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Slow Beans 2024 si svolge il 7 e l’8 dicembre a Mormanno, un suggestivo borgo calabrese nel Parco Nazionale del Pollino. Questo evento annuale, legato alla rete Slow Food, riunisce produttori di legumi, educatori e chef provenienti da diverse nazioni europee, creando un’importante occasione di confronto e promozione culturale. Con l’obiettivo di sensibilizzare sul consumo consapevole e sulle pratiche agricole sostenibili, la manifestazione mira a posizionare i legumi come elemento fondamentale per la salute umana e per la tutela dell’ambiente.
Il passaggio del testimone della rete Slow Food
Quest’anno, l’evento si trasferisce da Capannori a Mormanno, celebrando un passaggio simbolico avvenuto durante il Terra Madre 2024 a Torino. Mormanno è particolarmente famoso per il fagiolo poverello bianco, riconosciuto come Presidio Slow Food. Il cambiamento di location rappresenta una nuova opportunità per rafforzare le sinergie tra produttori, istituzioni locali e cittadini, tutti unite nella promozione di un modello alimentare che valorizzi la biodiversità e il consumo responsabile.
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Agricoltura
La manifestazione è concepita per incentivare il dialogo tra agricoltori e comunità, creando spazi di confronto e riflessione su argomenti cruciali come la sostenibilità e la sicurezza alimentare. I legumi, inizialmente considerati solo un alimento, vengono presentati in una nuova luce, come simbolo di un modo di vivere più attento alle dinamiche ecologiche e sociali. L’incontro di esperti e appassionati favorisce la diffusione di conoscenze pratiche e teoriche, arricchendo la cultura alimentare delle diverse comunità coinvolte.
Celebrare i legumi nel contesto della cultura locale
All’interno del programma di Slow Beans 2024, si segnala il Perciavutti, una tradizione locale legata alla spillatura del vino nuovo, che unisce le comunità del Pollino in momenti di convivialità e scoperta dei sapori autentici. Questa celebrazione si integra perfettamente con gli obiettivi dell’evento, offrendo un’opportunità per esplorare il valore del cibo come strumento di aggregazione sociale. Promuovere la riscoperta delle leguminose non è solo un modo per valorizzare la produttività agricola, ma anche un passo verso una maggiore giustizia sociale e ambientale.
I produttori aderenti alla rete Slow Beans si dedicano con passione alla salvaguardia del suolo e della biodiversità. La loro azione è strettamente legata alla lotta contro le sfide climatiche, rendendoli attori protagonisti nel promuovere modelli di agricoltura rigenerativa. Roberta Billitteri, vicepresidente di Slow Food Italia, sottolinea l’urgenza di inserire il cibo al centro delle politiche pubbliche, affermando che “il coinvolgimento di tutti gli attori sociali è fondamentale per costruire un futuro davvero sostenibile.”
Programma e attività della manifestazione
Il fulcro di Slow Beans 2024 è rappresentato da una mostra mercato, dove produttori locali e internazionali di legumi hanno l’opportunità di presentare le proprie eccellenze. Durante la manifestazione si svolgeranno anche le Fagioliadi, un concorso culinario dedicato ai legumi, dove chef e amatori metteranno alla prova le loro abilità in originali preparazioni gastronomiche. La giuria, composta da giornalisti e pubblico, decreterà il piatto migliore della competizione.
Un’importante tavola rotonda sarà dedicata al tema delle microfiliere e al loro ruolo nel garantire un futuro sostenibile, con la partecipazione di esperti accademici e membri della rete Slow Food. Venerdì, inoltre, i cuochi dell’Alleanza Slow Food Flavia De Marco e Valerio Elefante guideranno una degustazione dei prodotti tipici della zona, valorizzando la cucina locale e le sue tradizioni.
Slow Beans 2024 è un’iniziativa di Slow Food Italia, sostenuta da diverse istituzioni locali e regionali, tra cui Regione Calabria e Parco Nazionale del Pollino. Un evento che non solo celebra i legumi, ma riafferma l’importanza di un’alimentazione consapevole e della salvaguardia ambientale.
Ultimo aggiornamento il 4 Dicembre 2024 da Laura Rossi
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