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SCUOLE DI PALERMO: DUE PLESSI, UNA SOLA VERGOGNA. ARGIROFFI (OSO): “IMPERDONABILE DANNO PER LA CITTA’”
Forse non tutti lo sanno, ma il comune di Palermo potrebbe avere l’occasione di risolvere, una volta per tutte, l’annoso problema degli affitti dei plessi scolastici, che da sempre affligge le scuole di Palermo. Non c’è un cittadino palermitano che non abbia passato almeno un anno della sua vita in uno scantinato, adibito ad aula scolastica e pagato a peso d’oro a note famiglie di costruttori palermitani, o ai loro successori. Uno sperpero di denaro pubblico, a favore di pochi privati, che continua ancora oggi, in barba alle favolette raccontate alla gente sulla sacralità del denaro pubblico.
L’opportunità nasce dal vecchio progetto di realizzare due poli scolastici: uno nell’estremità nord della città, a Mondello, in via Venere, l’altro all’estremità sud, a Brancaccio, in via Galletti. Due progetti da tempo inseriti nella programmazione comunale ma mai entrati in fase esecutiva, la cui storia nasce con i concorsi di progettazione banditi nel 2017 che riguardavano 5 opere, esattamente:
- Il Sistema Tram.
- Le Green way Palermo-Monreale.
- I Due poli scolastici a nord e sud.
- L’Illuminazione percorso arabo normanno.
Tranne il Sistema tram, nessuno degli interventi ha visto la luce.
Per quanto concerne i due poli scolastici, dopo un lungo iter progettuale ed approvativo, nel 2022 i progetti arrivarono al traguardo: erano entrambi esecutivi. Uno di essi era già validato, ovvero pronto ad essere messo in cantiere, mentre dell’altro era stato già nominato il gruppo di validazione.
Poi si è fermato tutto: infatti furono revocati i finanziamenti perché non si sarebbero raggiunti gli “Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti”, ovvero i contratti seguenti l’affidamento con gara di appalto che, ovviamente, non si fece in tempo a bandire: il termine era fissato per il 31 dicembre 2022.
“Ovviamente, l’amministrazione comunale di allora, si impegnò subito a recuperare il prima possibile i soldi, ma in realtà non li hanno mai cercati: servono 30 mln per realizzare entrambi i plessi” ci dichiara la consigliera Giulia Argiroffi, capogruppo di OSO in Consiglio Comunale. Senza la copertura finanziaria i progetti, già previsti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, non possono ovviamente essere realizzati. Non si riesce neanche ad inserirli nel Programma annuale, in cui sono elencate le Opere da realizzare a partire dell’anno in corso.
“Un imperdonabile danno per Palermo, che perde 2 poli educativi nelle periferie estreme nord e sud, e oltre 30 milioni di euro. In una città che si trova agli ultimi posti nei risultati delle prove INVALSI sulla preparazione media degli studenti”. Non si tratta di responsabilità, secondo la consigliera Argiroffi, ma di “Colpe: 4 milioni ogni anno pagati dal Comune di Palermo per gli affitti, come negli anni ’80 e ’90 quando la cosa venne attenzionata dalla Commissione Antimafia. Una cifra sperperata a favore dei soliti privati”.
Una storia che si ripete, quindi, nel disinteresse dei nostri amministratori. Ma vediamo nel dettaglio cosa prevedono i due progetti.
Polo Scolastico di Via Galletti (Brancaccio)
Il primo dei due poli scolastici è destinato alla zona di Brancaccio, nel quartiere a est della città. Il polo scolastico sorgerà in via Galletti e servirà a decongestionare le scuole esistenti, che spesso soffrono di sovraffollamento, migliorando l’accesso all’istruzione per i bambini e i ragazzi di questo quartiere e delle zone circostanti.
Il progetto prevede la realizzazione di un edificio moderno, che ospiterà scuole primarie e secondarie di primo grado (elementari e medie), dotate di aule innovative, laboratori scientifici e tecnologici, biblioteche, aule di musica e palestre. Gli spazi saranno progettati per favorire l’apprendimento delle nuove tecnologie, integrando strumenti digitali e soluzioni per una didattica all’avanguardia. Inoltre, il polo avrà aree verdi e spazi all’aperto, destinati anche a favorire l’integrazione sociale tra studenti e residenti del quartiere.
L’importo previsto inizialmente per la realizzazione del polo scolastico di via Galletti era di circa 9,8 milioni di euro, poi lievitato a 15,5. La realizzazione del polo è prevista in due fasi: la prima fase riguarda la costruzione delle scuole primarie, mentre la seconda fase si concentrerà sull’ampliamento e sull’aggiunta delle scuole medie, con un piano di completamento che si estenderà nei prossimi anni.
Polo Scolastico di Via Venere (Mondello)
Il secondo polo scolastico è situato a Mondello, un quartiere che, sebbene residenziale e molto frequentato nel periodo estivo, ha anche bisogno di strutture educative moderne che rispondano alle necessità della zona e delle aree circostanti. Il polo di via Venere avrà come obiettivo quello di alleggerire la pressione sulle scuole esistenti e migliorare l’accesso all’istruzione di qualità.
Anche in questo caso, il progetto prevede la realizzazione di scuole primarie e secondarie di primo grado, con aule moderne e dotate di tecnologie digitali avanzate, spazi polifunzionali (laboratori, biblioteche, palestre) e aree verdi. Inoltre, uno degli aspetti distintivi del polo scolastico di Mondello è l’attenzione alla sostenibilità ambientale. Il progetto prevede l’utilizzo di energie rinnovabili, come pannelli solari, per ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare i consumi energetici, oltre all’integrazione di soluzioni ecocompatibili nelle costruzioni.
L’importo previsto per la realizzazione del polo scolastico di via Venere era di circa 8,5 milioni di euro, e come per il polo di Brancaccio, i lavori saranno suddivisi in diverse fasi, con un focus iniziale sulle scuole primarie e la previsione di completamento per le scuole medie nel giro di alcuni anni. Ad oggi, si prevedono circa 14 milioni di intervento.
In sintesi, comprese le somme a disposizione dell’Amministrazione, i due progetti comportano una spesa complessiva di 30 milioni circa.
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