Sos per la biblioteca Annalisa Durante. Si è svolta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione della campagna di crowdfunding “+ Libri, niente armi”. L’iniziativa mira a creare un fondo patrimoniale per sostenere le attività della Biblioteca sociale di Forcella, simbolo di contrasto alla povertà educativa e alla violenza minorile. «Dopo 20 anni dall’uccisione di mia figlia, tanti giovani continuano a perdere la vita a Napoli ogni giorno. Dobbiamo fermare questa violenza e fare ancora di più. I ragazzi hanno bisogno di cultura e lavoro per scegliere la legalità. Abbiamo chiesto aiuto a Regione e Comune, ma nessuno ha risposto. Ora ci rivolgiamo alla società civile», ha dichiarato Giannino Durante, papà di Annalisa, chiedendo solidarietà ai napoletani e a chi, in tutta Italia, sostiene la memoria di sua figlia. «Una biblioteca non può essere una struttura a tempo determinato», ha aggiunto Giuseppe Perna, presidente dell’Associazione Annalisa Durante. «Le istituzioni devono passare dalla logica dei bandi alla co-programmazione con gli Enti del Terzo Settore per interventi stabili nelle aree più a rischio della città. Abbiamo lanciato questa campagna per raccogliere fondi da integrare ai progetti in corso. Se non basterà, introdurremo quote annuali per garantire continuità alle attività». In serata arriva la puntualizzazione dell’amministrazione comunale. «Non abbiamo mai abbandonato lo spazio comunale Forcella dedicato e la sua biblioteca dedicata ad Annalisa Durante», si legge in una nota del Municipio. «A seguito di una recente delibera approvata dal Consiglio comunale, prosegue la nota, «si sta lavorando affinché la struttura possa essere ulteriormente valorizzata con attività dedicate ai giovani», spiega l’assessore alle Politiche Giovanili Chiara Marciani. Una decisione volta proprio a cogliere l’appello lanciato dalle stesse associazioni che chiedevano di intervenire con progetti a sostegno dei giovani, vera linfa vitale della nostra città. È infatti previsto un tavolo di concertazione con tutte le realtà del territorio (se ne sono prenotate più di 20) per costruire insieme le attività e la programmazione del centro giovanile che a breve arricchirà lo spazio Forcella. «Ciò non vuol dire penalizzare la biblioteca, anzi, ma rappresenta una ulteriore opportunità per reperire anche ulteriori finanziamenti volti a rendere lo spazio sempre più al servizio del territorio e contrastare tutti insieme la dispersione scolastica e il disagio giovanile», conclude Marciani. Tornando alla confrenza, tra le proposte figura la Rete Forcella 0-6, un progetto per supportare le famiglie e accompagnare i bambini dalla prima infanzia fino all’adolescenza. Attraverso lettura, scrittura creativa, teatro, arte, cinema, sport, musica e supporto psicologico, si vuole intervenire anche nei contesti familiari difficili, offrendo alternative concrete alla strada. L’iniziativa ha raccolto il sostegno di diverse realtà, tra cui l’Associazione Italiana Biblioteche, rappresentata da Maria Pia Cacace, la Fondazione Polis con don Tonino Palmese, e Libera, con il referente provinciale Pasquale Leone. Tra i saluti istituzionali, l’assessore alla legalità del Comune di Napoli Antonio De Iesu e la consigliera regionale Roberta Gaeta hanno ribadito il loro sostegno all’associazione. Di grande impatto l’intervento di Raffaele Marino, già Pubblico Ministero nel caso dell’omicidio di Annalisa Durante, che ha ricordato l’impegno per assicurare alla giustizia i responsabili del crimine. Geppino Fiorenza, presidente di Ascender, ha annunciato una donazione di 5.000 euro come primo contributo concreto alla campagna. Anche l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha inviato un messaggio di vicinanza. La conferenza ha visto una partecipazione significativa: Roberto Fico, ex presidente della Camera, la dirigente scolastica Giuliana Zoppoli dell’I.C. Campo del Moricino, le maestranze del Teatro Trianon Viviani, e le mamme di Forcella, tra cui molte donne straniere, che hanno espresso gratitudine per il lavoro della Biblioteca. La bibliotecaria Nunzia Pastorini e i collaboratori Salvatore Avallone e Vincenzo Puglia sono stati ricordati per il loro contributo. Questa iniziativa segue l’appello del 21 ottobre, alla presenza del prefetto Michele Di Bari, che ha raccolto oltre 600 adesioni, tra cui personalità come don Luigi Ciotti, Paolo Siani, Maurizio De Giovanni, e altre figure di spicco del panorama culturale e sociale. La campagna è attiva sulla piattaforma Produzioni dal Basso. Per partecipare, basta cercare sostieni.link/36906 su Google e scegliere l’importo da donare. Più libri, niente armi: un messaggio di speranza per il futuro dei giovani di Forcella.
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