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Il segretario locale della Cgil Esposito: “In Basilicata sei le morti bianche da inizio anno, dobbiamo dire basta a questa strage”.
Potenza – “Piangiamo oggi l’ennesima vittima sul lavoro in Basilicata. Nella nostra regione sono già sei le
morti bianche dall’inizio dell’anno. Non sono incidenti, ma omicidi. Dobbiamo dire basta a questa strage”. Sono le parole di rabbia del segretario generale della Cgil di Potenza Vincenzo Esposito sull’operaio morto schiacciato da una lastra di vetro mentre svolgeva lavori di manutenzione al Palazzo di Giustizia questa mattina a Potenza. “Ogni giorno in media in Italia muoiono tre persone sul lavoro – denuncia Esposito – Come Cgil di Potenza siamo vicini alle vittime e ai loro familiari e chiediamo con forza che la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro vengano messi al centro delle azioni di questo governo e delle imprese.
Per Esposito “serve un nuovo modello di impresa sostenibile, da un punto di vista ambientale e sociale. La sicurezza e la salute non possono essere considerati dei costi. Occorrono regole piu’ precise e maggiore
responsabilità d’impresa. Per questo diciamo basta ai subappalti a cascata che deresponsabilizzano i datori di lavoro a partire dalla sicurezza, scaricando tutti i rischi sui lavoratori. E’ urgente eliminare la norma che consente il sub appalto a cascata, ripristinare la parità di trattamento economico lungo la filiera degli appalti, rafforzare i controlli ispettivi, favorire un piano di assunzione negli enti preposti ai controlli e una patente a punti che faccia la selezione e qualifichi le aziende virtuose da quelle che non rispettano le misure di sicurezza. In Basilicata – conclude – è poi urgente rendere attivo l’Osservatorio regionale sulla tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Il segretario regionale della Uil Vincenzo Tortorelli ricorda che l’edilizia si conferma in Basilicata il comparto a “più alto rischio” e che nel 2023 sono state 305 (dati Inail) le denunce di infortuni nell’intero settore delle costruzioni. Il sindacato fa fino in fondo la sua parte – aggiunge – come abbiamo dimostrato solo qualche giorno fa con il corso di formazione che si è tenuto a Potenza in attuazione di un progetto nazionale congiunto Feneal-Uil e Ital (Patronato Uil) – “costruiamo tutela e diritti” – sulle tutele in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali in edilizia. Una nuova tappa della campagna “Zero morti sul lavoro” che la Uil lucana attua già da alcuni anni coinvolgendo anche gli studenti, i lavoratori di domani. Ma è lo Stato che deve fare la sua parte”.
Per il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo “siamo al cospetto di una tragedia che, come le altre che l’hanno preceduta, poteva essere evitata. I numeri ci dicono nei primi nove mesi del 2024 la Basilicata è in zona rossa con un numero di infortuni rispetto alla popolazione lavorativa superiore alla media nazionale. Dinanzi a questi numeri, dinanzi alle vite spezzate, non si può essere titubanti. La patente a punti va attuata in modo rigoroso. È uno strumento che, come Cisl, abbiamo voluto fortemente, grazie soprattutto al lavoro fatto in questi anni dalla Filca, e vigileremo per evitare che venga annacquata. Tuttavia, deve essere chiaro che la battaglia per un lavoro sicuro ha bisogno anche di altro: ha bisogno di contratti di lavoro stabili, ha bisogno di formazione e di educazione alla legalità, ha bisogno di accordi di filiera e di una rete più capillare ma soprattutto più efficiente di controlli, anche ricorrendo alle più moderne tecnologie informatiche”.
Il 13 ottobre scorso, in occasione della 74ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, la ministra Marina Calderone aveva fornito i primi dati sulla patente a punti per i cantieri: già 400mila imprese, aveva sottolineato, hanno aderito al nuovo sistema, introdotto per migliorare la sicurezza sul lavoro e combattere le irregolarità. Calderone ha sottolineato anche l’importanza di intensificare i controlli, annunciando un’azione ispettiva in corso per verificare la validità degli attestati di formazione sulla sicurezza. L’obiettivo è assicurarsi che i lavoratori ricevano la giusta preparazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
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