“Domenica prossima si svolgerà a San Paolo di Appiano, presso Bolzano, sulle tombe di alcuni terroristi, un raduno dichiaratamente commemorativo della stagione di tentata sovversione secessionista, che ebbe il suo culmine in Alto Adige fra gli anni 60 e 70; manifestazione promossa da Südtiroler Heimatbund, organizzazione dichiaratamente secessionista, e Schützenbund. È previsto addirittura lo svolgimento di un intervento, e non è noto in quale modalità, da parte di Erhard Hartung, condannato all’ergastolo per la strage di Cima Vallona, riparato all’estero senza avere mai scontato un giorno solo di reclusione, e ad oggi latitante. Nonostante questo, terrà il suo sermone e ci sarà chi lo ascolterà, e spero non vorrà ispirarvisi. L’Alto Adige è in queste ore tappezzato di manifesti che ritraggono Sepp Kerschbaumer, fondatore e attivista di spicco del Befreiungsausschuss Südtirol, organizzazione terroristica separatista con all’attivo centinaia di attentati, molti mortali. I manifesti recano la scritta: ‘grazie per la tua missione’, in tedesco. Sullo sfondo sono ritratti tralicci dell’alta tensione, che si piegano sotto i colpi delle cariche esplosive e del tritolo: un inno al terrorismo praticato, non solo celebrato. Non meritiamo tutto questo e nemmeno lo meritano i nostri fratelli di lingua tedesca, per la gran parte ormai distanti da queste oscene nostalgie. Siamo uniti nei valori della libertà e anche dell’autonomia. Voglio esprimere tutta la mia indignazione e il mio disgusto. Ce lo chiedono tutte le vittime innocenti di quella stagione, oggi doppiamente sfregiate. E posso garantire che non ci fermeremo qui, per tutelarne la memoria e la dignità”. Lo ha detto nell’Aula della Camera Alessandro Urzì, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Affari Costituzionali alla Camera e coordinatore regionale del partito in Trentino Alto Adige.
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