La conferma dalla Procura di Potenza dopo le nuove analisi fatte effettuare all’Arpa Puglia. Nelle case di 29 comuni potentini arriva l’acqua fatta convogliare dal Basento
«Vogliamo risposte, l’acqua è marrone!». La comunità lucana nutre ancora numerosi dubbi sull’emergenza idrica, ma l’acqua è potabile. A precisarlo è la nota diffusa dalla Procura di Potenza che, in ogni caso, evidenzia la prosecuzione delle indagini per individuare eventuali responsabilità sulla gestione della crisi idrica.
Dopo le numerose proteste e mobilitazioni, la Procura è intervenuta per fare chiarezza sulla crisi idrica che sta interessando 29 comuni della provincia potentina (e 140mila lucani), serviti dallo schema “Basento Camastra”.
I carabinieri del nucleo investigativo e del Nas, insieme al personale dell’azienda sanitaria di Potenza (Asp), hanno prelevato campioni d’acqua su delega della Procura per verificare la qualità delle risorse immesse nella rete idrica urbana.
Utilizzo dell’acqua del Basento
Da lunedì 25 novembre, per far fronte alle difficoltà con la diga del Camastra, ormai prosciugata, l’unità di crisi – presieduta dal governatore Vito Bardi, nominato dal governo commissario per l’emergenza – ha deciso di far convogliare le acque del fiume Basento proprio nella diga del Camastra, per poi effettuare la potabilizzazione. Motivo per cui, la Procura ha avviato una indagine ed effettuato dei prelievi dell’acqua per «garantire la sicurezza per la popolazione interessata».
Le nuove analisi di Arpa Puglia
Le analisi, affidate a un ente esterno non situato in Basilicata, hanno confermato che i campioni rispettano i parametri del decreto legislativo n. 18 del 23 febbraio 2023, attestando la potabilità dell’acqua destinata al consumo umano.
Si tratta della seconda conferma giunta in poche ore. Infatti, nella giornata del 5 novembre, l’Arpa Puglia ha confermato la potabilità delle acque del fiume Basento, come reso noto dall’ufficio stampa della Giunta regionale lucana. «I risultati del campionamento sono in linea con quelli già certificati dall’Arpa Basilicata», ha ribadito la Regione.
Tramite la nota odierna, la Procura ha informato che sono previste ulteriori campionature e che le indagini proseguono per accertare le responsabilità di questa emergenza.
Bardi: «Certi che le analisi avrebbero confermato potabilità»
A stretto giro il commento del governatore Vito Bardi. «Eravamo certi – spiega – che le analisi confermassero la conformità delle acque e dunque la potabilità, in linea con quanto già certificato da Acquedotto lucano, Arpa Basilicata e Arpa Puglia. Siamo altrettanto certi che questi risultati tranquillizzeranno ulteriormente la popolazione e metteranno a tacere gli allarmismi strumentali di cui si è macchiato in questi giorni chi ha provato a speculare sull’emergenza e sulla salute dei lucani».
«Per quanto mi riguarda, come commissario all’emergenza idrica, continuerò a lavorare e vigilare affinché tutto sia sotto controllo e non si verifichino più criticità, le cui responsabilità certamente vanno ricercate».
Le immagini dell’acqua marrone sui social
Intanto non si placano le polemiche della comunità. Nelle ultime ore, alcuni cittadini hanno postato delle immagini sui social circa il colore marroncino dell’acqua che scorre dai rubinetti.
«Acqua del Basento doc», «Non riesco a capire come si è arrivati a questa situazione!», «Che vergogna»: questi sono solo alcuni commenti che denunciano ed evidenziano le preoccupazioni sul processo di potabilizzazione dell’acqua del fiume Basento che, prima di essere immessa nella rete, transita per un impianto a Masseria Romaniello, una frazione di Potenza.
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