TERAMO – Il Centro di cultura delle donne Hannah Arendt con molto piacere comunica che il prossimo 4 dicembre Familia, film scelto dal Ministero dell’Istruzione tra i film adatti e consigliati alle scuole, sarà proiettato alle ore 9.00 nelle sale di Smeraldo Cinema per gli /le Studenti dell’ Istituto “Di Poppa-Rozzi” in collaborazione con lo stesso Istituto e con l’ Ufficio scolastico provinciale. “Sono felice che questo film sia accolto con entusiasmo da così tanti ragazzi. I giovani hanno bisogno di confronto e questo film porta a scuola temi importanti rispetto al contrasto alla violenza di genere. È importante affrontare la violenza di genere di petto, senza edulcorazioni, perché è attraverso un’esperienza come questa che impariamo a riconoscerla e a saperci difendere”, scrive il Maestro Francesco Costabile in una nota, apprezzando la calda accoglienza e la corale calda partecipazione della comunità scolastica del Liceo Scientifico Einstein. Purtroppo parecchi istituti superiori, “a seguito di confronti con numerosi consigli di classe”, pur ritenendo “il film in attenzione di alto valore formativo”, hanno definito lo stesso “molto duro in alcuni tratti per una platea di alcuni adolescenti”, decidendo di fatto l’interdizione della visione del film a tutti gli studenti di tutte le classi. Familia, tratto dal romanzo autobiografico di Luigi Celeste “Non sarà sempre così”, esplora gli abissi di un patriarcato tossico e violento, bugiardo e manipolatore, raccontando il riscatto, la scelta e la costruzione di una mascolinità nuova, sana e responsabile. Familia è un film imponente perché è capace di rivelare il complesso e confuso rapporto tra amore e violenza che nasce all’ interno del secolare dominio dell’ uomo sulla donna e invisibile si annida nell’ intimità delle relazioni familiari, come la sessualità e la maternità. Familia è un film che sollecita l’assunzione di responsabilità della società tutta, degli uomini, delle donne e delle istituzioni scolastiche nell’ agire quotidiano, affinché vengano messi in campo progetti educativi, autentiche campagne di sensibilizzazione e azioni concrete per decostruire la millenaria cultura patriarcale fondata sulla gerarchia dei ruoli di genere che continua a sottomettere e a inferiorizzare le donne, nonostante l’affermazione della soggettività femminile. Sui contenuti di questo film il centro Arendt riflette da anni attraverso seminari, incontri e laboratori tenuti dalle e dai maggiori studiose/i e attiviste/i impegnate/i a decostruire gli stereotipi sessisti per eradicare la violenza di genere. Il prossimo 4 dicembre, il regista Francesco Costabile introdurrà in video “Familia”, porterà i saluti Clara Moschella Dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale. Dopo la visione del film seguirà una riflessione delle ragazze e dei ragazzi con la Dirigente scolastica Caterina Provvisiero, con le Docenti e con la presidente del Centro “H. Arendt” Guendalina Di Sabatino. Familia è stato presentato all’81° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, dove i 15 ragazzi della giuria del Leoncino d’Oro hanno attribuito al film la Segnalazione Cinema For UNICEF con la seguente motivazione: «Per l’intensità e l’efficacia con cui l’opera ti trascina in una quotidianità drammatica, in cui la brutalità del sistema patriarcale si tramanda di generazione in generazione. Per aver reso evidente che la negazione dell’infanzia e la violenza non possono che generare odio e nuovi abusi”. Nella sezione di Orizzonti, della stessa Mostra del Cinema di Venezia, Francesco Gheghi, protagonista di Familia, ha vinto il Premio per la Miglior interpretazione maschile. Le donne del Centro Arendt nel ringraziare il Regista per la sensibilità l’attenzione e la disponibilità ad incontrare online nei prossimi mesi gli Studenti che hanno visto il film, registrano con sconcerto l’indifferenza che da qualche tempo alcuni istituti scolastici manifestano nei confronti dei progetti di un’associazione femminista libera e indipendente, dal 1996 impegnata preminentemente in attività che analizzano la cultura patriarcale nelle sue radici millenarie per contribuire a formare nelle giovani generazioni una coscienza critica, capace di riconoscere e combattere ogni forma di sessismo.
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