AMICIZIA TRA LIGURIA E CINA / Il 13 gennaio a La Spezia ed il 16 gennaio a Genova torna il “Capodanno Cinese”

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In occasione della festività del Capodanno Cinese, l’Associazione Culturale “Amici della Cina” promuove la Seconda Edizione del “Concerto per il Capodanno Cinese 2025“. La manifestazione, articolata in due concerti, si terrà il 13 gennaio 2025 alle ore 21 presso il Teatro Civico della Spezia, curato dal Conservatorio di G. Puccini della Spezia, e il 16 gennaio 2025 alle ore 17, al Teatro Auditorium Strada Nuova di Genova, curato dal Conservatorio Niccolò Paganini.
L’iniziativa intende celebrare la ricchezza culturale che unisce Cina e Italia, offrendo alla comunità un’opportunità di condivisione e festa.
Durante i concerti, giovani talenti delle due istituzioni, assistiti dai loro insegnanti, eseguiranno opere di illustri compositori quali Bach, Händel e Puccini. Inoltre, musicisti provenienti dalla Cina arricchiranno il programma suonando strumenti tradizionali come il guzheng, l’erhu e il flauto di bambù, creando un affascinante mosaico di melodie tradizionali cinesi.
Attiva in Liguria dal 2016, la manifestazione ha ottenuto un significativo riconoscimento grazie alla collaborazione fra l’Associazione Culturale “Amici della Cina”, il Conservatorio di Musica G. Puccini di La Spezia e l’Associazione Generale di Commercio Cinese in Italia Ovest.
L’evento dell’anno scorso, tenutosi presso il Palazzo Rosso di Genova, ha ulteriormente rafforzato i legami tra le varie comunità. Il successo delle iniziative passate ha giocato un ruolo cruciale nel migliorare la comprensione reciproca tra le culture cinese e italiana, facilitando l’integrazione dei cittadini cinesi nella società italiana e valorizzando la Liguria nei rapporti con la Cina. Le visite di delegazioni a Genova da Guangzhou, Shanghai e Chengdu testimoniano l’evoluzione degli scambi culturali, mentre La Spezia ha avviato collaborazioni con città come Zhuhai, Nanning, Nanjing e la provincia di Jilin.
Il 2025, rappresentante del Serpente di Legno, simboleggia intelligenza, saggezza e soluzioni pacifiche, arricchendo ulteriormente il significato di questo straordinario incontro. Questo evento celebrerà anche il 55° anniversario dell’amicizia tra Cina e Italia, sottolineando l’importanza delle relazioni culturali tra i due Paesi.
L’evento è coordinato insieme all’Associazione Generale di Commercio in Italia Ovest, con ilsostegno della Fondazione Carispezia e con il patrocinio dell’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della R.P.C in Italia, del Consolato Generale della R.P.C a Firenze, della Regione Liguria, della Città Metropolitana di Genova, del Comune di Genova, della Provincia della Spezia, del Comune della Spezia, della RAI Liguria, dell’Università degli Studi di Genova, di Confcommercio di Genova, della Camera di Commercio La Spezia, di Confindustria La Spezia, di Confcommercio La Spezia, di Confartigianato La Spezia e della CNA La Spezia.
L’ingresso all’evento è gratuito fino a esaurimento posti, con una capienza massima di 218 posti nell’auditorium.

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Il 4 dicembre 2024, il Capodanno Cinese, noto anche come Festa di Primavera, è stato ufficialmente riconosciuto come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO durante la 19a Sessione Ordinaria del Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, tenutasi ad Asunción, Paraguay.

