lunedì 02 dicembre 2024
BLACK FRIDAY, NATALE E SALDI: LE PREVISIONI SUGLI ACQUISTI IN PROVINCIA DI VICENZA
In un contesto economico-sociale in cui le spese “obbligate”, vale a dire quelle che riguardano l’acquisto di cibo, carburante e bollette – hanno raggiunto il 56 % della spesa totale e la perdita del potere d’acquisto della moneta rispetto al “caro-vita” si è fatta sentire soprattutto negli ultimi anni, le risorse delle famiglie venete nei prossimi mesi invernali si concentreranno per lo più nell’acquisto di abbigliamento, calzature e accessori (71%), nella ristorazione (67%), nel benessere e cura della persona (60%), in libri (56%), viaggi e vacanze (42%), sport (36%), computer ed elettronica (21%) e articoli di lusso (6%).
Gli eventi che maggiormente spingeranno a fare nuovi acquisti sono il Black Friday, Natale 2024 e i saldi invernali.
È quanto emerge dalla consueta, periodica indagine sui consumi invernali, previsti nei prossimi due mesi a cavallo del cambio dell’anno, condotta da Confcommercio Veneto e Unioncamere Veneto con interviste su un campione di 600 residenti in Veneto condotte nel corso dell’ultima settimana di novembre.
Le previsioni sugli acquisti in provincia di Vicenza
Come emerge dall’indagine di Confcommercio e Unioncamere del Veneto, in provincia la spesa per acquisti nei mesi invernali 2024 sarà indirizzata principalmente su abbigliamento e calzature – lo afferma il 65,5% del campione degli intervistati a Vicenza – ma si spenderà anche, tra l’altro, in ristorazione (63,6%), anche se meno rispetto allo scorso anno (66,7%), benessere e cura della persona (59,1%), libri (53,6%) e in viaggi e vacanze (40%), voce quest’ultima in aumento rispetto allo stesso periodo 2023 (35,1%).
Le risposte degli intervistati in provincia di Vicenza ci indicano che durante il periodo dei saldi invernali il 16% ha intenzione di spendere di più rispetto lo scorso anno (nel 2023 risultava il 13%) e il 17% di meno (lo scorso anno la percentuale era del 27%); la maggioranza, 67%, di spendere come lo sorso anno (60% nel 2023).
L’indagine ha sondato la propensione agli acquisti nel Black Friday; per la provincia di Vicenza, il 39% degli intervistati ha dichiarato di fare acquisti, anche in previsione del Natale, approfittando degli sconti e promozioni del periodo, un dato comunque che risulta inferiore rispetto alla media veneta (46%). Il 51% ha dichiarato, infatti, di trovare davvero convenienti le offerte durante il Black Friday; questo dato è superiore alla media veneta (45%).
Il commento del presidente Nicola Piccolo
“Stiamo vivendo una fase di grandi incertezze socio-economiche, in particolare per il quadro geo-politico mondiale e i conflitti in corso. È altrettanto vero che il potere d’acquisto per la maggior parte delle famiglie non è in aumento: anzi è diminuito rispetto a qualche anno fa. Ciò comporta che gli acquisti si orientino per lo più su prodotti utili alla famiglia e si approfitti degli sconti e delle promozioni quando ci sono, come ad esempio per il Black Friday, che – va sottolineato – è una promozione inserita in un periodo, quello natalizio, dove un tempo non si praticavano particolari scontistiche garantendo la necessaria redditività ai punti vendita. In ogni caso, adattandosi al trend, anche i negozi vicentini, cioè le realtà commerciali che sono parte importante e integrante delle nostre città e paesi, stanno sempre più aderendo al Black Friday e i consumatori dimostrano interesse. C’è infatti un plus, rispetto all’acquisto on line, che fa la differenza: nel negozio fisico il prodotto si può vedere e provare e le riduzioni di prezzo sono reali, come si può facilmente verificare. A ciò va aggiunto un servizio di vendita svolto da persone per le persone, e non da un chatbot. Concludendo, abbiamo dunque di fronte due mesi cruciali sul fronte dei consumi, tra Black Friday, appunto, Natale e i saldi invernali – evidenzia il presidente di Confcommercio Vicenza -, l’auspicio, allora, è che i consumatori scelgano per i loro acquisti i negozi di vicinato, dando valore alle vere realtà del commercio, ai prodotti made in Italy, locali e di qualità”.
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