attesa grande manifestazione a Seul

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Sulla procedura di messa in stato d’accusa del presidente, che martedì 3 dicembre ha dichiarato la legge marziale, subito dopo ritirata, il Parlamento si esprimerà domani. “La votazione avrà luogo intorno alle 19 (le 11 in Italia, ndr)”, ha detto ai giornalisti il parlamentare dell’opposizione Jo Seoung-lae. Attese proteste di massa nella capitale Seul.

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk-Yeol.

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Sarebbe dovuto comparire oggi, venerdì 6 dicembre, davanti all’Assemblea nazionale a Seul, ma il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol ha deciso di non presentarsi all’appuntamento

Lo ha riferito la Bbc, ipotizzando come possibile causa del cambio di programma le proteste di un gruppo di parlamentari dell’opposizione radunati davanti all’atrio dell’Assemblea nazionale che avrebbero gridato a gran voce “Impeachment, impeachment!”.

Sabato 7 dicembre il Parlamento voterà la mozione di impeachment

Sulla procedura di messa in stato d’accusa del presidente, che nella serata di martedì 3 dicembre ha dichiarato la legge marziale, subito dopo ritirata, il Parlamento si esprimerà domani, sabato 7 dicembre. “La votazione sulla mozione di impeachment del presidente Yoon avrà luogo intorno alle 19 (le 11 in Italia, ndr)”, ha detto ai giornalisti il parlamentare dell’opposizione Jo Seoung-lae.

Intanto, la polizia sudcoreana ha iniziato a indagare contro Yoon per presunta “insurrezione”, come ha fatto sapere ieri Woo Jong-soo, capo del quartier generale investigativo nazionale della National Police Agency. “Il caso è stato assegnato”, ha spiegato.

Fonti dell’intelligence sudocoreana: “Yoon voleva far arrestare diversi politici”

Con il passare delle ore continuano a emergere sempre nuovi dettagli sull’ordine del presidente di arrestare politici chiave nel quadro del suo tentativo di imporre la legge marziale.

Un responsabile dell’intelligence nazionale ha rivelato che la lista degli arresti includeva Lee Jae-myung, leader del principale partito di opposizione, il Partito Democratico; i deputati dell’opposizione Woo won-shik, Park Chan-dae e Cho Kuk; e il leader del partito al governo di Yoon Han Dong-hoon, secondo Yonhap.

Al centro, Lee Jae-myun, il leader del partito di opposizione sudcoreano.

Al centro, Lee Jae-myun, il leader del partito di opposizione sudcoreano.

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L’ordine di Yoon era di “usare questa possibilità per arrestarli e spazzarli via”, ha detto Hong Jang-won, il primo vicedirettore dell’agenzia di intelligence.

Anche il partito del presidente si è schierato contro la decisione di dichiarare la legge marziale e ora ha chiesto le dimissioni “rapide” del leader sudcoreano, sostenendo che il suo mantenersi saldo al potere rappresenta un “grande pericolo” per il Paese dopo il suo mancato colpo di stato a inizio settimana.

“Alla luce dei nuovi elementi, ritengo che una rapida sospensione del presidente Yoon Suk Yeol sia necessaria per salvaguardare la Repubblica di Corea (nome ufficiale della Corea del Sud, ndr) e il suo popolo”, ha dichiarato oggi il capo del Partito del Potere (PPP), Han Dong-hoon. Il sì alla mozione sembra scontato se Yoon non si dimetterà spontaneamente.

Sospesi 3 comandanti: “Implicati in legge marziale”

Mentre si attende il voto sull’impeachment del presidente, provvedimenti sono stati presi anche per personaggi legati a Yoon. Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha sospeso il comandante delle Forze speciali Kwak Jong-keun, il comandante della Difesa della capitale Lee Jin-woo e il capo del comando del controspionaggio Yeo In-hyeong.

Tutti e tre risultano coinvolti nell’esecuzione dell’ordine di legge marzialel. Kwak aveva affermato di aver appreso dell’ordine solo tramite le notizie e di aver respinto l’istruzione di rimuovere i parlamentari dall’aula dell’Assemblea nazionale martedì.   Ieri il capo dell’esercito sudcoreano, Park An-su, ha annunciato di aver rassegnato le sue dimissioni, come riportato dall’agenzia di stampa Yonhap.

Park era stato nominato comandante della legge marziale, ma ha riferito in audizione al Parlamento di avere avuto ben poco a che fare con la decisione del presidente, aggiungendo di non essere stato coinvolto nella stesura dell’ordine. Nei giorni scorsi Yoon ha accettato le dimissioni anche del ministro della Difesa Kim Yong-hyun, che gli avrebbe proposto il varo della legge marziale.

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Attese proteste di massa a Seul

Per la giornata di sabato, quando il Parlamento sarà chiamato a esprimersi sulla messa in stato d’accusa, sono attese proteste di massa nella capitale Seul, dopo quella che hanno seguito l’annuncio dell’istituzione della legge marziale. Si prevede che saranno migliaia i manifestanti che scenderanno in piazza per chiedere le dimissioni del presidente Yoon Suk Yeol.

Le proteste seguite all'annuncio della legge marziale in Corea del Sud.

Le proteste seguite all’annuncio della legge marziale in Corea del Sud.

La Polizia di Seul ha reso noto che un manifestazione di grande portata è prevista nella zona di Yeouido, dove c’è la sede dell’Assemblea nazionale. La Confederazione sindacale coreana (Ktcu), riferisce l’agenzia sudcoreana Yonhap, terrà un raduno con inizio alle 13 ora locale nei pressi del Parlamento, seguito da un corteo.





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