Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha recentemente lanciato un nuovo bando per il finanziamento dei contratti di Distretto del Cibo, un’iniziativa che promuove la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali e l’innovazione sostenibile. Un passo importante in questa direzione è stato l’accordo siglato per il Distretto del Cibo Pisano Livornesi, che coinvolge diverse realtà produttive, scientifiche e istituzionali per favorire lo sviluppo delle filiere agricole locali.
Il programma
Il programma, concepito per rafforzare principalmente le filiere cerealicola e olivoleicola del Distrettl del Cibo Pisano Livornesi, mira a promuovere una produzione agricola innovativa e sostenibile. Con un focus particolare sulla sostenibilità ambientale ed economica, il progetto si pone l’obiettivo di rispondere alle sfide che il territorio sta affrontando in termini di trasformazione agricola e cambiamento climatico. Le filiere coinvolte, che si estendono dalla Val di Cecina alla Valdera e al Valdarno Inferiore, si propongono di favorire una crescita responsabile e competitiva. Il programma vede il coinvolgimento di 19 aziende agricole e agroalimentari che lavorano per migliorare le proprie strutture e i processi produttivi. Inoltre, due organismi di ricerca, il Centro di Ricerche Agroambientali “Enrico Avanzi” dell’Università di Pisa (CiRAA) e il Consorzio Polo Tecnologico Magona (CPTM), sono impegnati a sviluppare modelli innovativi per le filiere di interesse, con particolare attenzione all’olivicoltura.
I progetti
Un aspetto chiave del programma è rappresentato dai progetti di ricerca e sviluppo che mirano a rafforzare il distretto agroalimentare. Il progetto SiTISAD (Sistema Territoriale Innovativo di Supporto Aziendale alle Decisioni), proposto dal CiRAA, intende supportare la transizione ecologica e sociale delle aziende agricole, offrendo soluzioni tecnologiche per ottimizzare le decisioni aziendali. Un secondo progetto, gestito dal CPTM, è incentrato sull’innovazione tecnologica della filiera olivoleicola, un settore strategico per la produzione di olio d’oliva di qualità.
Chi può ottenere il finanziamento
Il bando MASAF ha già coinvolto numerose aziende locali, che riceveranno finanziamenti per gli investimenti necessari a migliorare la qualità delle produzioni agricole e dei prodotti agroalimentari trasformati. Tra i beneficiari figurano realtà ben radicate sul territorio, come il Frantoio del Monte Pisano, l’Azienda Agricola Bellesi Alberto, e la Società Agricola Bertoli, tra le altre, che si impegnano a sostenere la crescita delle filiere locali.
Scuole e istituzioni
Il programma non riguarda solo le aziende agricole, ma coinvolge anche enti locali e scuole. I Comuni di Santa Luce, Cecina, Collesalvetti e altri hanno aderito all’iniziativa per sostenere la filiera corta, valorizzando i prodotti locali nei servizi di ristorazione scolastica e nelle mense. Inoltre, le scuole superiori con indirizzo agrario e turistico-alberghiero collaboreranno con le aziende per offrire opportunità di formazione ai giovani, potenziando le competenze agricole e promuovendo un’economia locale sostenibile.
Obiettivi e investimenti
L’obiettivo generale del progetto è potenziare le produzioni agricole locali, migliorando la qualità delle produzioni primarie e favorendo pratiche agricole sostenibili. A lungo termine, si prevede un incremento della redditività per i produttori e un rafforzamento del sistema economico territoriale, con un investimento complessivo di oltre 14,5 milioni di euro. Il contributo richiesto al Ministero è di oltre 12,4 milioni di euro, che saranno destinati a iniziative di ricerca, innovazione tecnologica e promozione delle filiere locali.
Sostenibilità e innovazione
Il programma si propone di affrontare le sfide ambientali e di mercato attraverso l’adozione di pratiche agricole ecocompatibili, riducendo l’impatto ambientale e salvaguardando il paesaggio rurale. L’innovazione, infatti, è al centro del progetto, con l’implementazione di nuove tecnologie nei processi produttivi e una crescente consapevolezza delle comunità locali riguardo alla sostenibilità.
Prospettive per il futuro
La durata dell’accordo è di 36 mesi per gli investimenti previsti nel contratto di distretto e di 72 mesi per le attività legate agli obiettivi generali. Le previsioni indicano un miglioramento delle rese agricole e un aumento del valore commerciale dei prodotti, con un impatto positivo sulle economie locali.
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