Sentiamo Andrea Sciallero, collaboratore dell’ideatore della manifestazione: «In particolare, il dottor Francesco Maresca, assessore al patrimonio, porto, mare e pesca in rappresentanza delle istituzioni, è qui a rappresentare i concerti di gennaio 2025 per festeggiare il Capodanno cinese, conosciuto originariamente come Festa di Primavera.
Viene festeggiato anche in Nepal, Corea, Mongolia, Singapore, Malesia, Bhutan e Vietnam, oltre che, ovviamente, in Cina, dove è una delle più importanti e sentite festività nazionali e tradizionali, che coincide con il primo o il secondo novilunio. La prima o la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno, infatti, il calendario orientale segue i cicli lunari annuali. In Cina, i festeggiamenti durano ben quindici giorni, cosa che permette ai lavoratori di tornare alle città natali per festeggiare con amici e parenti dopo un anno di lavoro lontani e giorni di treno da casa. Il rosso è il colore che contraddistingue i festeggiamenti, simbolo di fortuna, prosperità e abbondanza. Nel 2025, si festeggerà l’anno del serpente di legno, simbolo di saggezza, armonia, trasformazione e stabilità.
Si confida che questo possa essere di beneficio a tutta l’umanità. A gennaio 2025, sono stati organizzati due appuntamenti davvero imperdibili: il tredici gennaio vi sarà la decima edizione del concerto per il Capodanno cinese al Teatro Civico di La Spezia in Piazza Mentana, curato dal Conservatorio Giacomo Puccini. Il 16 gennaio, invece, avrà luogo la seconda edizione a Genova presso il Teatro Centrale Strada Nuova in Via Garibaldi, curata dal Conservatorio Nicolò Paganini. I concerti vedranno esibirsi musicisti e cantanti italiani e cinesi, presentando opere di entrambe le nazioni.
Tutto questo è reso possibile grazie alla passione, alla dedizione, alla volontà e alla determinazione di cuore e mente dell’ideatore del progetto, che da anni porta avanti il sogno di festeggiare a Genova questo grande evento del suo paese d’origine. Si esprime gratitudine a molte amiche e amici che hanno contribuito in questi anni, spalleggiandolo nei contatti con le istituzioni e in tutte le collaborazioni e sinergie nate e cresciute, tra le quali spicca quella con il presidente dell’associazione di La Spezia “Amici della Cina”, a cui vanno i più sentiti ringraziamenti per il ruolo determinante nel permettere la realizzazione di questo grande evento.
È grazie alla sua grande esperienza, maturata in dieci anni di organizzazione dei concerti a La Spezia, che il concerto per festeggiare la Festa di Primavera è stato organizzato anche a Genova. Le sinergie di quest’anno permetteranno di coinvolgere alcuni ragazzi dell’istituto Bergese a collaborare attivamente all’evento, per la preparazione e il servizio di sala oltre che per l’accoglienza del pubblico. Questo semplice e ricco evento si propone di unire culture, tradizioni, musica e arte in un variopinto connubio tra Italia e Cina, un evento che, come l’anno scorso, rimarrà nel cuore di tutti i partecipanti.»

Francesco Maresca, Assessore al patrimonio, porto, mare e pesca Comune di Genova ha detto: «Un rapporto che si sta instaurando anche nella nostra città, Genova, in questi anni è un rapporto che vorrebbe far diventare la nostra città una sorta di città aperta a eventi culturali che mettano in connessione la Cina, il nostro paese e tutti coloro che vogliono partecipare. Pertanto, è molto piacevole sapere che il sedici gennaio ci sarà l’evento qui a Genova, in Musei di Strada Nuova. È molto importante e so che a Spezia si sta lavorando da tanto tempo, quindi meritate i complimenti anche da parte della nostra città. A Genova sono già venute diverse delegazioni, e noi siamo andati in Cina, soprattutto per questioni riguardanti i porti, cercando di connettere i due continenti. Tuttavia, non abbiamo ancora realizzato completamente una connessione culturale perché la Cina è un paese di grande cultura, grande tradizione e valori. Siete una risorsa importante per la nostra città; nella nostra città date un grande aiuto anche al PIL, il prodotto interno lordo. Quindi, riuscire a unire cultura e lavoro grazie a questi vostri eventi è molto importante. Pertanto, porto i saluti di tutta l’amministrazione comunale e spero che insieme a voi potremmo realizzare, oltre a questi eventi, quelli di Spezia e anche tanti altri eventi, possibilmente anche sui porti che faremo qui a Genova, magari invitando una delegazione cinese che possa consentire a tutti di crescere insieme. Quindi, siamo davvero  contenti e orgogliosi di lavorare insieme a voi come comune di Genova.»

