La sicurezza stradale in Umbria continua a rappresentare una delle più grandi emergenze regionali, con un bilancio tragico che sembra aggravarsi di anno in anno. A pochi giorni dalla fine di novembre, il 2024 registra già 55 morti sulle strade umbre, un numero che supera quello dello scorso anno, confermando un trend preoccupante.
L’ultimo dramma si è consumato lungo la vecchia Flaminia, teatro dell’incidente che venerdì sera ha tolto la vita a Walter Bevilacqua, 36 anni, e a Ilaria Santomassimo, 30 anni. Due comunità, Trevi e Piedimonte Matese, si stringono nel dolore, mentre si cerca di ricostruire le cause di uno schianto che non ha lasciato testimoni e coinvolge due soli veicoli, entrambi sequestrati per perizia. La Procura di Spoleto ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, ma resta il fatto che l’ennesima tragedia ha acceso nuovamente i riflettori sulla pericolosità della rete stradale regionale.
L’amministrazione comunale di Trevi ha espresso il proprio cordoglio alle famiglie, mentre sui social emerge una proposta concreta: la formazione di un “Comitato Flaminia Sicura” per chiedere interventi strutturali immediati, come rotatorie, illuminazione adeguata e altre misure per ridurre la velocità e migliorare la sicurezza.
Le principali cause degli incidenti stradali in Umbria
Secondo l’Aci Umbria, le principali cause degli incidenti restano la guida distratta, l’eccesso di velocità e il mancato rispetto dei segnali stradali. I numeri confermano un quadro allarmante:
- 2023: 2.280 incidenti, con 55 morti e oltre 3.136 feriti.
- 2022: 2.252 incidenti, 49 morti e 3.076 feriti.
- 2021: 45 morti, una leggera diminuzione che però non ha arrestato il trend crescente.
La provincia di Perugia è la più colpita con 1.656 incidenti, seguita da Terni con 624. Sebbene gran parte degli incidenti avvenga nei centri abitati, è sulle strade extraurbane come la Flaminia che si registrano gli episodi più gravi, spesso letali.
Un focus Istat sul fenomeno degli incidenti stradali ha calcolato un costo economico enorme: 17 miliardi di euro a livello nazionale nel 2022, di cui circa 256 milioni di euro per l’Umbria, pari a un costo pro capite di 298,7 euro per ogni cittadino della regione.
Un altro dato rilevante è l’incidenza degli incidenti tra i cittadini over 65, una fascia demografica che richiede maggiore attenzione. Questa vulnerabilità pone interrogativi su come educare e supportare questa categoria di guidatori, ma anche su come progettare infrastrutture più sicure per loro.
Per la sicurezza stradale necessaria strategia di prevenzione e campagne educative
La formazione rappresenta uno dei pilastri su cui costruire una strategia di prevenzione. L’Aci Umbria, in collaborazione con l’Autodromo dell’Umbria, ha avviato una campagna educativa rivolta ai giovani, per insegnare loro il significato di mettersi alla guida in sicurezza. Attraverso incontri teorici, prove pratiche e l’uso di simulatori, si cerca di trasmettere consapevolezza e competenze, elementi fondamentali per contrastare la tendenza agli incidenti.
La proposta del “Comitato Flaminia Sicura” riflette una crescente richiesta di interventi strutturali sulle strade umbre. La mancanza di illuminazione, l’assenza di rotatorie e le cattive condizioni del manto stradale sono problemi noti, ma raramente affrontati con la determinazione necessaria.
In alcuni tratti particolarmente pericolosi, è urgente implementare tecnologie avanzate per la sicurezza stradale. Tra le proposte figurano:
- Sistemi di monitoraggio intelligente: telecamere con intelligenza artificiale per monitorare in tempo reale la velocità e il comportamento degli automobilisti.
- Segnaletica dinamica: cartelli elettronici che adattino i limiti di velocità in base alle condizioni meteo e al traffico.
- Barriere di sicurezza più moderne: materiali che assorbono l’urto e riducono il rischio di lesioni gravi.
- Illuminazione a LED: una soluzione sostenibile per migliorare la visibilità nelle ore notturne.
Indispensabile l’uso della AI e delle tecnologie avanzate nella gestione del traffico
L’integrazione delle tecnologie avanzate nella gestione del traffico e nella progettazione stradale potrebbe rappresentare una svolta per la sicurezza in Umbria. Sistemi di analisi dei dati in tempo reale potrebbero identificare i tratti più pericolosi e suggerire interventi mirati. Allo stesso modo, l’introduzione di sensori IoT (Internet of Things) sulle infrastrutture stradali potrebbe aiutare a monitorare l’usura del manto stradale e segnalare tempestivamente la necessità di manutenzione.
In un’era di trasformazione digitale, investire in strade “intelligenti” non è solo una necessità ma una priorità. L’utilizzo di droni per la sorveglianza e il controllo potrebbe, ad esempio, fornire dati preziosi su traffico e incidenti, accelerando le risposte delle autorità.
Affrontare il problema degli incidenti stradali richiede un approccio multidisciplinare e una responsabilità condivisa tra istituzioni, cittadini e aziende private. Se da un lato è essenziale migliorare le infrastrutture e promuovere la formazione, dall’altro è indispensabile un cambiamento culturale tra gli automobilisti. Il rispetto delle regole, la guida prudente e l’attenzione alle condizioni della strada devono diventare norme di comportamento radicate.
Non è accettabile che la sicurezza stradale continui a essere trascurata, soprattutto in una regione come l’Umbria, dove il patrimonio naturale e culturale merita di essere vissuto in sicurezza.
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