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Turismo, la carica dei 1.500. L’effetto mercatini colpisce ancora. Anche ieri Benevento è stata presa d’assalto dai viaggiatori di diverse regioni italiane, perlopiù del meridione, che hanno scelto di fare tappa in città prima di recarsi in visita alle esposizioni natalizie allestite nei castelli di Apice e Limatola. Scelta dettata da una precisa strategia messa in campo dall’amministrazione comunale, in tandem con il braccio operativo della Pro Loco Samnium, che ha stretto accordi con gli organizzatori delle kermesse provinciali finalizzati a intercettare gli ingenti flussi di visitatori attratti dalle produzioni natalizie.
IL TREND
Fenomeno che ieri ha toccato il suo massimo dall’apertura della stagione. All’infopoint comunale di piazza Cardinal Pacca, i volontari della Pro loco guidata da Pino Petito hanno accolto ben 25 autobus granturismo, per un totale di 1.250 passeggeri. Ai quali va aggiunto qualche torpedone che ha fatto scalo in altri punti della città, le carovane che si sono mosse autonomamente, le famiglie, per un totale stimabile in 1.500 presenze. Costretti agli straordinari anche le guide turistiche e gli accompagnatori della Pro loco. Comitive giunte in prevalenza dalla Puglia (Bari, Taranto, Putignano, Bitonto), e dalla Campania (Sorrento, Salerno, Napoli) ma in questo weeek end anche dalla Calabria (Cosenza, Castrovillari), dalla Basilicata (Potenza) e dal Lazio (Cassino). Si sono mosse dalla parte bassa della città per ammirare le bellezze cittadine nel tradizionale percorso: area archeologica dell’Arco del Sacramento (dall’esterno), Duomo, corso Garibaldi, Arco di Traiano, sosta con degustazione alla rivendita di prodotti tipici di piazza Roma, e via poi per l’ultimo miglio con Santa Sofia, Hortus Conclusus, Museo del Sannio, Arcos, Rocca dei Rettori. Finanche troppe le meraviglie da visitare in poche ore, come hanno rilevato numerosi visitatori. Ma del resto, l’attuale formula imperniata sull’aggancio temporaneo di persone in viaggio verso altre destinazioni, non può che determinare questo tipo di approccio. Per il futuro occorrerà lavorare alla creazione di iniziative che mettano al centro dell’offerta turistica il ricchissimo patrimonio culturale cittadino, facendo leva su eventi di richiamo come i mercatini che potrebbero trovare una cornice più che adeguata in scenari come la Rocca dei Rettori o la Villa comunale.
LE VOCI
Soddisfazione comprensibile nelle parole dell’assessore al Turismo Attilio Cappa: «Non soltanto l’amministrazione comunale ma la città tutta, e in particolare gli operatori commerciali, vedono ripagati gli sforzi che stiamo mettendo in campo per far crescere Benevento nei circuiti turistici interregionali e nazionali. Aver attratto così ingenti flussi di visitatori non è affatto una circostanza scontata, dal momento che oggi l’offerta è amplissima e qualificata. La nostra città non ha nulla da invidiare per la propria storia bimillenaria, ma anche sul piano della organizzazione e della promozione stiamo compiendo passi importanti. Ho personalmente raccolto testimonianze in tal senso da visitatori che mi hanno tutti espresso compiacimento per la bellezza, la pulizia, il decoro della città. Non intendo dire che vada tutto bene, e stiamo già lavorando per elevare ulteriormente la nostra offerta. Ma non credo sia neanche utile alimentare una narrazione autolesionista, ancora molto persistente, che continua a tratteggiare Benevento come una città piena di difetti. Non lo è, e ce lo dice chi la guarda con occhi scevri di pregiudizio». Riscontri ottimi per le attività commerciali. «Abbiamo lavorato senz’altro molto di più della media stagionale – riferisce Michele Esposito del centralissimo ristorante Roseto all’Arco – L’area davanti l’Arco di Traiano era piena di turisti per tutta la mattinata. E’ chiaramente l’effetto del flusso indotto dai mercatini natalizi di altre località che siamo riusciti ad attrarre». Plauso ma anche un invito a correggere alcuni difetti nelle parole di Fortuna Raffio, titolare della rivendita di prodotti tipici Dolci e capricci di piazza Roma: «Ben vengano giornate così, è evidente, ma non possiamo illuderci che Benevento sia diventata improvvisamente una città turistica. Basti vedere gli incassi delle altre giornate della settimana. Le istituzioni puntino a migliorare l’offerta anche in termini di servizi, mentre noi operatori dobbiamo provare ad elevare ulteriormente la nostra disponibilità all’accoglienza. Ma garantisco che, visti i costi operativi, non è affatto semplice».
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