Giovanni Wanli Zhou, Presidente dell’Associazione Culturale “Amici della Cina” e
organizzatore della manifestazione: «Si ringrazia il dottor assessore. Grazie anche a Genova, perché quest’anno abbiamo avviato il concerto per il Capodanno cinese. È stato un grande successo, anche pieno di contenuti. Questo programma è iniziato con Meike e poi con il nostro amico Andrea, coinvolgendo già nella comunità cinese, che conta circa più di quattromila membri, oltre a molti allievi cinesi delle università e dei conservatori. Questo concerto è possibile grazie al Comune di Genova e ai suoi patrocinatori, alla Camera di Commercio di Genova, e un ringraziamento particolare va anche al di Paganini a Genova, per aver portato artisti e allievi cinesi e italiani.
La Spezia ha già visto il decimo anniversario; quest’anno sarà una festa più grande al Teatro Civico. Inoltre, sotto il patrocinio del Consolato Cinese a Firenze e dell’Ufficio culturale, con il sostegno dell’ambasciatore a Roma, si cerca di coinvolgere tutti. Si fa menzione anche alla Fondazione Care Spezia per i tanti autori che contribuiranno al concerto a La Spezia. Comunque, è solo l’inizio; si spera per un ulteriore concerto che unisca più italiani e cinesi in scambi culturali e musicali. Si ringrazia tutti per il supporto. A La Spezia, da dieci anni, si collabora con il Conservatorio, che ha iniziato nel 2016, oltre ai tanti allievi cinesi e italiani. Il primo è iniziato presso la Chiesa Melodista, per poi passare a diversi eventi e concerti pubblici, riuscendo a far arrivare la musica cinese a Firenze. Attualmente, si attende il decimo anniversario, che sarà la più grande celebrazione della comunità cinese e si stanno organizzando eventi in altre città come Roma, Milano e Prato. Così, il concerto è sempre in preparazione, per far conoscere al pubblico italiano strumenti originali cinesi e tradizioni musicali come Puccini, Lied e Rossini, promuovendo attivi scambi culturali, nonostante le diversità presenti in altre città.»

Infine, parola a Ye Meike, Ideatore della manifestazione:
«Per la Comunità Cinese, festeggiare il Capodanno Cinese rappresenta un momento di profonda connessione culturale e identitaria. La tradizione risale a circa 3.500 anni fa, con origini nella dinastia Shang, epoca in cui venivano compiuti rituali in onore delle divinità e degli antenati. Genova, con la sua vivace comunità di oltre 4.000 cittadini cinesi e un numero crescente di studenti provenienti dalla Cina, riveste un ruolo cruciale nel rafforzare i legami tra Italia e Cina. Si desidera sottolineare che la città è riconosciuta non solo a livello nazionale ma anche internazionale, con oltre 4.000 collaborazioni con metropoli cinesi come Shanghai, Guangzhou e Shenzhen.
Questo straordinario evento musicale non solo costituisce una fondamentale opportunità per favorire scambi culturali e cooperazione tra Genova e la Cina, ma rappresenta anche un momento di riflessione e celebrazione della cultura cinese. La conoscenza e l’apprezzamento delle diverse tradizioni culturali sono essenziali per costruire un futuro di armonia e rispetto reciproco. Celebrare la cultura cinese non significa solo preservare le proprie radici, ma arricchire e diversificare il tessuto sociale della città, promuovendo comprensione e solidarietà tra i vari gruppi culturali».

Non ci resta che andare al “Capodanno Cinese”!

di FRANCO RICCIARDI

(franco.ricciardi@pecgiornalisti.it)

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