà di scena la grande pittura rinascimentale: curata da Carl Brandon Strehlke, il 26 settembre si inaugurerà Angelico, l’attesissima mostra dedicata a Fra Giovanni da Fiesole detto Beato Angelico, artista simbolo dell’arte del Quattrocento a Firenze. L’occasione della mostra permetterà di restaurare eccezionali capolavori e riunire per la prima volta opere di uno dei principali maestri dell’arte italiana di tutti i tempi, disperse da oltre duecento anni.

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Autunno di grande arte anche a Milano dove, negli spazi della galleria d’Arte Moderna, dal 26 settembre si potrà ammirare Pellizza da Volpedo – I capolavori“, mostra monografica che, attraverso una selezione di dipinti e disegni che ne ripercorrono la carriera artistica e biografica, offrirà l’occasione di esplorare il ruolo dell’artista nel movimento divisionista, approfondendo temi legati al realismo sociale e le influenze simboliste che hanno segnato la sua produzione artistica.

Ottobre
Chiudiamo questa ricca rassegna delle prime mostre del 2025 confermate, l’esposizione Confini. Da Turner a Monet a Hopper. Canto con variazioni che l’11 ottobre si aprirà a Villa Manin di Codroipo (Udine), a cura di Marco Goldin, che si preannuncia come un’occasione unica per ammirare opere di tanti artisti.



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