La coppia ha visitato più di dieci stati, a bordo di circa 446 veicoli. In Puglia sono passati per Alberobello, Locorotondo e Gioia del Colle. Da qui si sono spostati fino a Matera, in Basilicata
Dal Vietnam alla Spagna in autostop. Passando per la Puglia.
Francesca e Fernando, al termine del loro viaggio, hanno percorso 35 mila chilometri. Zaino in spalla, budget giornaliero di 10 euro e sorriso sulle labbra, la coppia ha visitato più di dieci stati, a bordo di circa 446 veicoli: dal Vietnam alle porte dell’Europa, passando per la Cina e l’Asia Centrale, l’Iran, l’Armenia, la Georgia e la Turchia. E infine i Balcani e poi l’Italia.
E la Puglia, in particolare: «Siamo arrivati in Puglia in traghetto, dall’Albania. Ci è piaciuta molto. Per Fernando, che viene dalla Spagna, era la prima volta. Io, invece, ero già stata qui. E sicuramente tornerò», racconta Francesca, 26 anni originaria dei Castelli romani, che, dopo una laurea in Scienze Politiche, ha deciso di viaggiare per il mondo.
La visita in Puglia
In Puglia i due viaggiatori, partiti da Brindisi, sono passati poi per Alberobello, Locorotondo e Gioia del Colle, in provincia di Bari. Da qui si sono spostati in autostop fino a Matera, in Basilicata. «In Puglia sono stati tutti molto accoglienti – continua -un ragazzo a Locorotondo ci ha pagato anche una stanza per la notte, riconoscendo il nostro sforzo e essendo anche lui un amante dei viaggi. Cerchiamo di raccontare ogni posto che visitiamo sui nostri canali social.
E anche la Puglia non è mancata all’appello: abbiamo pubblicato foto e aneddoti su varie località, dai trulli alle case tipiche».
Francesca e Fernando, infatti, raccontano tutto questo sulla pagina Instagram “Préstame la brújula”, arrivata in poco tempo a contare 10 mila follower: «Il nome della nostra pagina significa “prestami la bussola” e allude al fatto che i consigli dei viaggiatori possono aiutare altri viaggiatori. Per questo noi abbiamo aperto anche un blog, nel quale raccontiamo le città che abbiamo visitato e diamo suggerimenti su come raggiungerle o come viverci, anche con pochi soldi a disposizione. Puntiamo a spiegare che si può viaggiare anche con poco, se c’è la passione».
La stessa che ha portato la coppia a conoscersi e a decidere di partire insieme: «Ci siamo conosciuti quattro anni fa e Fernando viaggiava già da dieci – dice Francesca -. Entrambi amiamo vedere il mondo, aprire gli orizzonti e scoprire nuove culture. Siamo partiti nove mesi fa, a marzo. Prima abbiamo lavorato in Australia, per un anno. Abbiamo messo da parte i soldi. E abbiamo pensato: perché non torniamo in Europa via terra? Così, dopo una tappa in Nuova Zelanda, dal Vietnam abbiamo cominciato questo viaggio. Ci siamo fidati della gente e tutto è andato per il meglio. Certo, ci sono state situazioni difficili. C’è capitato, per esempio, di aspettare una macchina per cinque ore. Ma, d’altra parte, c’è stato anche chi ci ha portato in auto per 300 chilometri, solo per aiutarci».
Così, con determinazione e un sacco a pelo sulle spalle, Fernando e Francesca hanno raggiunto l’Europa: «Adesso? Se mi chiedessero di rifare il viaggio al contrario, lo farei, sempre in autostop», ammette Francesca. E, se a dicembre ha deciso di fermarsi a passare il Natale in Italia (e Fernando in Spagna), a gennaio si riparte: «Vorrei cominciare il 2025 con un volontariato in Africa. Mi piace molto il mondo dei lavori umanitari, che in futuro potrebbe diventare una professione – conclude -. Per adesso, però, vorremmo continuare a viaggiare. Perché ho capito che fare programmi troppo a lungo termine mi dava solo stress e non ero felice. Per ora l’idea è continuare a fare lavori stagionali per mettere da parte dei soldi e poi partire. Come abbiamo fatto per questo lungo viaggio: ho lavorato in Australia in una cucina per diversi mesi e poi abbiamo cominciato a camminare».
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